L’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno continuando a lavorare intensamente per trovare l’intesa sull’accordo commerciale che imporrebbe dazi del 15%. A confermarlo è il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, nel briefing quotidiano con la stampa. Sulla chiamata di ieri tra il commissario Maros Sefocvic e il Segretario Usa Howard Lutnick “non ho alcuna precisazione da offrire al momento. A questo punto, oltre a ribadire che sono in corso quotidianamente intensi contatti a livello tecnico e politico, crediamo che un accordo e un risultato siano a portata di mano e stiamo lavorando con tutte le nostre forze per realizzarlo per i cittadini dell’UE, per le aziende dell’UE, per i consumatori dell’UE”, ha dichiarato Gill.
Ue: “Sì degli Stati a lista unica contro tariffe, no nuove misure“
Lo stello Gill ha spiegato che sulla questione dei Dazi si sta “procedendo su un doppio binario: negoziazioni e preparazione per l’eventualità che i negoziati non portino al risultato desiderato”. “Al momento, la nostra massima priorità è trovare una soluzione con gli Stati Uniti che eviti i peggiori potenziali problemi tariffari. Parallelamente, continuiamo a prepararci per tutti i possibili scenari nel caso in cui non si raggiunga un accordo con gli Stati Uniti. Abbiamo ora unito le nostre due liste proposte in un’unica lista chiara e coerente, come ho detto, che è stata votata e approvata dagli Stati membri. Sarà adottata dalla Commissione oggi”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europee.
“Per quanto riguarda altre potenziali contromisure, non abbiamo intenzione di presentare ulteriori potenziali contromisure da qui al primo agosto, che è la scadenza negoziale imposta dagli Stati Uniti. Ciononostante, continuiamo a prepararci per tutti gli scenari. Tutte le opzioni rimangono aperte”, precisa.
Von der Leyen: “Vogliamo accordo ma ogni strumento è sul tavolo”
Sulla questione dei Dazi Usa, “in tutte queste settimane, il nostro obiettivo principale è stato raggiungere una soluzione negoziata. Vogliamo una soluzione negoziata. Al momento, abbiamo contatti e discussioni molto intensi, sia tecnici che politici, ma da settimane abbiamo ben chiaro il motivo per cui vogliamo una soluzione negoziata. Tutti gli altri strumenti sono sul tavolo e rimarranno tali finché non otterremo un risultato soddisfacente”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue-Cina a Pechino.
Von der Leyen: “Anche Pechino sostenga riforma sistema commercio”
“La necessità di riequilibrare le nostre relazioni è ancora più urgente nell’attuale contesto di aumento globale dei Dazi, poiché due delle maggiori economie mondiali, l’Unione Europea e la Cina, condividono la responsabilità di sostenere e riformare il sistema commerciale globale, in modo da poterlo mantenere aperto, equo e basato su regole”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue-Cina a Pechino
Gb-India: Starmer e Modi firmano storico accordo di libero scambio
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha invece firmato un accordo di libero scambio da 6 miliardi di sterline (quasi 7 miliardi di euro) con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer. Grazie all’accordo, sarà più economico esportare in India automobili e whisky dal Regno Unito, così come sarà più economico esportare nel Regno Unito tessuti e gioielli indiani. Ci sono voluti tre anni per raggiungere l’accordo, che prevede anche un nuovo piano tra India e Regno Unito per contrastare l’immigrazione illegale. Lo riporta la Bbc. “Il nostro storico accordo commerciale con l’India è una grande vittoria per Il Regno Unito”, ha affermato il premier britannico, prevedendo nuovi posti di lavoro a vantaggio di ingegneri, tecnici e addetti alla catena di fornitura nei settori aerospaziale, tecnologico e manifatturiero avanzato.

Oltre all’accordo, i due paesi hanno annunciato accordi commerciali e di investimento in settori quali l’intelligenza artificiale, l’aerospaziale e i prodotti lattiero-caseari, e si sono impegnati a collaborare più strettamente in settori quali la difesa, la migrazione, il clima e la salute. L’accordo deve ancora essere ratificato dal Parlamento britannico. Il governo britannico ha affermato che l’accordo ridurrà la tariffa media applicata dall’India sui prodotti britannici dal 15% al 3%. Le tasse di importazione sul whisky e sul gin saranno dimezzate dal 150% al 75%, per poi scendere al 40% entro il decimo anno dell’accordo. Le tariffe automobilistiche scenderanno da oltre il 100% al 10%. Londra ha stimato che l’accordo dovrebbe aumentare il commercio bilaterale di 25,5 miliardi di sterline all’anno a partire dal 2040 e aggiungere quasi 5 miliardi di sterline all’anno all’economia britannica.
Starmer: “Accordo commerciale più grande dalla Brexit”
Il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, dal canto suo, ha affermato che l’accordo è stato “il più grande e il più significativo dal punto di vista economico che il Regno Unito abbia mai concluso da quando ha lasciato l’Ue”. “E penso di poter dire che si tratta di uno degli accordi più completi che l’India abbia mai concluso”, ha aggiunto rivolgendosi al premier indiano Narendra Modi, “quindi grazie, primo ministro, per la sua leadership e per il suo pragmatismo”.