Ucraina, 26 Paesi Ue firmano una dichiarazione: “Accelerare su aiuti a Kiev e sanzioni”

Ucraina, 26 Paesi Ue firmano una dichiarazione: “Accelerare su aiuti a Kiev e sanzioni”
German Chancellor Friedrich Merz, left, attends a joint news conference with French President Emmanuel Macron after a Franco-German cabinet meeting and a meeting of the Franco-German Defense and Security Council (CFADS) in Toulon, southern France, Friday Aug. 29, 2025. (Manon Cruz/Pool via AP)

Scontro Parigi-Mosca. Il presidente francese: “L’orco alle porte dell’Europa è un sentimento comune”

Il bilancio del massiccio attacco russo con missili e droni su Kiev è salito a 25 morti, con le operazioni di soccorso ancora in corso. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ho parlato con il presidente del Consiglio europeo, António Costa. Sono grato per le sue sincere condoglianze al nostro popolo, a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari a causa dell’attacco russo di ieri su Kiev. Al momento si sa che sono state uccise 25 persone, tra cui quattro bambini, e decine sono rimaste ferite” ha scritto su X il leader di Kiev. L’offensiva di Mosca ha colpito anche l’ambasciata Ue, gravemente danneggiata.

Ambasciatrice Ue a Kiev: “Putin non è interessato alla pace”

“La nostra delegazione, la nostra ambasciata, è stata danneggiata piuttosto gravemente dall’onda d’urto di un missile da crociera, o da qualche altro tipo di attacco missilistico su un edificio vicino, dall’altra parte del parcheggio. All’interno, mentre stavamo rimuovendo le macerie, abbiamo notato frammenti metallici nei locali, nei mobili. Sembrano venire proprio dall’ordigno dell’attacco”, ha detto l’ambasciatrice Ue a Kiev, Katarina Mathernova, in un’intervista a ‘la Repubblica’.

Che senso ha colpire con bombe a grappolo il centro città? “Perché questo è il modo barbaro in cui i russi portano avanti la guerra, in modo da terrorizzare il più possibile la popolazione civile”, ha aggiunto. Alla domanda se l’attacco fosse un messaggio all’Europa, Mathernova ha risposto: “E sì, Putin sta ridendo. Se la ride e invia chiaramente un messaggio secondo cui non è assolutamente interessato alla pace. È qualcosa che molti leader europei, e molti di noi certamente qui sul campo, ripetono da tempo. Ci ha appena fornito un’ulteriore chiara prova“. Se Qualcuno dalla Russia ha chiamato per dire “mi dispiace”? “Ha mai visto i russi fare una cosa del genere? Guardi, vengo da un Paese che è stato occupato dalla Russia per vent’anni. ‘Scusa’ non fa parte del loro vocabolario”, ha sottolineato.

Usa venderanno armi per 825 milioni all’Ucraina

Intanto l’amministrazione Trump ha approvato la vendita di armi all’Ucraina per un valore di 825 milioni di dollari: includerà missili a lungo raggio e attrezzature correlate per potenziare le sue capacità difensive. La decisione è stata annunciata mentre gli sforzi degli Stati Uniti per mediare la pace tra Ucraina e Russia sembrano essere in fase di stallo. “Questa vendita proposta sosterrà gli obiettivi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, migliorando la sicurezza di un paese partner che è una forza di stabilità politica e progresso economico in Europa”, ha affermato il dipartimento in una dichiarazione.

Guerra in Ucraina – La diretta
Continua ad aumentare il bilancio delle vittime dell’attacco russo su Kiev. Ue: “Putin non è interessato alla pace”. Intanto gli Stati Uniti hanno deciso di vendere armi all’Ucraina per 825 milioni di dollari.
Inizio diretta: 29/08/25 07:00
Fine diretta: 29/08/25 23:00
Ft, Trump ha proposto forze di pace cinesi per monitorare il fronte

Durante l’incontro della scorsa settimana alla Casa Bianca con i leader europei e Volodymyr Zelensky, Donald Trump avrebbe proposto di inviare in Ucraina truppe cinesi come forza di peacekeeping. Lo riferisce il Financial Times, citando fonti informate sulla vicenda. Il presidente Usa, hanno riferito le fonti, avrebbe proposto di invitare la Cina a fornire un contingente militare per monitorare una zona neutrale lungo i 1.300 km del fronte ucraino, nell’ambito di un accordo di pace con la Russia. La notizia è “falsa”, ha dichiarato un alto funzionario dell’Amministrazione Usa, sostenendo che non c’è stata “alcuna discussione sulle forze di peacekeeping cinesi”. L’idea, ricorda il Financial Times, è osteggiata dalle capitali europee ed è stata precedentemente respinta dal presidente ucraino Zelensky a causa del sostegno di Pechino allo sforzo bellico russo. 

