Il ministero della Difesa russo ha respinto le accuse di violazione dello spazio aereo estone da parte dei suoi caccia militari. Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, tre MiG-31 hanno effettuato il 19 settembre un volo programmato dalla Carelia alla regione di Kaliningrad. Mosca ha chiarito che l’operazione si è svolta “in rigorosa conformità con le norme internazionali sull’utilizzo dello spazio aereo, senza violare i confini di altri Stati”.
Il dicastero ha sottolineato che gli aerei russi non si sono discostati dalla rotta concordata e hanno sorvolato esclusivamente acque neutrali del Mar Baltico, mantenendo una distanza di oltre tre chilometri dall’isola estone di Vaindloo. Le autorità russe hanno aggiunto che i dati raccolti dai sistemi di controllo confermano la regolarità del volo.
La reazione di Donald Trump dagli Stati Uniti
Sul fronte internazionale, l’episodio ha richiamato l’attenzione anche di Washington. L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato la notizia parlando dallo Studio Ovale. Ai giornalisti presenti ha dichiarato di essere stato informato delle presunte incursioni dei jet russi in Estonia e di attendere ulteriori dettagli dai suoi collaboratori.
“Non mi piace quando succede”, ha detto Trump, sottolineando che una simile situazione “potrebbe essere un grosso problema”. L’ex presidente ha però precisato che avrebbe ricevuto un briefing completo nel giro di un’ora, riservandosi di fornire una posizione più articolata successivamente.
Estonia e tensioni nel Baltico
L’episodio si inserisce in un contesto già delicato, con il Mar Baltico al centro delle relazioni tese tra Russia, Paesi NATO ed Europa orientale. La regione di Kaliningrad, dove si sono diretti i MiG-31 russi, rappresenta infatti un avamposto strategico per Mosca e un punto sensibile per le dinamiche di sicurezza della NATO.
Mentre la Russia ribadisce di aver rispettato le norme internazionali, le preoccupazioni occidentali restano alte, soprattutto alla luce delle dichiarazioni provenienti da Washington. L’evoluzione della vicenda sarà determinante per capire se si tratterà solo di un incidente diplomatico o di un ulteriore segnale di attrito tra Mosca e l’Alleanza Atlantica.

