Gaza City, 82 palestinesi uccisi dall’alba di oggi

Gaza City, 82 palestinesi uccisi dall’alba di oggi
Le colonne di fumo sopra la striscia di Gaza 20 settembre 2025. (AP Photo/Leo Correa)

Ben Gvir: “Chiederò sovranità sulla Cisgiordania”

Mentre la guerra a Gaza entra in una nuova fase di escalation, oggi ci sono stati sviluppi cruciali anche sul fronte diplomatico. Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato il riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese da parte del Regno Unito. Stessa decisione da Canada e Australia.

Gaza, le notizie del giorno
Inizio diretta: 21/09/25 00:08
Fine diretta: 21/09/25 22:00
Media, salgono a 82 i morti a Gaza oggi in raid Israele

Secondo fonti mediche degli ospedali di Gaza, almeno 82 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi lanciati dall’esercito israeliano da questa mattina in tutta la Striscia. Tra i morti, almeno 45 sono stati uccisi a Gaza City. Lo riporta Al Jazeera. 

Il Portogallo riconosce ufficialmente lo Stato di Palestina

Il Portogallo ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina. In un discorso tenuto a New York, il ministro degli Affari Esteri Paulo Rangel ha affermato che “il Portogallo sostiene la soluzione dei due Stati come unica via per una pace giusta e duratura”. Lo riporta Rtp – Rßdio e Televisão de Portugal. Il riconoscimento è la “concretizzazione di una linea fondamentale, costante e consensuale della politica estera portoghese”, ha affermato, sottolineando che la soluzione dei due Stati è “l’unica via per la pace”. Il ministro degli Affari esteri ha spiegato che la dichiarazione è stata rilasciata dopo che sono state verificate le condizioni poste dal governo di Luís Montenegro. “Il Portogallo avrebbe agito solo insieme a un gruppo di Stati occidentali che nel corso del tempo hanno condiviso posizioni su questo tema e se la dichiarazione in questione avesse avuto un effetto utile, tangibile e significativo”, ha affermato.

Media, Trump incontrerà leader arabi su Gaza a margine assemblea Onu

Il presidente degli Stati Uniti Trump ha in programma di incontrare martedì un gruppo selezionato di leader arabi e musulmani a margine della riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York per discutere le modalità per porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta Axios, citando due funzionari arabi a conoscenza dell’incontro. L’incontro avrà luogo alcuni giorni prima che Trump ospiti il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca il 29 settembre.

Media, salgono a 55 i morti in raid Idf dall'alba, 37 a Gaza City

Sono saliti ad almeno 55 i palestinesi uccisi in attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dall’alba di oggi e almeno 37 di loro si trovavano a Gaza City. Lo riporta Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere.

Netanyahu: "Stato palestinese non ci sarà"

La creazione di uno Stato palestinese “non avverrà”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione adirata dopo che Regno Unito, Canada e Australia hanno annunciato il riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese in vista dell’Assemblea generale dell’Onu. Netanyahu ha accusato i leader stranieri di aver dato un “premio” a Hamas. “Non accadrà”, ha detto Netanyahu, “non verrà istituito uno Stato palestinese a ovest del fiume Giordano”. Netanyahu ha dichiarato che annuncerà la risposta di Israele dopo il viaggio della prossima settimana negli Stati Uniti, dove incontrerà il presidente Donald Trump alla Casa Bianca.

Israele: "Riconoscimento Palestina mina possibilità di pace"

