Le truppe Nato sono un obiettivo legittimo da colpire. Lo ha detto chiaramente Vladimir Putin durante l’Eastern Economic Forum, organizzato a Vladivostok, in Russia. “Se alcune truppe dovessero comparire lì, specialmente ora, durante le operazioni militari, partiremo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere”, ha detto il leader del Cremlino. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a chiedere garanzie di sicurezza agli alleati e ribadisce la necessità che queste comincino a funzionare subito. No secco di Kiev a un possibile vertice con Putin a Mosca.
Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, le proposte della ‘Coalizione dei Volenterosi’ sull’Ucraina, non avranno alcuna conseguenza. Lo riporta Ria Novosti. “Si inventano qualcosa, lo tirano fuori da diverse fonti. Poi lo presentano come garanzia. Non avrà alcuna conseguenza. Questo è del tutto ovvio”, ha detto ai giornalisti.
“Mentre tedeschi e francesi parlano di invio di truppe all’estero, io penso che il governo italiano investirà in sicurezza interna, perché il nostro problema non sono i carri armati russi ma sono i troppi sbandati e violenti dal coltello facile”. Lo afferma il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un video pubblicato su X dell’intervento fatto questa mattina a Udine per l’inaugurazione della nuova sede regionale del partito. “Nelle ultime ore il ministro degli Esteri tedesco ha detto che la Germania sta preparando il più grande esercito d’Europa, i francesi ieri a Parigi hanno detto che sono pronti a inviare i militari a combattere in Ucraina – prosegue –. Ora, la posizione della Lega e del governo italiano è chiara: preferisco spendere dei soldi per mandare dei militari non a fare la guerra contro la Russia ma in piazza a Udine perché l’ennesimo accoltellato per mano di stranieri non si può tollerare”. “Più che pensare a mandare i nostri militari a morire per guerre non nostre, se dobbiamo aumentare i militari usiamoli nelle piazze per proteggere i nostri cittadini, i nostri figli, le nostre moglie e le nostre famiglie”, conclude Salvini. Nel post su X il leader leghista sintetizza così quanto affermato nel video: “Mentre altri sono ossessionati dall’idea di inviare truppe all’estero, noi pensiamo che la priorità sia investire nella sicurezza interna, per avere più militari nelle strade delle nostre città, continuando nel contempo a garantire la difesa nazionale senza ricorrere a fantomatici eserciti unici europei”.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sentito questa mattina il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi. “Abbiamo parlato anche di Ucraina. Kiev deve essere coinvolta nelle discussioni sulla sicurezza nucleare nel Paese: Zaporizhzhia può essere un modello nel percorso dei negoziati che auspichiamo possano portare alla pace”, ha scritto Tajani su X.
Quanto alle truppe di rassicurazione della Coalizione dei volenterosi in Ucraina dopo la guerra “avete menzionato l’impiego di 10.000 persone. Non entrerò nel merito della quantità, ma è importante che ne parliamo. Sì, sicuramente non si tratterà di singole unità, ma di migliaia. Questo è un dato di fatto, ma è un po’ troppo presto per parlarne”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in Ucraina. “Non abbiamo ancora completamente pronti tutti i dettagli, ma in generale abbiamo effettivamente un piano” sulle garanzie di sicurezza “e la questione sarà se proseguire e come proteggere i cieli – aggiunge -. E qui c’è un’intesa sul numero di velivoli e sul numero di squadre. C’è coordinamento e vediamo di capire quali paesi sono pronti a intervenire con cosa”.
“Sostenendo la ricostruzione dell’Ucraina e il suo percorso di adesione all’Unione Europea. È chiaro che la piena adesione dell’Ucraina all’Unione Europea non è solo la migliore garanzia di sicurezza, ma è anche la via più efficace per la prosperità e per un futuro migliore per il popolo ucraino”. Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Ucraina al Congresso delle Autonomie regionali. “Voglio sottolineare oggi qui quanto siamo colpiti dalle riforme che avete portato avanti nonostante la guerra sul vostro territorio. Questo lavoro deve continuare e noi siamo lì per sostenervi. Vi sosteniamo nella guerra quando sarà continua. Vi sosterremo nei vostri sforzi di pace nei futuri negoziati di pace e, cosa più importante, nel nostro futuro comune come membro a pieno titolo dell’Ucraina nell’Unione Europea”, conclude.
“Ci opponiamo fermamente alla pratica di prendere frequentemente di mira la Cina e ci opponiamo risolutamente alla cosiddetta ‘pressione economica’ imposta alla Cina”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, commentando le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui l’Europa dovrebbe smettere di acquistare petrolio russo ed esercitare pressioni economiche sulla Cina nel tentativo di porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. Guo Jiakun ha aggiunto che la Cina ha sempre mantenuto una posizione equa e obiettiva sulla crisi Ucraina, sottolineando di non essere artefice della crisi né una delle parti coinvolte. Lo riporta il Global Times.

