Nuova offensiva israeliana nella notte contro i siti militari di Teheran. Si tratta di un nuovo attacco dopo quello portato a termine dagli Stati Uniti che, secondo il presidente Trump, ha causato “danni monumentali a tutti i siti nucleari iraniani“. Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è impegnato in un’immediata missione diplomatica a Mosca per incontrare il presidente Vladimir Putin e fare il punto della situazione e discutere l’eventuale reazione iraniana.
IN AGGIORNAMENTO
Crosetto: “Proporzioni attacco fanno pensare a volontà di riprendere dialogo”
Le proporzioni dell’attacco sferrato oggi dall’Iran in Qatar sono tali “da far pensare alla volontà iraniana di non provocare assolutamente alcuno scontro con gli Stati Uniti e quindi può anche lasciarci pensare a una volontà di riprendere, magari in tempi non così lunghi, un dialogo per cercare di arrivare a una soluzione che porti a una tregua”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto telefonicamente a Quarta Repubblica su Retequattro. “Al di là delle parole che vengono dette, perché ci sono atti, fatti, giochi delle parti e c’è una serie di vari piani e di commedie che vengono recitate in queste occasioni – ha aggiunto Crosetto – l’attacco di oggi è un attacco che serviva a livello interno, per dire ‘abbiamo reagito all’attacco americano’, ma significava anche non voler provocare assolutamente alcuna reazione americana. Dico scherzando che una risposta proporzionata a un attacco di questo tipo sarebbero cinque missili nel deserto“.
Trump: “Grazie all’emiro del Qatar per gli sforzi di pace”
“Desidero ringraziare l’Altamente Rispettato emiro del Qatar per tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione. Riguardo all’attacco di oggi alla base americana in Qatar, sono lieto di annunciare che, oltre a non aver ucciso o ferito alcun americano, cosa molto importante, non ci sono stati nemmeno qatarioti uccisi o feriti“. Lo afferma Donald Trump in un post su Truth Social.
Trump: “Congratulazioni mondo, è tempo di pace!”
“Congratulazioni mondo, è tempo di pace!“. Lo scrive in un post a caratteri tutti maiuscoli su Truth Social Donald Trump.
Trump: “Grazie a Teheran per averci allertato, ora la pace”
“Voglio ringraziare l’Iran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane né di ferire nessuno. Forse l’Iran può ora procedere verso la pace e l’armonia nella regione, e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso”. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth Social.
Trump: “Risposta Iran debole, nessun americano ferito”
“L’Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo molto efficace. Sono stati lanciati 14 missili: 13 sono stati abbattuti e 1 è stato lasciato libero, perché diretto in una direzione non minacciosa. Sono lieto di annunciare che nessun americano è rimasto ferito e che i danni sono stati pressoché inesistenti. Soprattutto, si sono ‘sfogati’ completamente e, si spera, non ci sarà più odio”. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth.
Khamenei pubblica bandiera Usa in fiamme: “Non accettiamo attacchi”
“Non abbiamo attaccato nessuno, non accettiamo attacchi di nessuno e non ci arrenderemo agli attacchi di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana”. Lo scrive in un post su X la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, allegando al post l’immagine di una bandiera degli Stati Uniti che brucia.
Meloni: “Sincera vicinanza al Qatar per attacco, si torni al tavolo negoziale”
“A nome del Governo italiano desidero esprimere la mia sincera vicinanza al Qatar per l’attacco iraniano subito in queste ore sul suo territorio”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sono in costante contatto con l’Emiro al-Thani e tutti gli attori del golfo da quando si è ulteriormente aggravata la crisi. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di ritornare immediatamente al tavolo negoziale e riprendere un dialogo politico che possa dare una prospettiva di pace e stabilità alla regione”, conclude la premier.
Crosetto: “Militari italiani in Iraq, Kuwait e Qatar sono al sicuro”
“Sono in corso attacchi contro alcune strutture presenti nei territori del Qatar, della Siria e dell’Iraq. Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure. Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Sono in costante contatto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, e con il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Iannucci, per monitorare con attenzione l’evolversi della situazione. Sono inoltre in contatto con i miei omologhi internazionali per una valutazione condivisa degli eventi. La sicurezza delle nostre donne e dei nostri uomini in uniforme è, e resterà sempre, la priorità assoluta“, aggiunge Crosetto.
