Guerra a Gaza, le notizie live del 27 agosto: 10 morti per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia

Guerra a Gaza, le notizie live del 27 agosto: 10 morti per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia
Gaza City, 22 agosto 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)

L’esercito israeliano intercetta un missile lanciato dallo Yemen

Proseguono gli sforzi diplomatici per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Mentre ieri, martedì, il gabinetto di sicurezza israeliano non ha parlato della proposta di tregua accettata da Hamas, a Tel Aviv 350mila persone sono scese in piazza invocando un accordo sugli ostaggi e chiedendo al governo di non procedere con l’offensiva su Gaza City. Oggi il presidente americano Donald Trump, ha affermato l’inviato della Casa Bianca in Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe presiedere “una ‘grande riunione‘ su Gaza”. Ecco tutte le notizie di oggi, 27 agosto, in diretta.

Guerra a Gaza, le notizie del 27 agosto in diretta
Inizio diretta: 27/08/25 07:00
Fine diretta: 27/08/25 23:45
Comitato di emergenza della Chiesa Sacra Famiglia: "Restiamo a Gaza"

“Sulla base della dichiarazione congiunta rilasciata dal Patriarcato Latino di Gerusalemme e dal Patriarcato Greco-Ortodosso di Gerusalemme, il Comitato di Emergenza della Chiesa della Sacra Famiglia ha deciso di rimanere nella chiesa e di continuare il suo lavoro, per sostenere i sacerdoti e le suore nella loro missione di prendersi cura e servire tutti coloro che rimarranno all’interno del complesso della chiesa”. Lo si legge in una nota diffusa dal Comitato di Emergenza della Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza. “Sottolineiamo – si legge ancora – che questa dichiarazione riflette esclusivamente la decisione del Comitato di Emergenza della Chiesa della Sacra Famiglia. Pertanto, ripetiamo quanto affermato nella dichiarazione congiunta: ‘Come gli altri residenti di Gaza City, i rifugiati che vivono nelle strutture dovranno decidere secondo la loro coscienza cosa fare’. Fin dal primo giorno di guerra, il Comitato ha compiuto ogni sforzo per servire gli sfollati all’interno della chiesa e la comunità al di fuori di essa, senza mai esitare un attimo a essere in prima linea nel servizio e nel sostegno alla chiesa e alla società in ogni circostanza. Rinnoviamo quindi il nostro impegno a sostenere la nostra Chiesa, nostra madre, mano nella mano con i sacerdoti e le suore, per il bene comune della comunità”. 

Capo Idf: "Chiediamo a tutti di arruolarsi"

Il Capo di Stato Maggiore dell’Idf, Eyal Zamir, ha visitato la Striscia di Gaza e, in un colloquio con i riservisti, ha sottolineato ancora una volta l’importanza di un’equa distribuzione del carico di lavoro. “Di fronte alle sfide in tutti gli ambiti, la sicurezza di Israele richiede la piena partecipazione di tutte le fasce della popolazione. Questo è un dovere civico e un comandamento nazionale. Invito tutti ad arruolarsi e a contribuire equamente: questa è la parola d’ordine del momento”, le sue parole riportate da Ynet e riferite agli ebrei ultraortodossi.

Israele chiede la ritrattazione del rapporto Onu sulla carestia a Gaza

Israele ha chiesto all’Ipc di “ritrattare immediatamente” il rapporto “falsificato” in cui certificava la carestia in atto a Gaza. Lo ha affermato il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Eden Bar Tal, nel corso di una conferenza stampa. Tal ha definito l’Ipc un istituto “politicizzato” a ha aggiunto che Israele condividerà “le prove” di cattiva condotta nella preparazione del rapporto con i donatori dell’organizzazione se non ritratterà “in breve tempo”.

Media: scontri fra Idf e palestinesi a Nablus

Le forze armate israeliane che stanno operando nella città di Nablus in Cisgiordania si starebbero scontrando con alcuni palestinesi armati di pietre. Lo scrive il Times of Israel citando alcuni video che circolano online dove si vedono veicoli militari che si muovono per le strade della città, mentre le truppe sembrano sparare colpi di avvertimento.

Raid sull'ospedale Nasser, Berlino chiede ulteriori chiarimenti a Israele

Il governo tedesco ritiene insufficienti le indagini del governo israeliano sul bombardamento dell’ospedale Nasser nella Striscia di Gaza. “Il lavoro non è completo”, ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco a Berlino. È necessaria un’”indagine completa”. Gli eventi “sollevano questioni molto, molto serie che devono essere chiarite”, ha sottolineato il portavoce in riferimento al raid avvenuto lunedì scorsi in cui sono rimasti uccisi anche cinque giornalisti. 