“È fantastico avere con noi il Presidente della Ruslan Verkhovna Rada Stefanchuk al Summit dei Presidenti del G7 a Ottawa. Un contesto importante per discutere dei progressi dell’Ucraina verso l’integrazione nell’UE, dell’agenda di riforme del paese e degli ultimi passi verso una pace giusta, duratura e completa. Il Parlamento europeo è con voi”. Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
“Ho avuto una conversazione molto approfondita con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. È importante accelerare i tempi sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, essere il più produttivi possibile insieme all’America e rafforzare la nostra difesa aerea”. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Continuiamo a coordinarci per una diplomazia reale. Putin finge di non aver bisogno della pace, di non aver bisogno di negoziati, ma in realtà la pressione globale può influenzare l’interesse della Russia a porre fine alla guerra. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando”, ha aggiunto Zelensky.
“È importante che ci sia un meeting bilaterale o trilaterale, noi siamo disposti a qualunque tipo di incontro con Putin, però non crediamo che Putin sia pronto a porre fine al conflitto, sono solo parole e nessuno si fida delle sue parole”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza
“Putin non vuole porre fine a questo conflitto, è un dato di fatto. Lui voleva questa guerra fin dall’inizio e noi ci siamo difesi e grazie ai vostri Paesi ce l’abbiamo fatta. Il primo step per concludere qualunque guerra è un cessate il fuoco. Se ci saranno garanzie di sicurezza e sanzioni questo potrebbe spingerlo dalla parte giusta, però nessuno si fida dei russi”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza. “Però non è questione di fiducia, dobbiamo mettere pressione su Putin affinché ponga fine al conflitto. C’è bisogno di Europa, Usa e Paesi del Sud Globale, che purtroppo ora non sono coinvolti, ma ci lavoreremo”, ha concluso.

“È importante che garanzie sicurezza comincino a funzionare ora, durante la guerra, e non soltanto una volta che il conflitto sarà terminato”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza. Zelensky ha riferito della riunione di ieri a Parigi della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, alla quale ha partecipato insieme ai leader europei. Il gruppo ha avuto anche una telefonata con il presidente Usa Donald Trump.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che Mosca è il luogo migliore per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Se qualcuno vuole davvero incontrarci, noi siamo pronti. Il luogo migliore per farlo è la capitale della Federazione Russa, la città eroica di Mosca”, ha dichiarato Putin durante la sessione plenaria dell’East economic forum di Vladivostock, aggiungendo che la Russia è pronta a fornire garanzie di sicurezza a Zelensky e ai rappresentanti di Kiev se decidessero di recarsi nella capitale russa. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Le truppe Nato, nel caso in cui comparissero in Ucraina, diventerebbero obiettivi legittimi per l’esercito russo. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante la sessione plenaria dell’East Economic Forum, come riporta la Tass. “Per quanto riguarda i possibili contingenti militari in Ucraina, questo è uno dei motivi principali per attirare l’Ucraina nella Nato. Pertanto, se alcune truppe dovessero comparire lì, specialmente ora, durante le operazioni militari, partiremo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere”, ha affermato Putin.
La Russia non può permettere alla Nato di schierare un contingente in Ucraina, vicino ai suoi confini, e farà tutto il necessario per garantire la propria sicurezza. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Peskov ha affermato che Mosca considera la presenza di forze armate straniere e della Nato sul suolo ucraino, vicino ai suoi confini, un pericolo. “Questo è un pericolo per noi, perché la Nato considera la Russia un nemico, come si evince dai loro documenti. Non possiamo permetterlo. E faremo tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza”, ha dichiarato a margine dell’East Economic Forum, aggiungendo che “è impossibile garantire la sicurezza di un Paese creando una minaccia per un altro” quindi “a nostro avviso, questo non contribuirà ad avvicinarci alla risoluzione del conflitto”.
“Gli europei ostacolano la risoluzione” del conflitto “in Ucraina. Non stanno contribuendo affatto”. Lo ha dichiarato in un’intervista al quotidiano russo Izvestia il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, che ha accusato poi l’Europa di “continuare nei tentativi” di fare dell’Ucraina “il centro di tutto ciò che è anti-russo”.

“Le forze straniere, in particolare europee e americane, possono garantire la sicurezza dell’Ucraina? Assolutamente no”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, all’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.”Non è una garanzia di sicurezza che possa essere accettata dal nostro Paese”, ha rimarcato.
Al momento l’amministrazione presidenziale russa non ha nulla da annunciare su un possibile nuovo colloquio tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump. Lo ha sottolineato il portavoce del presidente russo, Dmitrij Peskov. “Finora non ci sono stati risultati preliminari”, ha detto citato dall’agenzia Tass. In precedenza, l’inquilino della Casa Bianca aveva dichiarato di voler parlare presto con Putin.