L'esercito israeliano ha lanciato una nuova offensiva a ovest della capitale Teheran. Trump invoca un cambio di regime e assicura: "Annientati i siti nucleari"
Nuova offensiva israeliana nella notte contro i siti militari di Teheran. Si tratta di un nuovo attacco dopo quello portato a termine dagli Stati Uniti che, secondo il presidente Trump, ha causato “danni monumentali a tutti i siti nucleari iraniani“. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è impegnato in un’immediata missione diplomatica a Mosca dove arriverà oggi per incontrare il presidente Vladimir Putin e fare il punto della situazione e discutere l’eventuale reazione iraniana.
Teheran: “Raid Usa durante colloqui sono tradimento della diplomazia”
Gli attacchi lanciati dagli Usa contro l’Iran durante i colloqui sul suo programma nucleare sono stati un “tradimento della diplomazia”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmaeil Baqaei, citato dai media arabi. “Non dimenticheremo, noi e le generazioni future, che gli iraniani erano nel mezzo di un processo diplomatico con un Paese che ora è in guerra con noi”, ha spiegato. “Due giorni prima dell’inizio dei negoziati, ci hanno attaccato militarmente. È un tradimento della diplomazia e del principio del dialogo”, ha aggiunto
Francia: “No al cambio di regime con la forza”
“Respingiamo qualsiasi tentativo di organizzare un profondo cambio di regime a Teheran. Confidiamo nel popolo iraniano, che ha eroicamente resistito al regime le cui azioni abbiamo denunciato, affinché determini il proprio futuro, scegliendo autonomamente il momento e le circostanze del cambio di regime. Sarebbe illusorio e pericoloso pensare che con le bombe si possa provocare un tale cambiamento”. Lo dice il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri a Bruxelles.
Circa 10mila israeliani senza casa da inizio guerra
Il ministero della Salute israeliano ha affermato che circa 10mila persone hanno perso la loro abitazione dall’inizio della guerra diretta fra Israele e Iran e sono sparsi in 71 hotel e altri luoghi di accoglienza. Secondo i dati, questi cittadini provengono da case distrutte a Tel Aviv, Herzliya, Bat Yam, Ra’anana, Rehovot, Ashkelon, Haifa, Gerusalemme, Petah Tikva e Netanya. Lo riporta Ynet.
Esercito Teheran: “Trump ha iniziato la guerra noi la finiremo”
Ebrahim Zolfaqari, portavoce dell’esercito iraniano, ha affermato in un video dal quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya che gli Stati Uniti dovranno aspettarsi “pesanti conseguenze” per le loro azioni. “Signor Trump, giocatore d’azzardo, lei può anche iniziare questa guerra, ma saremo noi a porvi fine”, ha affermato Zolfaqari in inglese alla fine della sua dichiarazione registrata. “Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbaro e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell’Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese”, gli ha fatto eco in una dichiarazione riportata dall’agenzia Mehr il maggiore generale Sayyid Abdolrahim Mousavi, neoeletto capo di stato maggiore delle forze armate iraniane.
Kallas: “Continuare dialogo con Teheran, Ue ha ruolo”
“L’Unione Europea è sempre stata favorevole alla diplomazia. Venerdì abbiamo avuto colloqui con il ministro iraniano, e lì l’Iran si è aperto alla discussione anche di questioni nucleari, ma anche di questioni di sicurezza più ampie che riguardano l’Europa. Quindi, dobbiamo assolutamente continuare a farlo, perché alla fine deve esserci una soluzione diplomatica per avere, sapete, una prospettiva a lungo termine su questo”. Lo dice l’Alta Rappresentate Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Esteri Ue. “Era molto importante che facessimo questo lavoro di sensibilizzazione. Lo abbiamo già fatto in passato. L’Europa ha un ruolo molto concreto, perché lo abbiamo fatto anche con il JCPOA. Le scadenze si stanno avvicinando. Quindi, se guardate indietro, l’Europa ha sempre avuto un ruolo e quando l’Iran è disposto a parlare con noi, penso che dobbiamo cogliere questa opportunità”, sottolinea. “Nel JCPOA avevamo degli obblighi in essere. Nel JCPOA abbiamo il meccanismo di ripristino, che consiste nel ripristinare tutte le sanzioni se non ci sono miglioramenti. E ovviamente questo significa che l’economia iraniana non andrà molto bene. Non è un bene per il popolo iraniano. Quindi, se il programma nucleare è qualcosa su cui tutti concordano che l’Iran non dovrebbe avere un’arma nucleare, dobbiamo lavorare”, spiega.
Kallas: “Chiusura stretto di Hormuz sarebbe estremamente pericolosa”
“I ministri sono concentrati sulla soluzione diplomatica e le preoccupazioni di ritorsioni dell’escalation di questa guerra sono enormi. In particolare, la chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran sarebbe estremamente pericolosa e non sarebbe buono per nessuno”. Lo dice l’Alta Rappresentate Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Esteri Ue.