Unrwa: "Indignazione non basta, è tempo di agire"

“Nessun posto è sicuro a Gaza. Dopo quasi 700 giorni, le persone continuano a essere uccise e ferite mentre l’esercito israeliano intensifica ed espande le sue operazioni. Ospedali, scuole, rifugi e case sono stati bombardati giorno dopo giorno. Personale sanitario, giornalisti e operatori umanitari sono stati uccisi a un livello mai visto in nessun altro conflitto nella storia recente. E come se tutto ciò non bastasse, la fame minaccia tutti a Gaza con una morte lenta e silenziosa o con una morte nella disperata ricerca di cibo. Tutto sta accadendo nell’impunità, al punto che le recenti atrocità sono state definite “incidenti” e la carestia continua a essere negata”. Lo scrive l’Unrwa sul suo profilo X. “Nulla giustifica questi massicci attacchi alla vita e all’identità palestinese. L’indignazione non basta. È tempo di agire, coraggio e volontà politica per porre fine a questo inferno sulla terra”, scrive ancora l’Unrwa.

Damasco: "Sei soldati uccisi da un raid israeliano"

La Siria ha espresso la sua “ferma condanna e denuncia” dell’attacco condotto da droni israeliani che hanno preso di mira un’unità dell’esercito siriano nei pressi della città di al-Kiswah, nella campagna di Damasco. Lo riporta l’agenzia Sana spiegando che il bilancio è di 6 morti. Il ministero degli Esteri di Damasco afferma che l’attacco costituisce “una grave violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite” e invita il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ad “assumersi le proprie responsabilità legali e morali nel porre fine a questi ripetuti attacchi e ad adoperarsi per obbligare le autorità israeliane a porre fine alle continue violazioni contro la Siria, il suo popolo e le sue istituzioni nazionali”. 

Idf inaugura la prima base congiunta di forze aeree e terrestri

L’Idf ha reso noto di aver inaugurato ieri una nuova base di addestramento per il Combat Intelligence Collection Array presso la base aerea di Ovda. E’ la prima volta in cui le forze di terra e l’aeronautica gestiranno congiuntamente una base. La struttura, parte della scuola del Border Defense Corps, è progettata per centralizzare l’addestramento professionale dei soldati addetti all’intelligence di combattimento, con particolare attenzione alla raccolta di informazioni aeree e terrestri. Secondo le Idf – spiega il Times of Israel – l’iniziativa riflette le lezioni apprese dall’attacco del 7 ottobre e mira a rafforzare la cooperazione tra le diverse sezioni. 

Cisgiordania, media: 80 palestinesi feriti durante l'operazione israeliana a Nablus

Almeno 80 cittadini palestinesi sarebbero rimasti feriti in seguito a un raid israeliano su Nablus in Cisgiordania. Lo riporta Al Jazeera citando fonti mediche. Il primo bilancio parlava di 25 persone ferite.

Padre Romanelli: "Decisione di restare a Gaza è missione della Chiesa"

Abbiamo deciso di restare a fianco dei più deboli semplicemente perché questa è la missione della Chiesa. Non possiamo lasciare alla loro sorte le tante persone vulnerabili che abbiamo accolto in questi quasi due anni di guerra e che sono con noi, penso in particolare ai bambini disabili nelle mani premurose delle suore di Madre Teresa, ai tanti anziani e ai malati. Con serenità e umiltà continueremo, quindi, il nostro servizio di carità. La missione della Chiesa è stare accanto ai più poveri e ai più deboli. Da sempre”. Lo dice al Sir il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli.

Idf: "Evacuazione di Gaza City è inevitabile"

L’evacuazione di Gaza City è “inevitabile” e le famiglie che si trasferiranno nella parte meridionale della Striscia di Gaza “riceveranno maggiore assistenza umanitaria”. Lo ha affermato il portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee in un post su X dove spiega che sono in corso i preparativi per gli accampamenti di tende, i centri di distribuzione degli aiuti e le infrastrutture idriche.

Onu: circa mille vittime in Cisgiordania da ottobre 2023

Dall’ottobre del 2023 in Cisgiordania sono stati uccisi 982 palestinesi dalle forze armate e dai coloni israeliani mentre oltre 42.000 sono stati sfollati forzatamente a causa di operazioni, demolizioni di case e attacchi dei coloni. Lo scrive su X l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. “La violenza di questo fine settimana ad Al Mughayyir è l’ennesimo esempio della continua oppressione e coercizione nei confronti dei palestinesi. Tutte queste violenze devono cessare e deve essere garantita un’imparziale responsabilità”, si legge ancora nel post.