Zelensky: "Bilancio dell'attacco russo su Kiev è salito a 25 vittime"

“Ho parlato con il presidente del Consiglio europeo, António Costa. Sono grato per le sue sincere condoglianze al nostro popolo, a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari a causa dell’attacco russo di ieri su Kiev. Al momento si sa che sono state uccise 25 persone, tra cui quattro bambini, e decine sono rimaste ferite”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. “Un attacco assolutamente vile che mostra le vere intenzioni di Putin: continuare a uccidere, non fare passi verso la pace”, ha aggiunto.

von der Leyen: "Putin predatore e imprevedibile, non si fermerà"

“La Finlandia ha sempre convissuto con un vicino pericoloso e imprevedibile. Putin non è cambiato. È un predatore, e mi ha colpito sentire che il vostro confine preferirebbe essere lungo 1300 chilometri, ma voglio rassicurare voi e la Finlandia: non si tratta solo del confine finlandese. Questo confine è anche un confine europeo molto chiaro”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa in Finlandia con il premier Petteri Orpo.”I rischi su cui la Finlandia ha messo in guardia per anni si sono ora materializzati. La brutale guerra della Russia contro l’Ucraina è ormai al suo quarto anno – aggiunge -. È ovvio che Putin non si fermerà qui. Oggi abbiamo tenuto presentazioni su come la Russia stia sondando le vulnerabilità delle nostre infrastrutture. Stiamo assistendo a gravi danni alle nostre reti critiche e la flotta ombra nel Mar Baltico continua ad alimentare l’economia di guerra russa. È stato molto impressionante per me vedere oggi i fatti e le cifre che avete presentato, e quindi vedo molto chiaramente che dovremo intensificare le nostre azioni contro la flotta ombra”. “Quello che è successo ieri sera, l’attacco al quartiere diplomatico, è stato l’attacco più mortale da luglio. E dimostra ancora una volta che Putin non si fermerà davanti a nulla, incluso l’attacco alle rappresentanze, non solo dell’Unione Europea, ma anche di altri Paesi”, sottolinea.

Macron: "Se Putin non vedrà Zelensky avrà ingannato Trump"

Se Vladimir Putin non incontrerà il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, entro lunedì, come richiesto da Donald Trump, “significherà che il presidente Putin ha giocato con il presidente Trump” e questo “non può restare senza risposta”. Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di una conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. 

Mosca: "Da Macron insulti di bassa lega, supera limiti decenza"

“Vediamo continuamente dichiarazioni insolite da parte del presidente francese” Macron “nei confronti della Russia. Spesso superano non solo il confine del ragionevole, ma anche quello della decenza, diventando veri e propri insulti di bassa lega”. Lo ha affermato in conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass. “Non si tratta di uno scambio di battute, ma della situazione in Ucraina, provocata in larga misura anche grazie al coinvolgimento attivo dei predecessori di Macron”, ha spiegato la diplomatica, commentando le parole del presidente francese che ha definito Vladimir Putin “predatore” e “orco”. “Il livello retorico di Macron non è un nostro problema, è un loro problema”, ha aggiunto Zakharova. 

Merz: "Guerra potrebbe durare a lungo, ma alleati Kiev sono pronti"

La guerra in Ucraina “potrebbe durare ancora per molti mesi”, ma i sostenitori di Kiev “sono pronti” a continuare a fornire assistenza. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante la conferenza stampa insieme al presidente francese Emmanuel Macron a Tolone. “Questa guerra potrebbe durare ancora per molti mesi. Dobbiamo assolutamente prepararci. Siamo pronti”, ha dichiarato il cancelliere tedesco, per il quale “mantenere questa ‘coalizione dei volenterosi’” è una priorità per Germania e Francia. 

