Dazi, Ue: Sefcovic tornato da Washington, “Serve sforzo di entrambi”

Dazi, Ue: Sefcovic tornato da Washington, “Serve sforzo di entrambi”
Il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic

Si continua a cercare una soluzione negoziata

Sui dazi, “il Commissario Sefcovic, che ha trascorso due giorni a Washington, è tornato proprio questa mattina per fare il punto della situazione dei nostri Stati membri a livello di riparazione fondamentale questo pomeriggio. Durante i suoi due giorni a Washington, il Commissario ha tenuto intensi negoziati con il Segretario al Commercio Lutnick e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Greer. Ha anche incontrato il Direttore del Consiglio economico nazionale. Questa è stata un’altra occasione per cercare una soluzione negoziata, dimostrando il nostro impegno costruttivo e in buona fede con l’amministrazione statunitense”. Lo afferma il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, nel briefing di mezzogiorno con la stampa.

“Partenariato transatlantico merita soluzione negoziata”

“Come abbiamo affermato in passato, il nostro partenariato transatlantico merita una soluzione negoziata significativa per entrambe le parti – spiega -. Ciò significa, da un lato, affrontare il principale obiettivo statunitense di riequilibrare, in una certa misura, i nostri scambi commerciali reciproci, salvaguardando al contempo gli interessi economici dell’Ue. In altre parole, il risultato finale deve essere vantaggioso per le imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico, ed è questo l’obiettivo che la Commissione continua a perseguire. L’ultimo miglio è sempre il più impegnativo e, secondo noi, solo sforzi genuini e concertati da entrambe le parti possono portarci a tagliare il traguardo”, conclude.

“Priorità è accordo ma tutte le opzioni sono sul tavolo”

“Siamo stati molto chiari sul fatto che la nostra priorità in questo momento è il negoziato, trovare una soluzione negoziata con gli Stati Uniti. Ecco perché manteniamo la sospensione del nostro primo elenco di contromisure per dare tempo e spazio ai negoziati e cercare di consentire che questi procedano in buona fede. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità. E su questa base, sì, tutte le opzioni sono sul tavolo, ma al momento siamo concentrati sui negoziati”, afferma ancora Gill, parlando dei negoziati sui dazi e rispondendo a chi chiedeva se lo Strumento anti-coercizione fosse sul tavolo contro gli Usa.

Tajani: “Parole Trump di stanotte fanno ben sperare”

In merito alla questione dei dazi “dobbiamo trovare un accordo equo, dobbiamo trattare il più possibile ed impedire che ci siano danni per alcuni nostri settori industriali, in particolare penso al farmaceutico, penso al settore dell’auto, penso all’agroalimentare”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, oggi al congresso della Cisl a Roma. “Io sono abbastanza ottimista che si troverà un accordo prima del primo di agosto. Non dobbiamo essere arrendevoli, neanche arroganti, quindi una trattativa leale a schiena dritta. Però contemporaneamente dobbiamo andare ad esplorare nuovi mercati o a rafforzare la nostra presenza in mercati dove siamo presenti ma non abbastanza”, aggiunge. “Poi alla fine da parte americana il sì lo dà Trump, perché è lui che ha avocato di fatto a sé la decisione finale. Le dichiarazioni di stamane e di stanotte lasciano, mi pare, ben sperare per un accordo positivo. Vedremo come andrà la trattativa”, aggiunge. Se la questione dei dazi si chiudesse al 15% “è ancora una tariffa alta“, poi “bisogna vedere quali prodotti riguarda. Non è solo una questione di percentuale. Se è 15% e poi ci sono picchi in altri settori non va bene. Bisogna vedere settore per settore, studiare bene e vedere l’accordo nel suo complesso”, ma “certo il 15% è alto”, conclude.

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