Israele respinge categoricamente la dichiarazione unilaterale di riconoscimento dello Stato palestinese fatta dal Regno Unito e da alcuni altri Paesi. Tale dichiarazione non promuove la pace, ma al contrario destabilizza ulteriormente la regione e compromette le possibilità di raggiungere una soluzione pacifica in futuro”. Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano, dopo che Regno Unito, Australia e Canada hanno annunciato oggi il riconoscimento formale dello Stato di Palestina. “Definita dai leader di Hamas ‘il frutto del massacro del 7 ottobre‘, la dichiarazione non solo premia il più grande massacro di ebrei dall’Olocausto da parte di un’organizzazione terroristica che invoca e agisce per l’annientamento di Israele, ma consolida anche il sostegno di cui gode Hamas“, sostiene il ministero degli Esteri israeliano. “Questa mossa va contro ogni logica di negoziazione e di compromesso tra le due parti e allontanerà ulteriormente la pace desiderata“, afferma ancora, accusando l’Autorità nazionale palestinese (Anp) di non avere “soddisfatto nessuno dei suoi requisiti e obblighi”: “non ha fermato né l’incitamento, né la politica del ‘pagare per uccidere’, né ha adottato le misure necessarie per combattere il terrorismo, come dimostrato recentemente dal ritrovamento di razzi e missili vicino a Ramallah la scorsa settimana”.

“I gesti politici rivolti solo all’elettorato nazionale danneggiano il Medioriente e non sono utili. Se invece i Paesi che hanno firmato questa dichiarazione desiderano veramente stabilizzare la regione, dovrebbero concentrarsi sulla pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi e deponga immediatamente le armi”, conclude il ministero degli Esteri di Israele.

Ben Gvir: "Chiedo la sovranità sulla Cisgiordania"

I ministri israeliani di estrema destra hanno reagito su X all’annuncio del riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Regno Unito, Canada e Australia. Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza nazionale, ha dichiarato in un post su X che il riconoscimento “come ricompensa per gli assassini delle vittime di Neveh Shalom” richiede un’azione immediata: “Ho intenzione di presentare una proposta alla prossima riunione del governo per l’immediata applicazione della sovranità israeliana” sulla Cisgiordania. Miki Zohar, ministro della Cultura, ha definito il riconoscimento “una dichiarazione priva di significato che puzza di antisemitismo e odio verso Israele“, aggiungendo che l’unica risposta dovrebbe essere “l’applicazione della sovranità israeliana in Giudea, Samaria e nella valle del Giordano“.

Abbas: "Riconoscimento Palestina passo importante per pace duratura"

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto con favore gli annunci di riconoscimento dello Stato palestinese, sottolineando che questo “costituisce un passo importante e necessario verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura” in conformità con il diritto internazionale.

Schlein: "Meloni evita di parlare in Aula su Palestina ma va in tv a parlare di pasticcini"

Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l’Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina e alle sanzioni per il governo israeliano. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico. Oggi ci spiega su RaiUno, la ammiraglia della sua TeleMeloni, quali pranzi e quali pasticcini preferisce mangiare la domenica. Il tutto mentre Canada, Regno Unito e Australia annunciano il riconoscimento dello Stato di Palestina e si aggiungono ai tanti altri Stati che provano a dare il loro contributo per porre fine all’occupazione illegale di Gaza e ai crimini del governo di Netanyahu”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Ex premier israeliano Olmert: "Situazione Gaza terribile, stop uccisione innocenti"

“I miei ricordi rispetto a quello che sta accadendo alla Striscia di Gaza partono dal 7 ottobre, con il brutale attacco dei terroristi, che hanno ucciso centinaia di persone, persone trucidate, macellate, perse prigioniere, ma quello che vediamo a Gaza, oggi, è terribile, l’uccisione di migliaia di innocenti deve smettere subito, doveva smettere tempo fa, prima che io e Nasser al Kidwa, un anno fa, presentassimo la proposta per la cessazione delle ostilità”. Lo ha dichiarato Ehud Olmert, l’ex premier israeliano, intervistato da Sara Menafra, al Festival di Open, a Parma, parlando della situazione a Gaza.

