Cisgiordania, Israele dichiara ‘terreno statale’ 45 ettari. A Gaza altri 6 morti di fame – La diretta di oggi 3 settembre

Cisgiordania, Israele dichiara ‘terreno statale’ 45 ettari. A Gaza altri 6 morti di fame – La diretta di oggi 3 settembre

Cisgiordania, Israele dichiara ‘terreno statale’ 45 ettari

Prosegue l’offensiva di Israele a Gaza, e il tentativo di espansione in Cisgiordania. Il dipartimento per l’amministrazione civile del ministero israeliano della Difesa ha dichiarato “terreno statale” circa 45 ettari di terra adiacenti all’avamposto illegale di Havat Gilad nella Cisgiordania settentrionale, il che significa che saranno disponibili per lo sviluppo di insediamenti e infrastrutture. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che il terreno faceva precedentemente parte dei terreni amministrativi dei vicini villaggi palestinesi di Jit, Tell e Fara’ata, sebbene non sia di proprietà privata. Chiunque rivendichi la proprietà privata del terreno può presentare ricorso contro la decisione entro 45 giorni dalla dichiarazione, che è stata approvata il 1° settembre.

Nonostante il terreno dichiarato da Israele come proprietà dello Stato probabilmente non sia di proprietà privata, i confini della nuova area di proprietà dello Stato sono tracciati in modo tortuoso e includono ‘isole’ di terreno che potrebbero essere di proprietà privata palestinese. Nel 2018 il governo ha dichiarato la sua intenzione di legalizzare Havat Gilad, ma a causa delle rivendicazioni dei palestinesi locali che sostengono di essere proprietari dei terreni su cui è stato costruito l’avamposto, gli sforzi per legalizzarlo sono falliti. L’organizzazione Peace Now, che si batte contro gli insediamenti, sottolinea che i residenti dell’avamposto hanno cercato di sostenere che il terreno sia stato acquistato legalmente, ma non sono stati in grado di provarlo, ad eccezione di un unico appezzamento su decine su cui sorge l’avamposto. La grande maggioranza dei terreni dichiarati statali dall’amministrazione civile si trova circa un chilometro a sud di Havat Gilad. Peace Now sostiene che la dichiarazione dei terreni sarà quindi utilizzata per espandere l’avamposto senza che le abitazioni originali vengano demolite.

Israele avanza in Cisgiordania e a Gaza – La diretta di oggi, 3 settembre
Inizio diretta: 03/09/25 12:20
Fine diretta: 03/09/25 23:00
Netanyahu ha respinto richiesta visita Macron in Israele

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto la richiesta del presidente francese Emmanuel Macron di visitare Israele in vista del riconoscimento da parte di Parigi dello Stato palestinese. Lo riporta l’emittente pubblica Kan, secondo cui Macron avrebbe voluto fare una breve visita all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove si prevede che la Francia si unirà ad altre nazioni occidentali nel riconoscere unilateralmente uno Stato palestinese. Netanyahu, tuttavia, ha condizionato la visita al ritiro dell’iniziativa da parte di Macron. Richiesta che il presidente francese ha respinto. L’ex parlamentare franco-israeliano Meyer Habib ha dichiarato a Kan che Macron aveva recentemente cercato di recarsi in Israele, ma che Netanyahu aveva respinto la sua richiesta. “Macron ha inviato un messaggio a Netanyahu dicendo che voleva venire, ma Netanyahu ha risposto che, date le circostanze attuali, non era il momento giusto”, ha detto Habib. 

Hamas: "Pronti ad accordo globale e rilascio ostaggi"

Hamas ha dichiarato di essere in attesa della risposta di Israele alla proposta dei negoziatori di un accordo per il rilascio degli ostaggi e l’istituzione di un cessate il fuoco a Gaza, e di essere pronta a un accordo globale per il rilascio degli ostaggi. Lo riporta Ynet. L’organizzazione “ribadisce la sua disponibilità a un accordo globale in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi, come parte di un accordo che porrebbe fine ai combattimenti, ritirerebbe le forze dell’Idf da Gaza, aprirebbe i valichi e avvierebbe il processo di ricostruzione”, si legge nella nota. Hamas ha aggiunto che “conferma il suo accordo per l’istituzione di un governo tecnocratico nazionale indipendente che si assumerebbe la piena responsabilità della gestione degli affari della Striscia in tutti gli ambiti”.

