All’indomani dello sciopero generale proclamato dalle famiglie degli ostaggi in Israele, che ha visto 500mila persone scendere in piazza a Tel Aviv, l’esercito dello Stato ebraico non fa passi indietro sul piano di occupare Gaza City, che domani (martedì) dovrebbe essere approvato dal ministro degli Esteri, Israel Katz. Proseguono intanto gli sforzi diplomatici per giungere a un cessate il fuoco: Hamas, riferisce l’emittente del Qatar Al-Arabi, ha ricevuto una nuova proposta di tregua e risponderà oggi. Ecco tutte le notizie dal conflitto a Gaza di oggi 18 agosto in diretta.
Hamas ha accettato una nuova proposta di cessate il fuoco avanzata da Egitto e Qatar, i due paesi che guidano gli sforzi di mediazione tra il gruppo e Israele. Lo ha riferito una fonte a Al Jazeera Arabic. “Abbiamo informato i mediatori della nostra approvazione della loro proposta, presentata ieri”, ha detto la fonte. Secondo il canale qatariota Al Arabi, si tratta di una versione riveduta dell’ultima risposta di Hamas nel ciclo di negoziati, che riguardava un accordo quadro per un cessate il fuoco di 60 giorni. Tuttavia, l’emittente saudita Al Arabiya ha riferito che la proposta rappresenta un compromesso tra un cessate il fuoco completo, ovvero la fine della guerra, e una tregua temporanea, che include il rilascio degli ostaggi e un ritiro graduale dell’Idf da Gaza.
Almeno 17 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba, tra cui otto richiedenti aiuti. Lo riferiscono fonti mediche dell’enclave ad Al Jazeera.
A Gaza “la vita è molto difficile. È arrivato un ordine di evacuazione di tutto il quartiere. Hanno cominciato a distribuire tende. Uno può dire ‘che bello’, ma è un ordine che riguarda l’evacuazione di tutta Gaza City“. Così padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa latina della Sacra Famiglia di Gaza, sui suoi social. Padre Romanelli in un video postato su Youtube si è chiesto dove i milioni di abitanti possano trovare rifugio e ha raccontato la domenica trascorsa nella sua parrocchia, quando durante la messa “abbiamo sentito un’esplosione molto grande vicina, che ha rotto un serbatoio d’acqua. Non è successo niente fortunatamente, solo perdite materiali”.
L’emittente qatariota Al-Arabi ha riferito che la nuova proposta di accordo per un cessate il fuoco a Gaza presentata ad Hamas “include un accordo quadro e degli emendamenti” all’ultima risposta dell’organizzazione terroristica. È stato anche riferito che “una delegazione di Hamas incontrerà oggi il primo ministro del Qatar al Cairo“. Secondo quanto riportato dall’Arabia Saudita, oggi si terrà al Cairo un incontro di Hamas per discutere il nuovo documento egiziano sul cessate il fuoco. Secondo Al-Arabi, le fazioni palestinesi hanno accettato la nuova proposta, mentre Hamas “ha chiesto tempo per le consultazioni”.
In una discussione che si è conclusa ieri sera al Comando Meridionale, il Capo di Stato Maggiore dell’Idf Eyal Zamir ha approvato il piano operativo per l’occupazione di Gaza City. Domani dovrebbe presentare il piano al ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che dovrebbe approvarlo. Lo riporta Channel 12. “Nella prossima campagna a Gaza, si cercherà di ridurre al minimo l’impiego delle forze di riserva”, ha detto Zamir, “la prevista evacuazione della popolazione durerà poco meno di due mesi e ci stiamo preparando alla complessità del trasferimento dei residenti, pertanto ci stiamo attrezzando con una serie di strumenti per indurli a lasciare la città e dirigersi verso le aree umanitarie. Successivamente, si procederà alle fasi di accerchiamento, ingresso e conquista di Gaza City“.
Secondo quanto riferito da alcune fonti ad Al Jazeera Arabic, il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, si recherà oggi in Egitto per colloqui su un accordo di cessate il fuoco per Gaza. L’Egitto e il Qatar stanno mediando tra Israele e Hamas nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’ultimo ciclo di negoziati indiretti tra le due parti, facilitato a Doha dai mediatori, è durato diverse settimane prima di concludersi il 25 luglio senza alcun risultato.
L’emittente del Qatar Al-Arabi ha riferito, citando fonti, che Hamas ha ricevuto una nuova proposta di cessate il fuoco e che risponderà oggi. Il canale saudita Al-Arabiya ha riferito che oggi si terrà una riunione dei funzionari di Hamas per discutere la nuova proposta egiziana.
Israele sta conducendo una deliberata campagna di fame nella Striscia di Gaza occupata, distruggendo sistematicamente la salute, il benessere e il tessuto sociale della vita palestinese. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International, pubblicando nuove testimonianze di civili sfollati affamati. I loro resoconti confermano, secondo la ong, le ripetute conclusioni dell’organizzazione secondo cui la mortale combinazione di fame e malattie non è una sfortunata conseguenza delle operazioni militari israeliane. “È il risultato voluto di piani e politiche che Israele ha progettato e attuato, negli ultimi 22 mesi, per infliggere deliberatamente ai palestinesi di Gaza condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione fisica, che è parte integrante del genocidio in corso contro i palestinesi di Gaza”, si legge nel rapporto.
“Mentre le autorità israeliane minacciano di lanciare un’invasione terrestre su vasta scala di Gaza City, le testimonianze che abbiamo raccolto sono molto più che semplici resoconti di sofferenza: sono una bruciante accusa a un sistema internazionale che ha concesso a Israele la licenza di tormentare i palestinesi con impunità pressoché totale per decenni”, ha affermato Erika Guevara Rosas, direttrice senior per la ricerca, l’advocacy, le politiche e le campagne di Amnesty International. “Per iniziare a invertire le devastanti conseguenze delle politiche e delle azioni disumane di Israele, che hanno reso la fame di massa una triste realtà a Gaza, è necessaria una revoca immediata e incondizionata del blocco agli aiuti e un cessate il fuoco duraturo“, ha aggiunto Rosas, “l’impatto del blocco israeliano e del suo genocidio in corso sui civili, in particolare sui bambini, sulle persone con disabilità, sulle persone affette da malattie croniche, sugli anziani e sulle donne incinte e in allattamento è catastrofico e non può essere annullato semplicemente aumentando il numero di camion di aiuti o ripristinando lanci aerei di aiuti performativi, inefficaci e pericolosi“.
“Le strutture sanitarie devono essere dotate delle forniture e delle attrezzature necessarie al loro funzionamento. I civili devono essere liberati dalla costante minaccia di sfollamenti di massa. Le organizzazioni umanitarie affidabili devono essere autorizzate a fornire aiuti e rifugi in modo sicuro e senza restrizioni arbitrarie, in modo da rispettare la dignità e l’umanità della popolazione civile. Con la massima urgenza, qualsiasi piano per consolidare l’occupazione di Gaza o intensificare l’offensiva militare deve essere fermato“, ha continuato Rosas, “mentre milioni di persone in tutto il mondo continuano a scendere in piazza per protestare e i leader mondiali si abbandonano a pose retoriche, la deliberata e sistematica campagna di fame di Israele continua a infliggere sofferenze insopportabili a un’intera popolazione. I bambini palestinesi vengono abbandonati a se stessi, costringendo le famiglie a una scelta impossibile: ascoltare impotenti le grida dei loro figli emaciati che implorano cibo, o rischiare la morte o il ferimento in una disperata ricerca di aiuti”.