Australia riconosce lo Stato di Palestina

Il primo ministro dell’Australia, Anthony Albanese, ha annunciato il formale riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del suo Paese. “Con decisione presa oggi, domenica 21 settembre 2025, il Commonwealth dell’Australia riconosce formalmente lo Stato indipendente e sovrano di Palestina. Con questo atto, l’Australia riconosce le legittime e annose aspirazioni del popolo palestinese ad avere uno Stato proprio“, recita la dichiarazione pubblicata sul suo account X. “Il riconoscimento della Palestina da parte dell’Australia, insieme al Canada e al Regno Unito, fa parte di uno sforzo internazionale coordinato volto a dare nuovo slancio alla soluzione dei due Stati, a partire dal cessate il fuoco a Gaza e dal rilascio degli ostaggi catturati durante le atrocità del 7 ottobre 2023. L’atto di riconoscimento odierno riflette l’impegno di lunga data dell’Australia a favore di una soluzione a due Stati, che è sempre stata l’unica via per una pace e una sicurezza durature per i popoli israeliano e palestinese”, aggiunge il capo del governo australiano.

Albanese precisa che “il presidente dell’Autorità palestinese ha ribadito il riconoscimento del diritto di Israele ad esistere e ha assunto impegni diretti nei confronti dell’Australia, tra cui quello di indire elezioni democratiche e attuare riforme significative in materia di finanze, governance e istruzione”. Sottolinea inoltre che “l’organizzazione terroristica Hamas non deve avere alcun ruolo in Palestina” e che “ulteriori misure, tra cui l’instaurazione di relazioni diplomatiche e l’apertura di ambasciate, saranno prese in considerazione man mano che l’Autorità palestinese compirà progressi nell’adempimento dei suoi impegni di riforma“. “L’Australia continuerà a collaborare con i suoi partner internazionali per contribuire a consolidare l’atto di riconoscimento odierno e avvicinare il Medioriente alla pace e alla sicurezza durature che sono la speranza e il diritto di tutta l’umanità“, conclude il premier australiano.

Il Regno Unito riconosce lo Stato di Palestina

Il premier britannico, Keir Starmer, ha annunciato che Londra riconosce formalmente lo Stato palestinese. “Oggi, per ravvivare la speranza di pace per i palestinesi e gli israeliani e una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina”, ha annunciato in una dichiarazione diffusa su X. In un videomessaggio che accompagna il post, Starmer afferma che la mossa rientra in un processo volto a porre fine al conflitto a Gaza e a promuovere una pace duratura tra Israele e Palestina. Sebbene si tratti di una mossa prevalentemente simbolica è comunque un momento storico, poiché il Regno Unito gettò le basi per la creazione dello Stato di Israele quando, nel 1917, controllava quella che allora era conosciuta come Palestina. L’annuncio era ampiamente atteso dopo che Starmer a luglio aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe riconosciuto uno Stato palestinese a meno che Israele non avesse accettato un cessate il fuoco a Gaza, consentito alle Nazioni Unite di portare aiuti e intrapreso altre misure verso una pace duratura.

Il previsto riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Regno Unito arriva pochi giorni dopo la visita di Stato nel Paese di Donald Trump, durante la quale il presidente degli Stati Uniti ha espresso la sua disapprovazione per il piano. “Sono in disaccordo con il primo ministro su questo punto”, aveva detto Trump.

Il Canada riconosce lo Stato di Palestina

Il Canada riconosce lo Stato di Palestina e si offre di collaborare per realizzare la promessa di un futuro pacifico per lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele”. Con queste parole il premier canadese, Mark Carney, annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese.

“Il Canada inserisce questa misura nel quadro di uno sforzo internazionale concertato volto a preservare la possibilità di una soluzione a due Stati. Il Canada non si fa illusioni: sa che questo riconoscimento non è una panacea. Tuttavia è pienamente in linea con i principi di autodeterminazione e i diritti umani fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e con le politiche sostenute dal Canada da generazioni“, afferma Carney. Il premier canadese precisa poi: “Il riconoscimento di uno Stato di Palestina guidato dall’Autorità palestinese fornisce ulteriori strumenti a coloro che desiderano una coesistenza pacifica e la fine di Hamas. Non legittima né avalla il terrorismo. Inoltre non compromette in alcun modo il sostegno incondizionato del Canada allo Stato di Israele, al suo popolo e alla sua sicurezza, una sicurezza che potrà essere garantita solo con il raggiungimento di una soluzione globale a due Stati“.

