Gaza, le notizie del 31 luglio in diretta – 27 morti in raid israeliani sulla Striscia dall’alba

Gaza, le notizie del 31 luglio in diretta – 27 morti in raid israeliani sulla Striscia dall’alba
Palestinesi in attesa di aiuti a Rafah nella Striscia di Gaza (Foto Ap/Abed Rahim Khatib)

Anche il Canada riconoscerà lo Stato di Palestina

Sempre più Paesi si aggiungono alla Francia di Emmanuel Macron nel proposito di riconoscere lo Stato di Palestina in vista della prossima Assemblea Generale dell’Onu di Settembre. L’ultimo in ordine di tempo è stato il Canada, mentre il governo italiano, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha detto di essere favorevole al riconoscimento, ma che adesso sarebbe prematuro. Per il presidente americano, Donald Trump, invece, riconoscere lo Stato di Palestina sarebbe una ricompensa per Hamas. Nella Striscia prosegue intanto la grave crisi umanitaria che anche nella giornata di martedì ha provocato la morte di civili per fame. Ecco tutte le notizie sulla guerra in Medioriente di oggi, 31 luglio, in diretta.

Gaza, le notizie live del 31 luglio
Segui qui in tempo reale gli sviluppi del conflitto a Gaza, tra la situazione sul campo, i tentativi di mediazione diplomatica internazionale e le dichiarazioni della comunità internazionale.
Inizio diretta: 31/07/25 07:00
Fine diretta: 31/07/25 23:30
Trump: "Genocidio a Gaza? Quello che sta accadendo è terribile"

Quello che sta accadendo a Gaza è “terribile” e “la gente è molto affamata”. Così Donald Trump ha replicato a un giornalista che gli ha chiesto se fosse d’accordo con la definizione di “genocidio” per quanto sta avvenendo nella Striscia. 

Casa Bianca: "Riconoscimento Palestina è premio a Hamas"

Il riconoscimento dello Stato palestinese sarebbe un “premio” per Hamas che invece è il “vero impedimento” al raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa. 

Tajani sente premier palestinese: "Distribuiremo aiuti con lanci aerei"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha reso noto di aver avuto oggi un lungo colloquio telefonico con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa. “Gli ho confermato il sostegno dell’Italia all’Autorità Nazionale Palestinese e l’impegno per un immediato cessate il fuoco a Gaza, per la liberazione di tutti gli ostaggi e il raggiungimento di una pace duratura”. L’Italia, ha detto ancora Tajani “è schierata in prima linea per l’assistenza umanitaria a Gaza e per l’immediato ingresso degli aiuti nella Striscia anche attraverso il meccanismo Food for Gaza”. Il ministro degli Esteri ha poi illustrato a Mustafa “i nuovi aiuti umanitari che distribuiremo anche tramite lanci aerei”. “Stiamo lavorando per accogliere in Italia altri 50 palestinesi da Gaza, bambini palestinesi bisognosi di cure sanitarie e le loro famiglie – ha concluso – il premier palestinese ha ringraziato l’Italia per un’azione che rafforza e consolida l’amicizia fra il popolo italiano e quello palestinese”.

Media, raid israeliani nel nord-est del Libano

I media di Beirut riferiscono di attacchi aerei israeliani nella valle della Beqaa, nel nord-est del Libano.Non ci sono commenti immediati da parte dell’Idf. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato che le forze armate stanno colpendo i siti di Hezbollah in Libano, affermando che è stato preso di mira un impianto di produzione di missili di precisione nella valle orientale della Beqaa, in Libano. Lo riporta il Times of Israel. Secondo Katz, sono stati presi di mira anche altri siti in cui Hezbollah stava lavorando per ripristinare le proprie capacità.  Secondo l’esercito israeliano tra gli obiettivi c’erano una struttura utilizzata per la fabbricazione di esplosivi e un sito sotterraneo in cui Hezbollah costruiva e immagazzinava missili a guida di precisione. Gli attacchi sono stati effettuati dopo che l’Idf ha dichiarato di aver individuato tentativi di Hezbollah di ripristinare i siti. La struttura nella valle della Beqaa era già stata presa di mira diverse volte in passato.

Saar ringrazia Usa per sanzioni ad Anp: "Deve pagare"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha ringraziato gli Stati Uniti per la loro “chiarezza morale” nell’imporre sanzioni ai funzionari dell’Autorità Nazionale Palestinese e ai membri dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. “Ringrazio il Segretario di Stato Marco Rubio e il Dipartimento di Stato americano per la loro chiarezza morale nell’imporre sanzioni ai membri dell’Autorità Nazionale Palestinese e dell’Olp”, ha scritto Saar su X spiegando che l’Autorità Nazionale Palestinese “deve pagare un prezzo per la sua politica in corso di pagare i terroristi e le loro famiglie per aver compiuto attacchi e per il suo incitamento contro Israele nelle scuole, nei libri di testo, nelle moschee e nei media palestinesi”

Terminato incontro fra Witkoff e Netanyahu

E’ terminato l’incontro a Gerusalemme fra l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito un funzionario israeliano alla Cnn. 