Netanyahu contro manifestanti: "Ogni giorno minacciano di uccidermi"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato le manifestazioni tenutesi a Gerusalemme per il ritorno degli ostaggi, descrivendole come “manifestazioni finanziate, organizzate e politiche contro il governo”. “Ogni giorno minacciano di uccidere me e la mia famiglia, e stanno anche commettendo incendi dolosi”, ha spiegato in un videomessaggio Netanyahu, come riportano i media israeliani. “In una democrazia, le manifestazioni sono legittime. Ma ciò che sta accadendo nelle proteste organizzate e politiche contro il governo è che hanno superato ogni limite. Hanno detto che avrebbero circondato la mia abitazione, la residenza del primo ministro, con un anello di fuoco, proprio come le milizie fasciste”, ha dichiarato. “Quello che sta accadendo qui è semplice: non c’è applicazione della legge, e quando non c’è applicazione della legge, c’è escalation”, ha affermato. “Dov’è l’applicazione della legge? Non esiste. Non si tratta di applicazione selettiva della legge – non c’è alcuna applicazione della legge”, ha aggiunto. “E questo deve cambiare. È ciò che chiedo alle autorità di polizia. È ciò che il popolo d’Israele richiede per preservare la democrazia”.

Schlein si collega con Corrado e Scotto: "Faremo scorta collettiva"

“I nostri parlamentari saranno a bordo della Flotilla insieme agli attivisti per fare quello che i Governi europei avrebbero dovuto fare. In primis quello italiano. Ho scritto alla presidente Meloni per chiederle quali misure vuole mettere in campo per garantire tutela a questa missione pacifica, qualora ce ne fosse bisogno. Di illegale c’è solo quello che sta facendo Netanyahu”. Così la segretaria Pd Elly Schlein nel corso di una diretta Instagram nella quale si è collegata con i parlamentari Annalisa Corrado e Arturo Scotto che si imbarcheranno sulla Global Sumud Flotilla per raggiungere Gaza. Faremo una “scorta collettiva e continueremo a seguirvi giorno dopo giorno”, ha aggiunto.

“Crediamo che il Governo italiano debba fare la propria parte. Ha fatto bene Elly a scrivere alla presidente Meloni per chiedere che gli attivisti siano protetti e arrivino fino in fondo. Rappresentiamo i valori della Repubblica, è giusto che il Governo faccia la sua parte. Noi continuiamo a insistere, crediamo che la partecipazione dei cittadini debba crescere, affinché ci sia una protezione della Flotilla. Il nostro obiettivo non è simbolico ma concreto, vogliamo arrivare a portare gli aiuti a Gaza”, ha aggiunto Scotto collegato da Catania. “La missione della Flotilla è assolutamente pacifica e pacifista, assolutamente all’interno del diritto internazionale. Siamo portatori dei valori di solidarietà, che sembrano dimenticati”, ha sottolineato Corrado. “Siamo con voi e rimarremo al vostro fianco. Vi auguriamo buon vento, non vi lasceremo soli”, ha insistito Schlein.

Schlein scrive a Meloni, garantire sicurezza equipaggio Flotilla

“Gentile Presidente Meloni, come avrà già appreso dalle notizie apparse sulla stampa italiana e internazionale, la Global Sumud Flotilla sta per salpare con 40 imbarcazioni cariche di molte tonnellate di aiuti umanitari raccolti con grande partecipazione della società civile e della cittadinanza, allo scopo di portare a Gaza generi di prima necessità da distribuire alla popolazione palestinese”. Così la segreteria del Pd, Elly Schlein, in una lettera inviata alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “La missione umanitaria nata dal basso, non violenta e pacifica, che si svolgerà nel rispetto del diritto internazionale, vede l’adesione di 44 delegazioni da tutto il mondo di migliaia di attiviste e attivisti tra i quali – aggiunge – vi sono molti cittadini italiani nonchè quattro parlamentari della Repubblica italiana appartenenti a varie forze politiche”. “Le scrivo per informarLa che tra loro saliranno a bordo anche il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Annalisa Corrado del Partito Democratico, e Le chiedo di tenermi informata su quanto il Governo italiano intende fare per garantire tutela e sicurezza per tutto l’equipaggio della missione umanitaria, in caso di necessità. Confidando in una Sua positiva risposta, Le porgo un cordiale saluto”, conclude Schlein.

