Gaza, Israele colpisce una chiesa: 3 morti. Ferito Padre Romanelli

Gaza, Israele colpisce una chiesa: 3 morti. Ferito Padre Romanelli

Tre morti e nove feriti, tra questi ultimi anche padre Gabriel Romanelli. È il bilancio del raid israeliano che giovedì mattina intorno alle 10.20 ora locale ha colpito il complesso della Sacra Famiglia a Gaza, di proprietà del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad e Najwa Abu Daoud sono i nomi delle tre vittime dell’attacco, mentre uno dei feriti è ricoverato in condizioni considerate critiche. Solo ferite lievi a una gamba per il parroco della comunità, padre Gabriel Romanelli, le cui foto mentre riceve i primi soccorsi hanno rapidamente fatto il giro del mondo. La chiesa è rimasta pesantemente danneggiata dal raid.

Colpita chiesa a Gaza, l’Italia annuncia un’indagine

“Profondo cordoglio” e “rammarico” è stato espresso dal ministero degli Esteri israeliano che ha parlato di “incidente le cui circostanze non sono ancora chiare” e ha annunciato l’apertura di un’indagine, i cui risultati “saranno resi pubblici in modo trasparente. Israele – ha aggiunto – non prende mai di mira chiese o siti religiosi e si rammarica per qualsiasi danno causato a siti religiosi o a civili non coinvolti”.

Pizzaballa: “Non lasceremo mai sola la nostra gente”

“Non lasceremo mai sola la nostra gente”, ha assicurato il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, poco dopo il raid quando le informazioni su quanto avvenuto erano ancora parziali. “Noi – ha aggiunto Pizzaballa – cerchiamo sempre di raggiungere Gaza in tutti i modi possibili, direttamente e indirettamente. Bisogna capire cosa sia accaduto, cosa si deve fare, soprattutto per proteggere la nostra gente, naturalmente cercare di verificare che queste cose non accadono più e poi si vedrà come proseguire, ma certamente non li lasceremo mai soli”.

Il cordoglio di Papa Leone XIV

Subito dopo aver appreso del raid, Papa Leone XIV ha inviato un telegramma di cordoglio, a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, nel quale si dice “profondamente addolorato” e assicura “al parroco don Gabriel Romanelli e a tutta la comunità parrocchiale” la sua “vicinanza spirituale”. Il Papa ha quindi rinnovato “l’appello per un immediato cessate il fuoco” e ha espresso la sua “profonda speranza di dialogo, riconciliazione e pace durevole” nella striscia di Gaza.

Un auspicio espresso anche dal Patriarcato Latino di Gerusalemme: “È giunto il momento che i leader alzino la voce e facciano tutto il necessario per porre fine a questa tragedia, umanamente e moralmente ingiustificata. Questa guerra orribile deve giungere alla fine, affinché possiamo iniziare il lungo lavoro di ripristino della dignità umana. Continueremo a essere al fianco della comunità di Gaza e faremo tutto ciò che è in nostro potere per sostenerla”.

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