Trump attacca media Usa: “Siti nucleari totalmente distrutti”
“I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno. Solo le fake news direbbero qualcosa di diverso per cercare di sminuire, il più possibile – e persino loro dicono che sono stati ‘praticamente distrutti!’. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth nel quale attacca vari media Usa: Cnn, Nbc, Abc News. “È per questo che i loro ascolti sono al minimo storico. Zero credibilità“, scrive il presidente Usa.
Iran, fonti: “Teheran ha preso di mira in Iraq la base di Ain al-Assad”
L’Iran ha preso di mira in Iraq la base di Ain al-Assad che ospita truppe statunitensi. Lo ha riferito all’Associated Press un funzionario della sicurezza iracheno che ha parlato in condizione di anonimato perché non autorizzato a rilasciare dichiarazioni pubbliche. La base si trova nella parte occidentale del Paese. AP specifica che non è chiaro se ci siano stati danni alla base irachena o feriti.
Iran: “Lanciati tanti missili quante bombe Usa su siti nucleari”
L’Iran ha affermato di aver lanciato tanti missili verso la base aerea di Al Udeid in Qatar quanto il numero di bombe sganciate dagli Stati Uniti sui siti nucleari iraniani questo fine settimana, segnalando un probabile desiderio di allentare la tensione. A rilasciare la dichiarazione è stato il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano. Teheran ha anche affermato di aver preso di mira la base perché si trovava al di fuori delle aree popolate.
Iran, Qatar: “Nessuna vittima per attacco Teheran a base Usa”
Il Qatar ha annunciato che non ci sono vittime a seguito dell’attacco dell’Iran che ha preso di mira la base aerea Usa di Al Udeid in Qatar. “Confermiamo che l’attacco non ha causato feriti né perdite umane”, ha riferito il ministero degli Esteri del Qatar.
Qatar: “Intercettati i missili iraniani”
Il ministero della Difesa del Qatar fa sapere di aver intercettato i missili iraniani indirizzati alla base americana di Al Udeid. Non ci sono feriti. Lo riporta la Cnn.
Iran, media Teheran: “Attacco a base Usa in Siria”
L’agenzia di stampa iraniana Mehr, citando fonti informate, riporta che una base militare Usa in Siria è stata attaccata a colpi di mortaio. Stando alle fonti citate da Mehr, la base attaccata si trova nella provincia siriana di Hasakah e a seguito dell’attacco all’ingresso principale sarebbero state adottate rigide misure di sicurezza.
Iran, media Teheran: “Operazione contro basi Usa in Qatar e Iraq”
L’agenzia di stampa iraniana Mehr ha confermato le operazioni di rappresaglia dell’Iran contro le basi Usa in Qatar e in Iraq
Casa Bianca: “Monitoriamo minacce a base in Qatar”
Gli Stati Uniti stanno “monitorando da vicino” le minacce iraniane alla base Usa in Qatar. Lo ha riferito un alto funzionario della Casa Bianca citato da Fox News
Iran,media: da Teheran 6 missili contro basi Usa in Qatar
L’Iran ha lanciato 6 missili contro basi Usa in Qatar. Lo riferisce il giornalista di Axios e Walla Barak Ravid, citando un funzionario israeliano.
Fox: “Minaccia attacco imminente a base Usa in Qatar”
C’è una minaccia “imminente” di un attacco iraniano alla base americana in Qatar. Lo riferisce Fox News citando fonti informate.
Iran, Qatar chiude spazio aereo
Il Qatar ha annunciato la chiusura del suo spazio aereo, nel contesto delle minacce di ritorsione dell’Iran contro gli Stati Uniti. L’annuncio è stato dato dal ministero degli Esteri del Paese, che ha definito la decisione temporanea. Il Qatar ospita la base aerea di Al Udeid, una delle principali basi delle forze armate Usa. La decisione avrà ripercussioni su un importante vettore aereo: il Qatar è infatti sede della Qatar Airways, una delle principali compagnie aeree regionali, cruciale per i viaggi fra Oriente e Occidente.