Drone israeliano Hermes è stato abbattuto in territorio iraniano
Un drone israeliano Hermes è stato abbattuto in territorio iraniano, secondo quanto riportato lunedì mattina dall’emittente pubblica israeliana Kan. Si tratterebbe del quarto drone abbattuto dall’inizio della campagna in Iran. In precedenza, le forze statunitensi avevano abbattuto un drone israeliano a seguito di un errore di identificazione. Questo rapporto arriva dopo che l’Aeronautica Militare israeliana (Iaf) ha iniziato a condurre attacchi contro infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale, come annunciato lunedì mattina dall’esercito.
Media, giustiziato detenuto presunto collaboratore del Mossad
L’Iran avrebbe giustiziato un detenuto, condannato a morte per la presunta collaborazione con il Mossad israeliano. Lo riferisca l’agenzia di stampa iraniana Tasnim ripresa dai media israeliani. L’uomo, di nome Mohammadamin Shayesteh, era stato arrestato alla fine del 2023 ed è stato descritto come “il capo di un team informatico affiliato al Mossad”.
Nuovi attacchi di Israele contro infrastrutture militari Iran
L’Aeronautica Militare Israeliana (Iaf) ha iniziato a condurre attacchi contro infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale. Lo ha annunciato lo stesso esercito di Tel Aviv lunedì mattina. L’Iaf ha inoltre intercettato un drone diretto alla città meridionale di Eilat nelle prime ore di lunedì mattina. Nessuna sirena ha suonato in città poiché l’intercettazione è stata effettuata prima dell’ingresso in territorio israeliano.
Khamenei: “Grave errore di Israele, punizione continua”
Un account social associato alla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato lunedì mattina un post di propaganda che mostrava attacchi missilistici su una città al buio, con un teschio gigante con la Stella di David. “La punizione continua”, si leggeva nel post. “Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grande crimine. Deve essere punito e verra’ punito”, si legge nel post pubblicato su X. Nel post si legge anche che Israele “viene punito proprio ora”. Nel frattempo, i media statali iraniani hanno riferito che i sistemi di difesa aerea stavano sparando a Teheran, la capitale dell’Iran, mentre si sentivano delle esplosioni nella vicina città di Karaj.
#همین_حالا
مجازات ادامه دارددشمن صهیونی یک اشتباه بزرگی کرده، یک جنایت بزرگی را مرتکب شده؛ باید مجازات بشود و دارد مجازات میشود؛ همین حالا دارد مجازات میشود.#الله_اکبر pic.twitter.com/wH6Wk9nNhJ
— KHAMENEI.IR | فارسی 🇮🇷 (@Khamenei_fa) June 23, 2025
Rubio alla Cina: “Pressioni su Iran contro chiusura stretto Hormuz”
L’amministrazione americana ha chiarito che desidera che l’Iran interrompa qualsiasi sviluppo di armi nucleari, con il Segretario di Stato Marco Rubio che ha avvertito nel programma ‘Sunday Morning Futures’ di Fox News che qualsiasi ritorsione contro gli Stati Uniti o una corsa alla costruzione di un’arma nucleare “metterebbe a rischio il regime”. Rubio ha anche invitato la Cina a sollecitare l’Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz, dove passa una buona parte del petrolio mondiale. “Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio”, ha detto Rubio sempre a Fox News. La Cina a sua volta ha condannato gli attacchi statunitensi contro l’Iran, definendoli una grave violazione del diritto internazionale che ha ulteriormente infiammato le tensioni in Medio Oriente. In una dichiarazione, il Ministero degli Esteri cinese ha esortato tutte le parti, in particolare Israele, a implementare un cessate il fuoco e ad avviare il dialogo. “La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per unire gli sforzi e sostenere la giustizia, contribuendo al ripristino della pace e della stabilità in Medio Oriente”, ha affermato il Ministero.
Trump rinvia la partenza per il vertice Nato di Amsterdam
Il presidente americano Donald Trump ha rinviato la partenza per il vertice Nato di Amsterdam, probabilmente per seguire da vicino la situazione della guerra tra Israele ed Iran. Lo riferiscono i principali media americani, secondo cui il tycoon dovrebbe partire non prima di mercoledì. Il vertice è in programma in Olanda il 24 e il 25 giugno.
Israele, missili lanciati da Iran, scatta allarme
L’esercito israeliano ha annunciato un lancio di missili provenienti dall’Iran e ha invitato tutta la popolazione di mettersi al riparo. Secondo i media locali, le sirene di allarme sono risuonate nelle principali città israeliane in particolare a Tel Aviv e a Gerusalemme.
Trump, danni a siti nucleari sono monumentali
“Si dice che i danni ai siti nucleari in Iran siano monumentali. I colpi sono stati duri e precisi. I nostri militari hanno dimostrato grande abilità”. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth Social.
“Non è politicamente corretto usare il termine ‘cambio di regime’, ma se l’attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L’Iran DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime???”, ha poi aggiunto il tycoon.
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