Sarà l’Alaska a ospitare, il 15 agosto, il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin che potrebbe indirizzare le sorti del conflitto in Ucraina. Un faccia a faccia verso il quale il presidente statunitense si mostra ottimista: “Il mio istinto mi dice che c’è una possibilità” per la pace, ha dichiarato, anticipando che nel possibile accordo di tregua potrebbero esserci una “restituzione” e uno “scambio” di territori.
Al vertice potrebbe partecipare anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un alto funzionario della Casa Bianca ha riferito alla Cbs che è ancora possibile che Zelensky “possa essere coinvolto in qualche modo”. Proprio il leader ucraino ha messo in guardia sul possibile esito del vertice di Ferragosto, precisando che “l’Ucraina è pronta a prendere decisioni concrete che possano portare la pace” e che “qualsiasi decisione contro di noi e che non coinvolga l’Ucraina è una decisione contro la pace“. Zelensky ha ribadito che “gli ucraini non regaleranno la loro terra all’occupante. Difendono ciò che è loro” e che “non ricompenseremo la Russia per ciò che ha fatto”.
Il presidente ucraino ha sottolineato la necessità di lavorare per raggiungere “una pace reale”, aggiungendo che “è davvero importante che i russi non riescano più a ingannare nessuno”.
Cosa dice l’Unione Europea
Una posizione condivisa anche dai leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che oggi hanno avuto colloqui con Zelensky. La sintesi delle conversazioni è arrivata da Macron: “Il futuro dell’Ucraina non può essere deciso senza gli ucraini, che da oltre tre anni lottano per la loro libertà e sicurezza. Anche gli europei saranno necessariamente parte della soluzione, perché ne va della loro sicurezza”.
Anche le istituzioni europee restano vigili sui possibili sviluppi. Un portavoce della Commissione ha spiegato che “l’Ue continua a sostenere i negoziati di pace per porre fine all’aggressione militare della Russia, in un contesto in cui l’Ucraina possa prendere decisioni indipendenti e sovrane che l’Unione europea sosterrà”.
In preparazione al vertice in Alaska, nel Regno Unito, presso la residenza ufficiale di campagna del ministro degli Esteri bnritannico David Lammy nel Kent, si svolge una riunione dei consiglieri per la sicurezza nazionale di Stati Uniti, Ucraina e partner europei, compresa l’Italia. La Commissione europea ha fatto sapere che la presidente Ursula von der Leyen è in contatto con i partecipanti e che al summit è presente un alto funzionario della Commissione.
La controproposta dell’Ue
L’incontro, secondo la Bbc, sarebbe stato convocato su richiesta degli Usa e vede la partecipazione del vicepresidente americano JD Vance, attualmente ospite insieme alla famiglia di Lammy. Secondo il Wall Street Journal, dall’incontro è emersa quella che appare come la controproposta di Europa e Kiev, destinata a fare da quadro di riferimento per i prossimi colloqui tra Trump e Putin: ‘no’ alla richiesta della Russia di scambiare le aree della regione di Donetsk controllate dall’Ucraina in cambio della tregua, Mosca deve aderire al cessate il fuoco prima di intraprendere qualsiasi altra azione. Intanto, la Russia ha annunciato di temere ‘trappole” dall’Occidente: “Senza dubbio, alcuni Paesi interessati alla prosecuzione del conflitto compiranno sforzi titanici, ricorrendo a provocazioni e disinformazione, per far fallire l’incontro previsto tra il presidente Putin e il presidente Trump”, ha dichiarato Kirill Dmitriev, Ceo del Fondo russo per gli investimenti diretti.