Proseguono i massicci attacchi russi sull’Ucraina: nuovi raid nella notte tra l’11 e il 12 luglio con droni e missili, e ci sono stati almeno 6 morti. I bombardamenti di Mosca restano intensi, all’indomani della seconda giornata della ‘Ukraine Recovery Conference’ a Roma e dell’annuncio del presidente americano Donald Trump che gli Usa invieranno armi a Kiev tramite la NATO. Ecco tutte le notizie di oggi, sabato, in diretta.
Dopo un incontro con il ministro della Difesa Rustem Umerov, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato “cambiamenti” nelle istituzioni statali, in particolare sul miglioramento delle dinamiche delle relazioni con gli Stati Uniti e nuovi passi nella gestione della difesa. “L’Ucraina ha bisogno di dinamiche più positive nelle relazioni con gli Stati Uniti e, allo stesso tempo, sono necessari nuovi passi nella gestione del settore della difesa del nostro Stato. Le decisioni in merito saranno rese pubbliche nel prossimo futuro”, ha detto Zelensky su Telegram. Lo stesso Umerov, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dai media ucraini, potrebbe essere designato come nuovo ambasciatore di Kiev a Washington.
Kiev starebbe mobilitando i militari tornati in Ucraina dalla prigionia russa per rimandarli al fronte. Lo riporta la Tass citando fonti delle agenzie di sicurezza russe. L’interlocutore dell’agenzia ha citato come esempio il caso della mobilitazione dell’attivista di Maidan, Andrey Kolomiets. “Non è il primo caso in cui, in violazione della Convenzione di Ginevra, soldati tornati dalla prigionia vengono rimobilitati in Ucraina. Questo accade regolarmente”, ha affermato la fonte dell’agenzia.
È salito ad almeno 6 morti e decine di feriti in Ucraina il bilancio del massiccio attacco russo di stanotte condotto con centinaia di droni e missili, che è proseguito stamattina. Alle 2 persone morte in un attacco sulla zona di Bukovina, nella regione di Chernivtsi, e alle 2 persone morte in un attacco missilistico di stamattina nella regione di Dnipropetrovsk, si sono aggiunte 2 persone uccise oggi nella regione di Sumy da una bomba guidata russa, secondo quanto riferito da funzionari locali. L’aviazione Ucraina ha riferito che, nella notte fra venerdì e sabato, la Russia ha lanciato 597 droni e 26 missili da crociera, di cui 319 droni e 25 missili da crociera sono stati abbattuti e altri 259 droni sono andati persi, probabilmente a causa di interferenze elettroniche
“Rafforzamento della difesa aerea, investimenti aggiuntivi nella produzione di tutti i tipi di droni, in particolare droni intercettori, e ancora più pressione sulla Russia”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “La conferenza dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina è diventata anche una piattaforma per la difesa del nostro Stato, il rafforzamento delle forze di difesa ucraine e lo sviluppo della produzione di armi. Elevato livello di rappresentanza e forte sostegno all’Ucraina – ha aggiunto – grazie a tutti coloro che contribuiscono a proteggere vite umane e a promuovere una pace giusta e duratura”.
Il presidente Usa, Donald Trump, sta valutando un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di centinaia di milioni di dollari. È quanto riporta Politico, citando due fonti vicine al piano. Se la cosa dovesse andare in porto, si tratterebbe del primo pacchetto di aiuti dell’amministrazione Trump all’Ucraina. Le valutazioni giungono poco più di una settimana dopo che il Pentagono ha colto di sorpresa molti alla Casa Bianca interrompendo bruscamente parte di un pacchetto di aiuti esistente che comprendeva migliaia di colpi di artiglieria e munizioni di precisione. Trump ha affermato che quegli aiuti riprenderanno. Politico scrive che il denaro per finanziare i nuovi aiuti proverrebbe da un fondo approvato lo scorso anno dal Congresso sotto la presidenza di Joe Biden, che consente al dipartimento della Difesa di prelevare armi dalle scorte militari statunitensi per l’Ucraina. Il fondo, noto come ‘presidential drawdown authority’, dispone ancora di circa 3,8 miliardi di dollari. Trump, che ha espresso frustrazione per il rifiuto del Cremlino di aiutare a mediare la fine della guerra, ha riferito giovedì in un’intervista a Nbc News che lunedì ci sarà una “dichiarazione importante” sulla Russia.
È salito ad almeno 4 morti e 26 feriti in Ucraina il bilancio del massiccio attacco russo di stanotte condotto con centinaia di droni e missili, che è proseguito stamattina. Alle 2 persone morte in un attacco sulla zona di Bukovina, nella regione di Chernivtsi, si aggiungono altre 2 persone morte in un attacco missilistico di stamattina nella regione di Dnipropetrovsk, secondo quanto riferito dal governatore regionale Serhii Lysak. L’aviazione ucraina ha riferito che, nella notte fra venerdì e sabato, la Russia ha lanciato 597 droni e 26 missili da crociera: 319 droni e 25 missili da crociera sono stati abbattuti e altri 259 droni sono andati persi, probabilmente a causa di interferenze elettroniche.