Trump: "Hamas liberi ostaggi e guerra finirà"

“Dite ad Hamas di restituire immediatamente tutti i 20 ostaggi (non 2, 5 o 7!) e le cose cambieranno rapidamente. Finirà!”. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth

Shin Bet, sventato attentato Hamas per uccidere Ben Gvir

Lo Shin Bet riferisce che, in un’operazione congiunta con l’Idf, è stato sventato un complotto ordito da una cellula di Hamas in Cisgiordania per assassinare il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, con droni carichi di esplosivi. L’agenzia riferisce che i sospettati, arrestati dalle forze di sicurezza nelle ultime settimane, sono membri di una cellula di Hamas con base a Hebron. Avrebbero acquistato diversi droni e pianificato di attaccarvi degli esplosivi. I droni sono stati sequestrati al momento dell’arresto.

Priore Agostiniani: "Papa con Herzog insisterà per pace"

Incontro Papa-Herzog? “Il Papa insisterà sul tema della pace perché è una tragedia”. Così il Priore degli agostiniani, padre Alejandro Moral Anton parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa all’Augustinianum rispondendo ai giornalisti sull’incontro di domani tra Papa Leone XIV e il presidente israeliano Isaac Herzog. Padre Moral Anton ha detto di aver parlato del tema pace con Leone XIV, a cena, la sera dell’inizio del capitolo degli agostiniani: “E’ un dramma – ha detto Moral Anton -, non so chi ha ragione. E’ un dramma che si deve chiudere. Gli uomini sembra che siamo irragionevoli”. Sulla possibilità di un viaggio di Prevost in Medioriente, Moral Anton ha risposto: “Non so”.

Idf, 70mila persone hanno lasciato Gaza City in ultimi 3 giorni

L’esercito israeliano (Idf) stima che 70mila dei circa un milione di palestinesi residenti a Gaza City hanno lasciato la città negli ultimi 3 giorni dirigendosi verso sud. Lo riporta Ynet.

 

Emirati, annessione Cisgiordania compromette Accordi di Abramo

Un alto funzionario degli Emirati Arabi Uniti ha avvertito Israele che l’annessione della Cisgiordania significherebbe il superamento di una “linea rossa” che comprometterebbe gli Accordi di Abramo e “metterebbe fine alla visione di integrazione regionale”. “L’annessione rappresenterebbe una linea rossa per il mio governo e ciò significherebbe che non potrà esserci una pace duratura”, ha dichiarato l’inviata speciale degli Emirati Arabi Uniti Lana Nusseibeh al Times of Israel, “precluderebbe l’idea di integrazione regionale e sarebbe la campana a morto per la soluzione dei due Stati”.

Partenza barche Flotilla da Italia il 7/9, a bordo 4 parlamentari

“Le barche dall’Italia” della Global Sumud Flotilla “partiranno invece che il 4 settembre, il 7 settembre, questo perché essendo in ritardo quelle spagnole abbiamo bisogno di ritardare anche noi, per poterci poi riunire e da quel punto navigare insieme per raggiungere le acque di fronte alla Striscia di Gaza”. Così Maria Elena Delia, portavoce italiana del ‘Global Movement to Gaza’ e coordinatrice italiana della ‘Global Sumud Flotilla’, nel corso di una conferenza stampa in Senato nella quale ha annunciato che “con noi partiranno, oltre all’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, anche altri tre esponenti di altri due partiti politici: in particolare avremo Arturo Scotto e Annalisa Corrado del Pd e Marco Croatti di M5S. Hanno deciso di essere con noi, quindi di mettere anche i loro corpi a bordo delle nostre barche. Potete immaginarvi quanto per noi questo possa essere importante”.

Israele ha lanciato nuovo satellite spia

Israele ha lanciato un nuovo satellite spia, l’Ofek 19, che i funzionari della difesa hanno descritto come una pietra miliare strategica. I funzionari militari e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dichiarato che il satellite, lanciato ieri sera, migliorerà la capacità di Israele di raccogliere immagini. “Questo è anche un messaggio a tutti i nostri nemici, ovunque si trovino: vi teniamo d’occhio in ogni momento e in ogni situazione”, ha scritto Katz in un post sul social X. Il maggiore generale Amir Baram ha affermato che l’Ofek 19 fa parte di uno sforzo più ampio “per mantenere una sorveglianza costante e simultanea su qualsiasi punto del Medio Oriente”.

Il programma spaziale israeliano, attivo da decenni, ha ampliato la sua flotta con diversi lanci di satelliti negli ultimi anni. Israele è una delle poche nazioni al mondo con capacità di monitoraggio ad alta risoluzione e di raccolta di informazioni. L’industria aerospaziale e della difesa è un pilastro dell’economia israeliana e il produttore del satellite, Israel Aerospace Industries, costruisce e vende satelliti, sistemi missilistici, droni e aerei a Israele e a paesi in Europa, Asia e Nord America. L’esercito israeliano non ha rivelato da dove sia stato lanciato il nuovo satellite.

