Il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Tass, dichiara che le forze di difesa aerea di Mosca hanno hanno distrutto e intercettato 54 droni ucraini sulle regioni russe durante la notte.
Lavrov: “L’incontro Putin-Zelensky non è ancora in programma”
Il presidente ucraino Volodymyr “Zelensky, durante l’incontro a Washington, ha respinto tutte le proposte di Trump per la risoluzione della crisi ucraina, ritenute necessarie dagli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista alla Nbc. “Dopo Anchorage – ha aggiunto – il presidente Trump ha proposto diversi punti che condividiamo e su alcuni di essi abbiamo concordato… di mostrare una certa flessibilità”. Lavrov ha poi sottolineato che l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky non è stato ancora programmato, ma il leader russo è pronto a incontrarlo non appena sarà concordato l’ordine del giorno del vertice, che non è ancora disponibile. “L’incontro non è pianificato… Putin è pronto a incontrare Zelensky quando sarà pronto l’ordine del giorno del summit, e questo ordine del giorno non è affatto pronto”, ha detto Lavrov.
Putin: “Ci aspettiamo ripristino completo relazioni Russia-Usa”
In serata, ha parlato poi anche il presidente russo Vladimir Putin, dichiarando di aspettarsi che le relazioni tra Russia e Stati Uniti vengano completamente ripristinate. Lo riporta la Tass. “Spero vivamente che i primi passi compiuti siano solo l’inizio di un ripristino completo delle nostre relazioni“, ha affermato il presidente. Allo stesso tempo, Putin ha sottolineato che questo non dipende dalla Russia. “Dipende innanzitutto dai nostri partner occidentali nel senso lato del termine, perché anche gli Stati Uniti sono vincolati da determinati obblighi nell’ambito di varie organizzazioni, tra cui il blocco nordatlantico”, ha spiegato il capo del Cremlino. “Ma sono fiducioso che le qualità di leadership dell’attuale presidente Trump siano una buona garanzia che le relazioni saranno ripristinate”, ha aggiunto.
Putin: “Con Trump luce in fondo al tunnel nei rapporti con gli Usa”
“Per quanto riguarda i nostri rapporti con gli Stati Uniti, sono a un livello estremamente basso dopo la seconda guerra mondiale, ne ho già parlato molte volte. Ma con l’arrivo del presidente Trump, penso che la luce alla fine del tunnel abbia finalmente iniziato ad apparire“, ha detto ancora Putin, che ha parlato in un incontro con i dipendenti delle imprese dell’industria nucleare russa a Sarov.
Putin: “Con Usa discutiamo di cooperazione nell’Artico e Alaska”
La Russia sta discutendo con gli Stati Uniti la possibilità di una cooperazione nell’Artico e in Alaska, ha annunciato poi Putin. Il capo del Cremlino ha dichiarato che alcune aziende russe, tra cui Novatek, attiva nel settore del gas naturale liquefatto, hanno iniziato a lavorare nella zona artica in collaborazione con partner europei e asiatici. “Stiamo discutendo, tra l’altro, con i nostri partner americani della possibilità di collaborare in questo ambito, e non solo nella nostra zona artica, ma anche in Alaska”, ha spiegato Putin.
Putin: “Russia sta facendo tutto il possibile per porre fine alla guerra”
Putin ha parlato poi specificamente della guerra in Ucraina, dicendo che Mosca “sta facendo tutto il possibile per fermare la guerra iniziata nel 2014 contro la popolazione del Donbass”. E ha spiegato: “Dicono che abbiamo iniziato la guerra, dimenticando che sono stati loro stessi a iniziare la guerra nel 2014, quando hanno iniziato a usare carri armati e aerei contro la popolazione civile del Donbass“. Per poi concludere: “È allora che è iniziata la guerra, e stiamo facendo di tutto per fermarla”.