Macron: "Da Putin deriva autocratica"

Emmanuel Macron, che aveva definito Vladimir Putin un “orco” e un “predatore”, ha respinto ogni accusa nei suoi confronti proveniente da Mosca e ha denunciato ancora una volta la “deriva autocratica” e “l’imperialismo revisionista” del Cremlino. “Quando diciamo che c’è un orco alle porte dell’Europa credo che ciò descriva ciò che i georgiani, gli ucraini e molte altre nazioni sentono profondamente, vale a dire un uomo che ha deciso di muoversi verso una deriva autoritaria e autocratica e di guidare un imperialismo revisionista”, ha detto il presidente francese durante una conferenza stampa con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Tolone

Cremlino: "A vertice in Cina Putin incontrerà Xi, Modi, Pezeshkian e Erdogan"

Il presidente russo Vladimir Putin sarà al vertice dell’Organizzazione di cooperazione di Shanghai che si terrà a Tianjin, in Cina. Lo ha riferito il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov, citato da Ria Novosti, spiegando che il presidente russo durante la visita incontrerà tra gli altri il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente iraniano Masud Pezeshkian, il capo della Serbia Aleksandar Vucic, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il leader dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev. Mosca, ha aggiunto, sta anche valutando la possibilità di un incontro bilaterale tra Putin e Kim Jong-un.

Parigi e Berlino: "Ulteriore assistenza per difesa aerea Kiev"

Alla luce dei continui attacchi russi, entrambe le parti hanno promesso ulteriore assistenza all’Ucraina in materia di difesa aerea e hanno minacciato il presidente russo Vladimir Putin di nuove sanzioni. Lo ha annunciato un comunicato congiunto al termine del Consiglio dei Ministri franco-tedesco a Tolone. “Nonostante gli intensi sforzi diplomatici internazionali, la Russia non mostra alcuna volontà di porre fine alla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”, si legge nella dichiarazione congiunta. Pertanto, oltre all’aumento degli aiuti militari, Berlino e Parigi stanno prendendo in considerazione misure punitive più severe per esercitare la “massima pressione” sulla Russia affinché ponga fine alla guerra contro l’Ucraina. Francia e Germania stanno promuovendo questa iniziativa all’interno del G7 e dell’Ue. Le sanzioni dovrebbero colpire anche le aziende di paesi terzi che sostengono la guerra russa contro l’Ucraina. I due Paesi forniscono anche garanzie di sicurezza all’Ucraina, ma inizialmente le limitano al supporto alle forze armate ucraine. La dichiarazione congiunta non fa alcun riferimento all’invio di truppe di terra in caso di cessate il fuoco o accordo di pace.

Kallas: "Possibile invio addestratori militari a Kiev"

“Finora abbiamo addestrato oltre 80.000 soldati e dobbiamo essere pronti a fare di più. Questo potrebbe includere l’invio di istruttori dell’UE in Ucraina e in parallelo presso accademie e istituzioni militari; la nostra missione civile può rafforzare la resilienza dell’Ucraina contro gli attacchi ibridi russi”. Lo afferma l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. “Oggi i ministri hanno anche discusso del ruolo europeo nelle garanzie di sicurezza, del ruolo dell’Unione Europea, ed è chiaro che l’Europa farà pienamente la sua parte – ha riferito -. Accolgo con favore l’ampio sostegno che oggi si registra per espandere la nostra missione militare dell’UE, il cui mandato prevede la fornitura di addestramento e consulenza in Ucraina dopo la dislocazione delle truppe. Siamo il principale fornitore di addestramento per le forze armate ucraine”

Zelensky: "Russia deve decidere entro lunedì sul bilaterale"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato che le due settimane di tempo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva concesso al presidente russo Vladimir Putin scadono lunedì 1° settembre. Lo riportano i media ucraini. “La Russia non ha ancora dato il suo consenso” a un bilaterale per un accordo di pace. “Lunedì saranno già trascorse due settimane e noi lo ricorderemo a tutti”, ha spiegato durante un briefing Zelensky.