Iran, Lagarde: “Rischi per inflazione da possibile chiusura Stretto Hormuz”
“È ovvio che l’attuale conflitto più recente, a causa delle parti coinvolte e della geografia potrebbe effettivamente creare una situazione in cui una parte significativa del petrolio e del gas che transitano attraverso lo Stretto di Hormuz potrebbe essere compromessa. E se così fosse, avrebbe certamente un impatto sul prezzo del petrolio e del gas, il che, pur essendo uno shock dell’offerta, potrebbe essere tale e di tale intensità e durata da innescare effetti secondari e applicarsi su una base molto più ampia rispetto al semplice flusso dei prezzi dell’energia. Quindi, questo è motivo di preoccupazione, ed è un punto che dobbiamo monitorare con molta attenzione”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, rispondendo ad una domanda sulle conseguenze del conflitto tra Israele e Iran in occasione del suo intervento presso la commissione Affari economici al Parlamento europeo
Iran, figlio scià Pahlavi: “Regime sta crollando, è chance di vero cambiamento”
“Questo regime sta crollando”, “gli strumenti di repressione del regime” iraniano “sono ogni giorno più indeboliti” e ciò “offre l’opportunità di un vero cambiamento”. Lo ha dichiarato Reza Pahlavi, figlio dell’ultimo scià d’Iran, in un’intervista all’emittente francese Bfmtv, aggiungendo che i vertici preparano già la fuga. “Il popolo iraniano è sceso spesso in piazza, ma questa volta le cose sono cambiate”, aggiunge. “Oggi avete un’occasione unica” per rovesciare il regime dell’ayatollah Khamenei, “è tempo di sostenere un popolo che vuole liberarsi”, ha concluso.
Iran, Casa Bianca: “Posizione su cambio regime rimane la stessa”
“La posizione del presidente e la nostra posizione militare non sono cambiate”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, riguardo al post con cui ieri sera Donald Trump sembrava aprire all’idea di un cambio di regime all’Iran. “Il presidente stava semplicemente sollevando una domanda che credo molte persone in tutto il mondo si stiano ponendo: se il regime iraniano si rifiuta di abbandonare il suo programma nucleare o di avviare colloqui, se si rifiuta di impegnarsi nella diplomazia, perché il popolo iraniano non dovrebbe ribellarsi a questo brutale regime terroristico?”, ha affermato Leavitt in un’intervista al programma ‘Good morning America’
Iran, Merz: “No critiche a raid Israele e Usa, cose non potevano restare così”
“Voglio ribadirlo in modo molto chiaro e inequivocabile. Per noi, e per me personalmente, non c’è motivo di criticare ciò che Israele ha iniziato una settimana fa, né di criticare ciò che l’America ha fatto lo scorso fine settimana”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in occasione del suo intervento alla ‘Giornata dell’industria’ organizzata dalla Confindustria tedesca, in riferimento agli attacchi contro l’Iran. Gli attacchi israeliani e statunitensi “non sono esenti da rischi. Ma lasciare le cose come stavano non era un’opzione”, ha sottolineato Merz.
Iran, tv di Stato: “500 morti e oltre 3mila feriti da inizio raid Israele”
La tv di Stato iraniana riferisce di “circa 500” morti e oltre 3mila feriti dall’attacco lanciato da Israele contro l’Iran lo scorso 13 giugno. Per il bilancio, rilanciato dalla Bbc, viene citato il ministero della Sanità iraniano.
Iran, Idf: “Colpite strade accesso a sito nucleare Fordow”
L’esercito israeliano ha confermato di aver attaccato le strade intorno all’impianto di arricchimento dell’uranio iraniano di Fordow per “ostacolare” l’accesso al sito.
Iran: Saar pubblica video raid su carcere Evin: “‘Viva la libertad’”
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha pubblicato un video su X che mostra il momento dell’attacco israeliano all’ingresso principale del carcere di Evin a Teheran. “Abbiamo avvertito l’Iran più e più volte: smettetela di colpire i civili! Hanno continuato, anche stamattina. La nostra risposta: Viva la libertad, carajo!”, ha scritto con una citazione del presidente argentino, Javier Milei.
We warned Iran time and again: stop targeting civilians!
They continued, including this morning.
Our response:
Viva la libertad, carajo!@JMilei pic.twitter.com/pVdlWvCDqQ— Gideon Sa’ar | גדעון סער (@gidonsaar) June 23, 2025
Teheran, abbattuto caccia F-35 israeliano a Tabriz
Le forze armate iraniane avrebbero abbattuto un caccia F-35 israeliano nei pressi della città di Tabriz nella parte nord-occidentale del Paese. Lo riporta l’agenzia Tasnim citando il dipartimento per le relazioni pubbliche del Corpo delle Guardie della Rivoluzione.