Smotrich presenta piano per annettere 82% Cisgiordania

 Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha presentato un piano per annettere la maggior parte della Cisgiordania, l’82%, e ha esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a “prendere una decisione storica per applicare la sovranità israeliana a tutte le aree aperte della Giudea e della Samaria”, nome usato da Israele per indicare la Cisgiordania. Israele deve assumere il controllo della “massima quantità di terra con la minima popolazione” palestinese perché “non abbiamo alcun desiderio di applicare la nostra sovranità su una popolazione che desidera la nostra distruzione”, ha detto Smotrich, aggiungendo che negli ultimi mesi, l”‘amministrazione degli insediamenti del ministero della Difesa ha lavorato alla mappatura della sovranità secondo questo principio generale e, se Dio vorrà, la sovranità israeliana sarà applicata a circa l’82% del territorio”. In una dichiarazione congiunta con Israel Ganz, capo del Consiglio Yesha, l’organismo che riunisce gli insediamenti della Cisgiordania, Smotrich ha affermato che l’Autorità nazionale palestinese (Anp) sarà gradualmente eliminata a favore di quelle che lui definisce “alternative di gestione civile regionale”.

Smotrich ha anche minacciato di distruggere l’Anp: “Abbiamo smesso di arrenderci alle minacce e alle intimidazioni. Se l’Autorità Palestinese oserà ribellarsi e cercare di farci del male, la distruggeremo proprio come facciamo con Hamas”, ha dichiarato, invitando Netanyahu a convocare il governo e a decidere in merito all’applicazione della sovranità. “Lei, signor Primo Ministro, entrerà nei libri di storia della nazione per generazioni come un grande leader che ha saputo cogliere l’attimo, sfruttare l’opportunità e salvare Israele una volta per tutte dall’idea di dividere la terra e dalla minaccia esistenziale eufemisticamente chiamata ‘Stato palestinese’”, ha dichiarato.

 

 

Sanchez: "Risposta Europa a guerra è un fallimento"

La risposta dell’Europa alla guerra a Gaza “è un fallimento”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un’intervista al Guardian. “La realtà è che, all’interno dell’Unione Europea, ci sono Paesi divisi su come influenzare Israele”, ha aggiunto, “ma a mio parere, questo è inaccettabile e non possiamo continuare così se vogliamo aumentare la nostra credibilità quando si tratta di altre crisi, come quella che stiamo affrontando in Ucraina”. “Quello a cui stiamo assistendo ora a Gaza è forse uno degli episodi più bui delle relazioni internazionali del XXI secolo e, a questo proposito, quello che ho da dire è che la Spagna si è espressa con grande forza all’interno dell’Ue e anche della comunità internazionale”, ha continuato Sanchez, “alla fine dei conti il mondo guarda all’Ue e alla società occidentale e si chiede: ‘Perché applicate due pesi e due misure quando si tratta dell’Ucraina e quando si tratta di Gaza?’”.

Global Sumud Flotilla fa scalo tecnico a Minorca

Questa mattina la Global Sumud Flotilla farà scalo tecnico a Minorca. “Sebbene alcune imbarcazioni minori siano tornate in porto a causa delle condizioni meteorologiche, la maggior parte della spedizione partita lunedì da Barcellona continua la navigazione”, affermano gli attivisti in una nota, sottolineando che nei prossimi giorni, una ventina di imbarcazioni si uniranno alla missione, “formando quella che si prevede sarà la più grande flottiglia civile della storia”.

Autorità Gaza, almeno 20 morti oggi in attacchi Israele

Dall’alba, almeno 20 persone sono state uccise dagli attacchi lanciati dall’esercito israeliano (Idf) sulla Striscia di Gaza. Di queste, 15 sono morte a Gaza City. Lo riporta il ministero della Salute di Gaza. 

Autorità Gaza, 6 morti di fame tra cui bimbo in ultime 24 ore

Il ministero della Salute di Gaza ha affermato che sei persone, tra cui un bambino, sono morte di “carestia e malnutrizione” nelle ultime 24 ore. Lo riporta Al Jazeera. Secondo il ministero, questo porta il numero totale di morti per fame a Gaza, dove Israele continua a limitare l’accesso agli aiuti, a 367, tra cui 131 bambini.

© Riproduzione Riservata