Netanyahu: "Combatteremo iniziative per Stato palestinese"

“Dovremo combattere alle Nazioni unite e in tutte le altre sedi contro la falsa propaganda diretta contro di noi e le richieste di istituire uno Stato palestinese, che metterebbe in pericolo la nostra esistenza e costituirebbe un’assurda ricompensa per il terrorismo”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la riunione settimanale del Gabinetto israeliano, annunciando che Israele risponderà nei prossimi giorni alle richieste di creare uno Stato palestinese. Lo riporta il Times of Israel. Secondo Netanyahu, i Paesi che riconosceranno uno Stato palestinese all’Assemblea generale dell’Onu stanno ricompensando gli atti di terrorismo di Hamas contro Israele. “La comunità internazionale ci ascolterà su questo tema nei prossimi giorni”, ha affermato il premier.

31 palestinesi uccisi a Gaza all'alba

Nel centro dell’enclave, dall’alba almeno 31 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza, di cui 28 a Gaza City. Lo riferisce l’emittente araba al Jazeera. Secondo quanto riferito dai medici, tra cui i familiari di un noto medico e quattro persone a bordo di un camion in fuga dalla parte settentrionale di Gaza City, le morti sono avvenute il giorno dopo che le forze israeliane hanno ucciso 91 palestinesi a Gaza in un giorno.

Da Gaza lanciati due missili verso aree Lakhish e Ashdod

A seguito delle sirene suonate poco fa nelle aree di Lakhish e Ashdod, due proiettili sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza settentrionale. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane. L’IAF ha intercettato un bersaglio e il secondo è caduto in area aperta, come da protocollo. Non sono stati segnalati feriti. 

Israele, sirene suonano nella città di Nitzan

Sirene sono suonate nella città di Nitzan, nel Distretto meridionale di Israele, e a nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane

Von der Leyen: "Israele sabota soluzione coesistenza due Stati"

 “La soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati è l’unica prospettiva in grado di garantire nella regione una pace sostenibile a lungo termine. Abbiamo bisogno di uno Stato di Israele sicuro e di un’autorità palestinese vitale; non ci deve essere spazio per gli estremismi e la piaga di Hamas deve essere eliminata. So benissimo quanto gli atroci attacchi del 7 ottobre da parte di terroristi di Hamas abbiano scosso in profondità la nazione di Israele”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen in una intervista a Repubblica. “Tuttavia i recenti sviluppi, una carestia provocata dall’uomo e il soffocamento finanziario dell’Autorità palestinese, sono fonte di notevole preoccupazione – ha aggiunto -. I piani per un progetto di insediamento nella cosiddetta zona E1, se realizzati, determinerebbero di fatto una separazione tra la Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est. Gli interventi messi in atto dal governo di Israele negli ultimi mesi costituiscono un chiaro tentativo di sabotare la soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati”. 

Starmer oggi annuncerà il riconoscimento della Palestina

Il premier britannico, Keir Starmer, annuncerà domani il riconoscimento dello Stato palestinese. Lo riportano diversi media britannici. Secondo la Bbc, la formalizzazione del riconoscimento giungerà con una dichiarazione nel pomeriggio di domenica. A luglio Starmer aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe riconosciuto lo Stato di Palestina a settembre a meno che Israele non avesse soddisfatto alcune condizioni, tra cui l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza e l’impegno a raggiungere un accordo di pace sostenibile a lungo termine che prevedesse una soluzione a due Stati.Fonti governative citate dalla Bbc hanno sottolineato che la situazione sul campo è peggiorata significativamente nelle ultime settimane e hanno citato immagini che mostrano la fame e la violenza a Gaza, che Starmer ha precedentemente descritto come “intollerabili”.

Gaza City, Idf uccide esponente ala militare di Hamas

“Nell’area di Gaza City, le IDF hanno colpito ed eliminato Majed Abu Salmiya, un terrorista dell’ala militare di Hamas”. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane. “Nell’ambito del suo ruolo, Abu Salmiya operava come cecchino per Hamas – prosegue la nota – e si stava preparando a compiere un imminente attacco terroristico contro le truppe delle IDF nell’area di Gaza City. Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui l’uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”.

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