Trump: “Putin e Zelensky sono come olio e aceto, non vanno molto d’accordo”
A distanza di una settimana dall’incontro con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska, il presidente Usa Donald Trump non si è pronunciato sulla sua capacità di organizzare un bilaterale tra il capo del Cremlino e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che i due “sono come l’olio e l’aceto“. “Non vanno molto d’accordo, per ovvi motivi, ma vedremo”, dice, come riporta Cnn. “E poi vedremo se dovrò o meno essere lì”. Le dichiarazioni del tycoon arrivano dopo che il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato oggi che non erano previsti incontri tra i due leader.
Trump: “Vedremo di chi sarà la colpa e quali decisioni prendere”
Successivamente, il leader della Casa Bianca ha aggiunto che un lasso di tempo di due settimane rivelerà “l’atteggiamento della Russia e, francamente, dell’Ucraina“, e che a quel punto prenderà “una decisione su cosa fare”. Ha proseguito: “Vedrò di chi è la colpa. Tra due settimane saprò cosa farò”. Trump ha parlato di “sanzioni o dazi massicci”, aggiungendo però che la sua amministrazione potrebbe anche “non fare nulla e dire: ‘È la vostra battaglia’”.
Zelensky: “Russia fa di tutto per impedire incontro con Putin”
I russi stanno facendo tutto il possibile per rendere impossibile l’incontro con Vladimir Putin. Lo riferisce il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, come riporta Rbc-Ukraine, nel corso della conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. “È a livello di leader che dovrebbe essere risolta la questione della fine della guerra. Ma ora vediamo che i russi stanno facendo di tutto per impedire l’incontro”, ha detto Zelensky. Il leader ucraino e Rutte hanno discusso a Kiev le misure congiunte che potrebbero avvicinare la fine effettiva della guerra, in particolare le garanzie di sicurezza.
“Oggi abbiamo discusso innanzitutto di quali potrebbero essere le nostre prossime misure congiunte per garantire all’Ucraina e a tutta l’Europa maggiore sicurezza e avvicinare la fine effettiva della guerra. Il primo passo è fornire garanzie di sicurezza. Abbiamo raggiunto un’intesa importante con gli Stati Uniti e tutti i nostri partner”, afferma.
Zelensky: “Trump è l’unico che può fermare Putin”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è l’unica persona che può fermare oggi il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come riporta Unian, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Mark Rutte. A chi gli chiede dettagli su come stanno procedendo i preparativi per l’incontro bilaterale con Putin, parlando dei colloqui con i partner a Washington, ha osservato che “non abbiamo accordi con i russi, stiamo negoziando con il presidente Trump”. “E lui è l’unica persona che può fermare Putin oggi. A mio parere. E abbiamo concordato che è giusto procedere in una direzione diplomatica. Ho sostenuto questa direzione, proposta dal presidente Trump. Stiamo parlando di un incontro trilaterale, che è necessario. Poi ha avuto contatti con la parte russa e ha detto: ‘Prima facciamo un percorso bilaterale’. E questa è la proposta dei russi, ha detto… E poi – uno trilaterale”, riporta.

Rutte in visita a Kiev: “Servono solide garanzie di sicurezza”
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si è recato oggi a Kiev, per una visita a sorpresa in Ucraina, dove ha incontrato Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha affermato che i due hanno discusso di possibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina, insistendo sul fatto che dovrebbero essere strutturate in modo simile al principio fondamentale dell’Articolo 5 della Nato, secondo cui un attacco a un membro è un attacco a tutti. Il presidente ucraino ha anche ripetutamente affermato che la Russia sta cercando di evitare un incontro tra i leader, tra lui e Putin. “Robuste garanzie di sicurezza saranno essenziali, ed è ciò a cui stiamo lavorando, in modo che quando arriverà il momento di partecipare all’incontro bilaterale, avrete la forza inconfondibile degli amici dell’Ucraina al vostro fianco, a garanzia che la Russia rispetterà qualsiasi accordo e non tenterà mai più di impossessarsi di un chilometro quadrato dell’Ucraina”, dichiara Rutte, in conferenza stampa con Zelensky.