Dichiarazione di 26 Paesi Ue: "Accelerare su aiuti a Kiev e sanzioni"

Tutti gli Stati Ue tranne l’Ungheria hanno sottoscritto la Dichiarazione proposta dall’Alta Rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas. Nel testo si sostiene che “L’Ue continuerà e aumenterà il suo sostegno completo all’Ucraina su tutti i fronti, anche accelerando i lavori sul 19° pacchetto di sanzioni”. La Dichiarazione, rilasciata a margine della riunione informale dei ministri della Difesa e degli Esteri in corso a Copenaghen, scaturisce dall’attacco su larga scala del 27 agosto su Kiev che ha colpito anche gli edifici della Delegazione dell’Unione Europea a Kiev, “dimostrando ancora una volta la natura sconsiderata degli attacchi della Russia e il suo disprezzo per il diritto internazionale”. “Mettere in pericolo la vita dei diplomatici e del personale diplomatico è una chiara violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche”, si legge nel testo. “Questi crimini non fanno che rafforzare la nostra determinazione e risolutezza nel sostenere l’Ucraina e il suo popolo nella loro difesa contro la Russia e nel loro perseguimento di una pace globale, giusta e duratura. L’UE continuerà e aumenterà il suo sostegno completo all’Ucraina su tutti i fronti, anche accelerando i lavori sul 19° pacchetto di sanzioni”, scrivono i 26. “Continueremo a collaborare con i partner internazionali, compresi gli Stati Uniti, per porre fine alla guerra di aggressione russa con una pace globale, giusta e duratura. La Russia deve porre fine alle uccisioni e mostrare una reale volontà di pace”, concludono.

Cremlino: "Processo negoziale non è in fermento"

La Russia non vede alcuna dinamica nel processo negoziale sull’Ucraina, ma Mosca rimane interessata e pronta ad affrontarlo. È quanto ha affermato una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Non possiamo ancora dire che il lavoro degli esperti sia in pieno svolgimento. No, purtroppo no. Manteniamo il nostro interesse e la nostra disponibilità a tali negoziati”, ha detto Peskov. “Tutte le nostre posizioni sono state comunicate”, ha aggiunto. “Le principali disposizioni scritte sono state trasmesse dalla parte Ucraina. Sì, queste sono le posizioni richieste. Sono necessarie ulteriori discussioni. Questa è esattamente la situazione attuale”, ha concluso.

Cremlino: "Putin non esclude incontro con Zelensky"

Il presidente russo, Vladimir Putin, “non esclude la possibilità di avere un incontro” con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il leader di Mosca “ritiene che qualsiasi incontro al più alto livello debba essere ben preparato”, ha tuttavia precisato Peskov. 

Bonelli: "Meloni e Salvini giocano partite diverse ma coordinate"

“Penso che ci sia un gioco di ruoli ben pianificato tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini: uno occupa uno spazio politico, l’altra un altro, in una strategia coordinata. Anche la propaganda sull’articolo 5, che il governo presenta come una grande proposta italiana, è in realtà fuffa: un’operazione di facciata”. Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare Avs e co portavoce di Europa Verde intervenendo questa mattina a ‘L’Aria che tira’ su La7.”Rivendico la posizione contraria all’invio di truppe italiane in Ucraina: su questo sono d’accordo. Ma rimane una contraddizione enorme, perché se davvero si applicasse quell’articolo ci troveremmo in una situazione ingestibile. Viviamo in un mondo dove gli accordi internazionali saltano dopo pochi giorni: lo vediamo oggi con l’Iran che ha respinto il controllo sul nucleare, aprendo a nuove sanzioni”, aggiunge.

Tajani: "Crescente cooperazione con Riad per sostegno umanitario e ricostruzione"
Roma, a Palazzo Chigi la conferenza stampa al termine del consiglio dei Ministri

Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, in un’intervista telefonica rilasciata al giornale Asharq Al-Awsat in coincidenza con la visita in Italia giovedì del ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha elogiato l’alto livello di partecipazione dell’Arabia Saudita alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina 2025, tenutasi a Roma nel mese di luglio. L’evento ha attirato oltre 110 delegazioni ufficiali e ha ottenuto impegni finanziari per oltre 10 miliardi di euro, oltre a 5 miliardi di euro in accordi con il settore privato. Tajani ha affermato che il coinvolgimento dell’Arabia Saudita ha dimostrato una crescente cooperazione bilaterale non solo nel sostegno umanitario, ma anche negli sforzi di ricostruzione e modernizzazione in Ucraina. L’Italia è desiderosa di espandere questa partnership per includere aiuti finanziari congiunti e la partecipazione delle aziende alla ricostruzione delle infrastrutture critiche e dei servizi sociali

