Ci sarebbe, almeno in parte, la Russia dietro il recente attacco hacker al sistema elettronico di archiviazione dei casi della magistratura federale americana che ha messo a rischio documenti altamente sensibili, tra cui informazioni che potrebbero rivelare fonti e nominativi di persone accusate di reati contro la sicurezza nazionale. Sono le conclusioni alle quali sono giunti gli investigatori che indagano sul caso, secondo quanto riporta il New York Times. Non è però ancora chiaro quale sia precisamente l’entità responsabile dell’attacco, se dietro l’intrusione possa esserci un ramo dell’intelligence russa o se siano stati coinvolti anche altri Paesi. L’operazione per infiltrarsi nel sistema, riferiscono le fonti del Nyt, è durata anni. Alcune delle ricerche compiute dagli hacker includevano casi penali di medio livello nell’area di New York e in diverse altre giurisdizioni, tra i quali alcuni che coinvolgevano persone con cognomi russi e dell’Europa orientale.
L’attacco hacker
L’attacco è stato segnalato da Politico il 6 agosto 2025, citando fonti che sono a conoscenza dell’incidente. Le autorità coinvolte nelle indagini includono l’Administrative Office of the U.S. Courts, l’FBI e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA).