Hiroshima ricorda l’80° anniversario del bombardamento atomico statunitense sulla città del Giappone occidentale, in un contesto di crescente sostegno dei leader mondiali alle armi nucleari come deterrente.
Il bombardamento di Hiroshima, il 6 agosto 1945, distrusse la città e uccise 140.000 persone. Una seconda bomba sganciata tre giorni dopo su Nagasaki uccise 70.000 persone. Il Giappone si arrese il 15 agosto, ponendo fine alla Seconda guerra mondiale e a quasi mezzo secolo di aggressione giapponese in Asia.
Il premier giapponese Shigeru Ishiba, il sindaco della città e altri funzionari hanno deposto fiori al cenotafio. Decine di colombe bianche, simbolo di pace, sono state liberate dopo il discorso del sindaco. È stato osservato un minuto di silenzio mentre una campana della pace suonava alle 8:15, l’ora in cui un B-29 statunitense sganciò la bomba sulla città.
L’anniversario cade in un momento in cui il possesso di armi nucleari a scopo di deterrenza è sempre più sostenuto dalla comunità internazionale, incluso il Giappone. Il governo nipponico ha respinto la richiesta dei sopravvissuti di firmare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari o di partecipare alle sue riunioni in qualità di osservatori, poiché è sotto la protezione dell’ombrello nucleare degli Stati Uniti.