Irlanda: dopo Unifil valutare missione addestramento Ue

“Ieri il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di rinnovare il mandato per la missione di mantenimento della pace in Libano (Unifil). Si tratta di una missione in cui l’Irlanda è coinvolta da molti decenni, con migliaia di persone che hanno prestato servizio in Libano con distinzione, e 47 soldati irlandesi hanno perso la vita per la causa della pace in Libano. Credo sia davvero importante che il tempo a disposizione, da qui alla fine del 2027, venga utilizzato e sfruttato al meglio per sostenere le Forze Armate libanesi”. Lo ha detto Simon Harris, Ministro della Difesa dell’Irlanda, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. “E intendo certamente discutere con i colleghi qui presenti oggi su come l’Unione Europea possa valutare l’utilizzo dei nostri meccanismi per fornire addestramento e supporto alle Forze Armate libanesi – annuncia -. Lo abbiamo già fatto in relazione all’Ucraina, lo abbiamo fatto in relazione alla Bosnia, e credo che ora, nell’ambito della Politica comune si difesa e sicurezza, dobbiamo davvero valutare cosa potremmo fare di utile per cercare di addestrare e supportare le Forze Armate libanesi”, rimarca. 

Lituania: sì a truppe addestramento su territorio Kiev

La proposta di Kaja Kallas di modificare il mandato della missione di addestramento per rendere possibile l’addestramento dei soldati ucraini anche sul loro territorio ora, “noi la sosteniamo pienamente, perché dobbiamo utilizzare ogni formato possibile. Dobbiamo essere dove l’Ucraina ha bisogno di noi ed essere il più efficienti possibile. Quindi, sì, sosteniamo quel formato”. Lo afferma la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. 

Kallas: "Discutiamo se mandare subito addestratori Ue a Kiev"

Se inviare subito gli addestratori europei in Ucraina? “Queste discussioni sono in corso, ma c’è la volontà di fare l’addestramento quando ci sarà il cessate il fuoco, ma se parliamo di cambiare il mandato, allora possiamo discutere di quanto gli Stati membri siano disposti a farlo prima che il cessate il fuoco sia in vigore”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. 

Raid russi su Dnipropetrovsk: due morti e tre feriti

È di due morti e tre feriti in Ucraina il bilancio di un attacco russo condotto con droni nella regione di Dnipropetrovsk. Lo riferisce il presidente della regione, Serhiy Lysak, citato dall’Ukrainska Pravda, precisando che le persone uccise sono un uomo e una donna e che tra i feriti c’è un’altra donna, di 50 anni. 

Kallas: "Definire missioni post-guerra, su truppe decidono gli Stati"

“Quando parliamo a livello di Unione Europea e del nostro contributo alle garanzie di sicurezza, abbiamo la missione di addestramento, la missione militare e anche il sostegno all’industria della difesa dell’Ucraina. Oggi stiamo discutendo su come modificare il mandato di tutte queste missioni per essere pronti dopo la stipula di un accordo di pace. Quindi, naturalmente, ogni Stato membro sta decidendo cosa fare o come contribuire alle garanzie di sicurezza”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. “Abbiamo tutti e tre questi elementi e anche i paesi neutrali possono partecipare”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sull’Austria. Quella di inviare truppe “è una decisione di ogni singolo Stato membro. Abbiamo già sentito che alcuni Stati membri stanno inviando le loro truppe o sono pronti a inviarle. Alcuni non sono pronti. Ma queste discussioni sono ancora in corso e penso che sia molto importante che ci stiamo preparando per il giorno dopo”, rimarca.

Kallas: "Putin deride gli sforzi per la pace, solo le sanzioni funzionano"

“La Russia non vuole la pace, questo è molto chiaro, in questo momento. Quindi, visti gli attacchi che stanno portando avanti, dobbiamo fare pressione su di loro affinché anche loro vogliano la pace. Questa è l’unica cosa che funziona”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa Gymnich a Copenaghen. “Stiamo lavorando al prossimo pacchetto e ci sono diverse opzioni sul tavolo, ovviamente, quella che li danneggerà di più sono le sanzioni sull’energia e tutte le sanzioni secondarie che gli americani hanno proposto, ad esempio, ma anche i servizi finanziari che li ostacolano davvero, l’accesso ai capitali, ciò di cui hanno così disperatamente bisogno”, spiega. “Mettiamo sempre molte cose sul tavolo e poi alla fine dobbiamo trovare un accordo. Ma queste discussioni sono in corso e tutti capiscono che, considerando come Putin sta prendendo in giro gli sforzi di pace, l’unica cosa che funziona è la pressione”, ribadisce. 

© Riproduzione Riservata