Nell’attacco di Bukovina sono stati registrati 14 feriti, secondo quanto riferito dal governatore regionale Ruslan Zaparaniuk. Inoltre 9 persone sono rimaste ferite per un attacco con droni nella regione occidentale di Leopoli, secondo quanto riferito dal governatore regionale Maksym Kozytskyi. Altre 3 persone sono rimaste ferite a Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, quando la città è stata colpita da 8 droni e 2 missili, ha riferito il sindaco Ihor Terekhov.
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha incontrato il leader nordcoreano Kim Jong Un in Corea del Nord. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo su Telegram, pubblicando una foto dell’incontro, rilanciata da Ria Novosti. “Sergey Lavrov è stato ricevuto dal presidente degli Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea Kim Jong-un”, ha riferito il ministero.
“Il ritmo degli attacchi aerei russi richiede decisioni rapide e può essere rallentato dalle sanzioni ora. Sono necessarie severe sanzioni secondarie contro chiunque aiuti i ‘russi’ a produrre droni e a trarre profitti dal petrolio. Sono necessari più sistemi di difesa aerea e investimenti nei droni intercettori, che stanno già dando buoni risultati. La guerra può essere fermata solo con la forza. Ci aspettiamo dai nostri partner non solo segnali, ma azioni che salvino vite umane“. Lo scrive sul suo profilo Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Abbiamo ricevuto segnali politici ai massimi livelli – buoni segnali – anche dagli Stati Uniti e dai nostri amici europei. Secondo tutti i rapporti, gli invii di aiuti sono stati ripristinati. La prossima settimana continueremo il nostro lavoro con la parte americana a livello militare; in particolare, i nostri militari collaboreranno con il generale Kellogg“. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale pubblicato sul suo profilo Telegram. “Al momento, stiamo lavorando con i nostri partner per nuove forniture, aumentare la produzione di armi in Ucraina e equipaggiare il nostro esercito. Abbiamo già buoni accordi e prevediamo di raggiungerne altri: ci lavoreremo nelle prossime settimane”, ha aggiunto Zelensky per cui rimane “fondamentale attuare ogni accordo il più rapidamente possibile“.
“Questa notte, la Russia ha colpito dalle regioni di Kharkiv e Sumy fino a Leopoli e Bucovina. Sono stati lanciati 26 missili da crociera e 597 droni, più della metà dei quali sono ‘shahid’. Più di 20 missili e la stragrande maggioranza dei droni d’attacco sono stati neutralizzati” ma “ci sono stati colpi alle infrastrutture civili, compresi edifici residenziali. A oggi, 2 persone sono morte a Cernovcy” e “circa 20 le persone ferite a seguito dei bombardamenti“. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo profilo Telegram.
“Proprio due giorni fa abbiamo predisposto con Enav un’importante donazione di 5 radar perché stiamo aiutando a ripristinare il controllo dei voli civili, una necessità fondamentale per dare in questo momento un po’ di respiro agli ucraini. Poi continuerà il piano di aiuti che va concordato con tutte le forze europee. Insomma, è arrivato il momento di insistere e di aiutarli”. Così Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, in un’intervista al Corriere della Sera all’indomani della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Per quanto riguarda la difesa aerea di Kiev, aggiunge l’ad, “abbiamo siglato l’accordo con Baykar e stiamo partendo con la produzione di droni in Italia, con un piano di obiettivi che abbiamo disegnato insieme e condiviso”. “L’auspicio – prosegue – è che nel medio lungo termine non ci sia più bisogno e che quella maledetta guerra finisca. Adesso però va aumentata la capacità di fornire le strumentazioni che rendano questi droni efficaci, su questo possiamo dare una grandissima mano. Detto ciò, non prevediamo di aprire una fabbrica in Ucraina”. Per il capitolo carri armati, spiega Cingolani, “abbiamo delle collaborazioni importantissime con Rheinmetall per cui se dovessero servire tecnologie o altre componenti è chiaro che, nell’ambito di accordi europei per aiutare l’Ucraina, potremmo metterle a disposizione”. “Bisogna comprendere – conclude – che la sicurezza non sarà solo legata alle armi, ma anche a cybersecurity, osservazione della terra, controllo delle infrastrutture, intelligenza artificiale“
Nella notte le forze militari russe hanno lanciato un massiccio attacco contro l’Ucraina utilizzando droni e missili. Come riporta l’Ukrainska Pravda, l’Aeronautica militare del Paese ha segnalato un numero elevato di droni russi in molte regioni del Paese. Sono state udite esplosioni a Kiev, Kherson e Mykolaiv, e nelle regioni di Leopoli e Kharkiv. Secondo quanto riportano le stesse fonti, le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere nei rifugi.