Netanyahu: "Con Trump presidente Usa il 7 ottobre non ci sarebbe stato"

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele “probabilmente” non ci sarebbe stato se alla presidenza degli Stati Uniti ci fosse stato Donald Trump. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando al podcast PDB di Patrick Bet-David. L’intervistatore ha chiesto a Netanyahu se ritiene che ci sarebbe stato il massacro con Trump alla Casa Bianca: “Probabilmente no”, ha risposto il primo ministro, come riporta il Jerusalem Post. Netanyahu ha aggiunto che pensa che, se l’attuale presidente Usa Trump fosse stato alla Casa Bianca, “l’Iran sarebbe stato più cauto. È difficile dirlo con questi maniaci. L’Iran avrebbe controllato completamente il proprio proxy? Forse”.

Papa Leone XIV: "No a spostamento forzato della popolazione"

In Terra Santa “venga integralmente rispettato il diritto umanitario. In particolare l’obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione“. Lo ha detto Papa Leone XIV chiudendo l’udienza generale del mercoledì in Vaticano. Prevost si è poi associato alla dichiarazione congiunta dei Patriarchi Greco-Ortodosso e Latino “che ieri hanno chiesto di porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare priorità al bene comune delle persone”.

Papa Leone XIV: "Porre fine a un conflitto che ha causato distruzione"

“Venerdì scorso abbiamo pregato con preghiera e digiuno per i nostri fratelli e le nostre sorelle che soffrono a causa delle guerre. Torno a rivolgere un forte appello sia alle parti implicate che alla comunità internazionale affinché si ponga termine al conflitto in Terra Santa che tanto terrore, distruzione e morte ha causato“. Lo ha detto Papa Leone XIV al termine dell’udienza generale del mercoledì. “Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi. Si raggiunga un cessate il fuoco permanente e si faciliti l’ingresso degli aiuti umanitari”, ha aggiunto il Papa.

Media: almeno 21 morti a Gaza in attacchi Israele dall'alba

Sono 21 i palestinesi uccisi dall’alba di oggi in raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere, precisando che il bilancio include 4 persone che erano in cerca di aiuti umanitari.

Ministero Gaza: 10 morti per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia

Il ministero della Sanità di Gaza riferisce che nelle ultime 24 ore sono morte altre 10 persone “a causa di carestia e malnutrizione” nella Striscia, precisando che 2 erano bambini. Questo porta il numero totale dei decessi legati alla fame a 313, fra cui 119 bambini.

Bonelli (Avs): "Evacuare 'Sacra famiglia' è condanna a morte"

“L’ordine di evacuazione del complesso parrocchiale della Sacra Famiglia a Gaza è un atto di barbarie. In quel compound vivono circa 450 persone, molti anziani e malati, che non hanno la possibilità di sopravvivere a una fuga forzata. I Patriarchi Pierbattista Pizzaballa e Teofilo III hanno annunciato che clero e suore non lasceranno Gaza, denunciando che un simile ordine equivale a una condanna a morte per i più fragili“. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde in una nota.

“Di fronte a questo allarme, il governo Meloni resta vergognosamente silente, subalterno ai nuovi fascisti del governo Netanyahu. Pizzaballa ha parlato chiaramente: evacuare la Sacra Famiglia significa cancellare un presidio religioso e umanitario, violando il diritto internazionale. L’Italia deve pretendere lo stop immediato a bombardamenti ed evacuazioni forzate, riconoscere questi atti come crimini di guerra e sospendere ogni cooperazione militare con Israele. La nostra Costituzione antifascista impone di stare dalla parte delle vittime, non dei carnefici“, conclude.

 

 

Idf: intercettato missile dallo Yemen

L’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere intercettato con successo un missile lanciato contro Israele dallo Yemen. Il Times of Israel riporta che al momento non si hanno notizie di feriti né danni, né ci sono rivendicazioni da parte dei ribelli Houthi yemeniti, sostenuti dall’Iran. Precedentemente l’Idf aveva dichiarato di avere identificato un missile balistico lanciato contro Israele dallo Yemen e di essere al lavoro per intercettarlo. L’attacco missilistico ha fatto scattare le sirene a Gerusalemme e nelle comunità circostanti, nonché negli insediamenti della Cisgiordania e nelle città della zona centrale di Israele.

Witkoff: "Trump presiederà mercoledì una 'grande riunione' su Gaza"

Donald Trump presiederà mercoledì “una grande riunione su Gaza“. A dirlo, in un’intervista a Fox News, l’inviato della Casa Bianca in Medio Oriente, Steve Witkoff, interpellato sull’esistenza di un piano Usa per Gaza.

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