Katz e Levin: "È il momento di annettere la Cisgiordania"

Il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin e il ministro della Difesa Israel Katz affermano che il momento attuale rappresenta “un’opportunità” per annettere la Cisgiordania. “I ministri Katz e Levin lavorano da molti anni per attuare la sovranità israeliana in Giudea e Samaria“, affermano i loro uffici in una dichiarazione congiunta, utilizzando un termine biblico per la Cisgiordania. “Proprio in questo momento, c’è un’opportunità che non dobbiamo perdere“. Lo riporta il Times of Israel.

Sanzioni Usa a funzionari Anp e Olp: "Minano prospettive di pace"

Gli Stati Uniti hanno deciso di imporre sanzioni a funzionari dell’Autorità Nazionale Palestinese e a membri dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina in quanto “responsabili del mancato rispetto dei loro impegni e dell’indebolimento delle prospettive di pace“. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato americano.

Portogallo verso riconoscimento Stato Palestina a settembre

Il premier portoghese Luís Montenegro ha annunciato oggi che ascolterà il presidente della Repubblica e i partiti politici rappresentati in Parlamento al fine di “valutare il riconoscimento dello Stato palestinese” a settembre. “Il governo ha deciso di promuovere l’ascolto di Sua Eccellenza il presidente della Repubblica e dei partiti politici rappresentati nell’Assemblea, al fine di valutare il riconoscimento dello Stato palestinese, in una procedura che potrà essere conclusa nella settimana di alto livello dell’80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si terrà a New York il prossimo mese di settembre”, ha annunciato il leader di centrodestra in un comunicato riportato dai media portoghesi.

Trump: "Resa di Hamas risolverebbe la crisi umanitaria a Gaza"

“Il modo più rapido per porre fine alla crisi umanitaria a Gaza è che Hamas si arrenda e liberi gli ostaggi“. Lo ha scritto su Truth il presidente americano, Donald Trump.

Almeno 27 morti in raid israeliani su Gaza dall'alba

Almeno 27 persone sono state uccise dalle forze israeliane in attacchi nella Striscia di Gaza dall’alba. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera, aggiungendo che tra le vittime ci sarebbero anche 10 persone in cerca di aiuti umanitari.

Almeno 48 persone in attesa di aiuti uccise ieri a Gaza

Almeno 48 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti mercoledì mentre aspettavano cibo a un valico nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’ospedale Shifa di Gaza City, spiegando che le vittime si trovavano tra le folle radunate al valico di Zikim, il principale accesso umanitario al nord della Striscia. Non è chiaro chi abbia aperto il fuoco e l’esercito israeliano, che controlla il valico, non ha rilasciato commenti immediati. Immagini diffuse dall’Associated Press mostrano feriti trasportati via dal luogo della sparatoria su carretti di legno e folle di persone che portavano sacchi di farina.

Dieci morti a Gaza in raid israeliani

Dieci persone, per la maggior parte bambini e donne, sono morti oggi a causa dei bombardamenti israeliani su varie zone della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa.

Trump: "Difficile accordo su dazi con Canada dopo riconoscimento Palestina"

“Il Canada ha appena annunciato di sostenere la creazione di uno Stato per la Palestina. Questo renderà molto difficile per noi fare un accordo commerciale con loro“. Così, sul suo profilo ‘Truth’, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ottawa ha annunciato di voler riconoscere a partire da settembre uno Stato di Palestina.

Trump: "Riconoscere la Palestina è una ricompensa per Hamas"

Il riconoscimento della Palestina sarebbe una “ricompensa per Hamas” che “non merita di essere ricompensata”. È il pensiero di Donald Trump, secondo quanto riferito ad Axios da un funzionario della Casa Bianca, alla luce degli annunci di Francia, Regno Unito e Canada. Il presidente Usa “non lo farà”, ha detto il funzionario, sottolineando che Trump è ora concentrato nel fare entrare gli aiuti a Gaza.

Canada annuncia: a settembre riconosceremo lo Stato palestinese

Il Canada riconoscerà uno Stato palestinese a settembre. Lo ha dichiarato il premier Mark Carney parlando con i giornalisti. “Il Canada è da tempo impegnato a favore di una soluzione a due Stati, uno Stato palestinese indipendente, vitale e sovrano che viva fianco a fianco con lo Stato di Israele in pace e sicurezza”, ha affermato Carney, affiancato dalla ministra degli Esteri Anita Anand. La decisione di Ottawa fa seguito a quelle annunciate dalla Francia e dal Regno Unito.

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