A Rutte è stato anche chiesto se queste nuove garanzie di sicurezza includessero truppe sul terreno in Ucraina. “Queste discussioni sono ora in corso a molti livelli. Quindi i consiglieri per la sicurezza stanno lavorando insieme. I ministri degli Esteri stanno lavorando insieme su questo”, afferma aggiungendo che “è troppo presto per dire esattamente quale sarà l’esito, ma è chiaro che gli Stati Uniti saranno coinvolti. Chiaramente non vogliamo ripetere il Memorandum di Budapest o l’accordo di Minsk, queste garanzie di sicurezza dovrebbero essere valide”. Secondo il segretario generale della Nato, il ruolo attivo dell’Europa e degli Stati Uniti renderà la situazione diversa questa volta. “Il Memorandum di Budapest e Minsk non hanno fornito quelle garanzie di sicurezza. Quindi sappiamo chiaramente cosa non dovrebbe essere, e ora stiamo lavorando insieme – Ucraina, Europa, Stati Uniti – per garantire che le garanzie di sicurezza siano di un livello tale che Vladimir Vladimirovich Putin non tenterà mai più di attaccare l’Ucraina”, aggiunge.
Von der Leyen: “Da Ue oggi 4 miliardi a Kiev”
“Mentre l’Ucraina celebra per il 34siemo anno il Giorno dell’Indipendenza, l’Ue invia un messaggio chiaro: la nostra solidarietà all’Ucraina è incrollabile. L’erogazione odierna di oltre 4 miliardi di euro dimostra il nostro fermo impegno”. Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Questo nuovo finanziamento sottolinea il nostro impegno non solo per la ripresa dell’Ucraina, ma anche per il suo futuro come Paese sovrano e democratico. Perché quando l’Ucraina è forte, anche l’Europa è più forte”, sottolinea.
Budapest: “Nuovo attacco a oleodotto Druzhba, forniture interrotte”
“Ieri sera l’oleodotto Druzhba è stato nuovamente attaccato per la terza volta in poco tempo, interrompendo le forniture di petrolio all’Ungheria”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, facendo riferimento all’oleodotto russo ‘dell’amicizia’ che rifornisce, tra i veri paesi, anche l’Ungheria. “Questo è un chiaro attacco alla nostra sicurezza energetica e un altro tentativo di trascinarci in guerra. Non avrà successo. Noi sosteniamo la pace e i nostri interessi nazionali”, aggiunge.
Kallas: “Cedere territori alla Russia è come cadere nella trappola di Putin”
L’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in un’intervista alla Bbc, ha messo in guardia dal costringere l’Ucraina a cedere territori alla Russia come parte di un futuro accordo di pace. Nella sua prima intervista nel Regno Unito da quando i leader dell’Ue hanno aderito ai colloqui di pace con l’Ucraina alla Casa Bianca di Donald Trump, Kallas ha dichiarato che lasciare che la Russia mantenga i territori ucraini è una “trappola in cui Putin vuole farci cadere“.
La regione del Donbass, nell’Ucraina orientale, è da tempo contesa dalla Russia, con un’aggressione militare che ha costretto 1,5 milioni di ucraini a fuggire nell’ultimo decennio. L’Ucraina ha sempre rifiutato di cedere il Donbass al Cremlino in cambio della pace, sebbene Trump abbia sottolineato la necessità di uno “scambio di territori”. Kallas, inserita nella ‘lista dei ricercati’ del Cremlino, ha parlato a lungo anche di garanzie di sicurezza “credibili e solide” per l’Ucraina, ammettendo che non ci sono molti “passi concreti” per una forza dissuasiva in questa fase dei negoziati. “La garanzia di sicurezza più forte è un forte esercito ucraino”, afferma, sottolineando l’importanza di stabilire garanzie che “non siano solo sulla carta”. Secondo Kallas, spetta agli Stati membri della “coalizione dei volenterosi” determinare esattamente in che modo potrebbero contribuire, e che non è ancora chiaro in quale veste queste forze opereranno.

