Un uomo è stato arrestato in relazione al cyberattacco che ha causato giorni di disagi in diversi aeroporti europei, tra cui quello londinese di Heathrow. Lo riporta la Bbc. La National Crime Agency (NCA) ha dichiarato che un 40enne è stato fermato nel West Sussex “nell’ambito di un’indagine su un incidente informatico che ha colpito Collins Aerospace”.
Centinaia di ritardi nei voli si sono verificati a causa del malfunzionamento dei software per il check-in e la gestione dei bagagli utilizzati da diverse compagnie aeree, con gli aeroporti interessati che hanno dovuto imbarcare i passeggeri utilizzando carta e penna. “Sebbene questo arresto rappresenti un passo positivo, le indagini su questo incidente sono ancora nelle fasi iniziali e sono ancora in corso”, ha affermato Paul Foster, capo dell’unità nazionale per la criminalità informatica della NCA.
Ancora disagi all’aeroporto di Berlino dopo il cyberattacco
All’aeroporto di Berlino proseguono ancora oggi i disagi per i viaggiatori a causa del cyberattacco del 20 settembre scorso. Sono stati annunciati ancora ritardi, interruzioni e lunghi tempi di attesa. “L’azienda ci ha informato che potrebbero volerci ancora diversi giorni prima che il sistema sia operativo”, ha dichiarato un portavoce dell’aeroporto. Non è possibile prevedere con esattezza quando tutto tornerà a funzionare correttamente. Pertanto, anche oggi si verificheranno ulteriori cancellazioni e ritardi. “Raccomandiamo a tutti i passeggeri di verificare con la propria compagnia aerea se il loro volo è operativo o meno”, ha dichiarato il portavoce. Si consiglia inoltre vivamente di effettuare il check-in online prima della partenza o di utilizzare il check-in self-service al terminal, offerto da 19 compagnie aeree. Quasi tutti i voli in programma in tarda mattinata o nel primo pomeriggio sono stati confermati, come indicato sul sito web dell’aeroporto. A volte il ritardo era di soli 15-20 minuti, ma spesso di una o due ore.
Il cyberattacco e i danni provocati
A causa dell’attacco di venerdì sera, il check-in, l’imbarco e la consegna dei bagagli sono operativi solo con limitazioni o devono essere improvvisati. Per giorni, le compagnie aeree hanno dovuto gestire il check-in dei passeggeri in parte manualmente e in parte con tecnologie esterne. Alcuni passeggeri hanno provato a portare le loro valigie ai controlli di sicurezza come bagaglio a mano. “Non funziona e lo sconsigliamo vivamente”, ha dichiarato il portavoce del ‘Ber’. Il bagaglio deve passare attraverso il sistema di smistamento bagagli per finire nella stiva dell’aereo; non c’è altro modo. Da martedì mattina è di nuovo possibile assegnare i bagagli ai singoli voli, anziché solo alle compagnie aeree, il che ha accelerato un po’ il processo. “Ma ci sono ancora grandi volumi di bagagli da gestire”. L’aeroporto sta lentamente raggiungendo i suoi limiti in termini di personale e spazio, ha affermato il portavoce.
Secondo l’agenzia europea per la sicurezza informatica Enisa, l’attacco è stato effettuato tramite ransomware, un malware che crittografa dati e sistemi e li rilascia solo dietro pagamento di un riscatto. A causa dell’attacco, quattro aeroporti europei hanno segnalato problemi di gestione dei passeggeri: oltre a Berlino, Bruxelles, Dublino e Londra Heathrow. Gli altri principali aeroporti tedeschi non sono stati colpiti.