Idf, sganciate oltre 100 bombe su Teheran in due ore
Secondo le IDF, nelle ultime due ore i caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno sganciato oltre 100 munizioni su obiettivi a Teheran. Lo rendono noto i media israeliani.
Media, raid Israele hanno colpito università a Teheran
Fra i luoghi attaccati da Israele nell’ultimo raid su Teheran c’è anche l’università Shahid Beheshti. Lo riporta l’agenzia Mehr.
Teheran, raid simbolico Idf su carcere di Evin. Colpito quartier generale Basij
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato un attacco simbolico al cancello d’ingresso del carcere di Evin a Teheran, luogo considerato un simbolo della repressione politica nella Repubblica Islamica. Secondo l’Idf l’attacco ha deliberatamente evitato di danneggiare gli edifici che ospitano i detenuti. La situazione è attualmente sotto controllo, riferisce l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. L’attacco, secondo la magistratura iraniana è stato effettuato “in chiara violazione del diritto internazionale”. L’esercito dello Stato ebraico ha riferito poi di colpito il quartier generale dei Basij, la prigione di Evin e l’orologio della ‘distruzione di Israele’ a Teheran. L’orologio – eretto nel cuore della capitale iraniana nel Teheran 2017, segna il conto alla rovescia fino alla presunta fine di Israele entro il 2040.
Berlino: “Enorme preoccupazione, evitare ulteriore escalation”
Il governo tedesco sta seguendo gli sviluppi del conflitto tra Israele e Iran e la situazione dello Stretto di Hormuz “con enorme preoccupazione”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, invitando tutte le parti ad “evitare una ulteriore escalation”. Il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, ha spiegato che Berlino è stata avvisata dei raid Usa subito dopo gli attacchi e che l’entità dei danni in Iran non è ancora chiara. “L’indagine è ancora in corso”, ha affermato il portavoce.
Aiea chiede cessate fuoco per ispezione a siti nucleari
Il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, ha chiesto un cessate il fuoco in Iran per consentire all’agenzia di effettuare ispezioni sui siti nucleari iraniani. “Accertare i fatti sul campo è un prerequisito per qualsiasi accordo e ciò può essere fatto solo attraverso le ispezioni dell’Aiea”, ha affermato spiegando che è necessaria “una cessazione delle ostilità” affinché si verifichino le necessarie condizioni “di sicurezza e protezione”, in modo che l’Iran possa consentire alle squadre dell’Aiea di accedere ai siti.
Iran, premier Iraq sente Putin, condanniamo raid Israele e Usa
Il Primo Ministro iracheno Mohammed al-Sudani ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente russo Vladimir Putin, durante la quale ha condannato le azioni di Israele e degli Stati Uniti contro l’Iran. Lo riporta la Tass. “Durante una conversazione con il presidente russo Vladimir Putin, ho confermato che l’Iraq non accetta l’aggressione di Israele contro l’Iran e il bombardamento degli impianti nucleari della Repubblica islamica da parte dell’esercito americano, poiché considero questo passo un atto di pericolosa escalation”, si legge nella dichiarazione di Al Sudani.
Araghchi a Putin: “Russia è dalla parte giusta della storia”
“Volevamo ringraziare la Russia per aver condannato fermamente queste azioni” di Israele e Stati Uniti. La Russia “oggi è dalla parte giusta della storia e del diritto internazionale”. Lo ha affermato il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel corso dell’incontro odierno a Mosca con Vladimir Putin. Lo riportano le agenzie russe.
Putin: “Verso Teheran aggressione immotivata e senza giustificazioni”
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito gli attacchi contro l’Iran “un’aggressione immotivata e priva di giustificazione”. Lo riporta la Tass. Putin ha ricevuto al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Putin ha sottolineato che Araghchi è in visita in Russia “in un momento difficile, di forte aggravamento della situazione nella regione e attorno” all’Iran. Lo riporta Interfax. “La nostra posizione sugli eventi attuali è ben nota, è chiaramente espressa, articolata dal Ministero degli Esteri a nome della Russia. E voi conoscete la posizione che abbiamo assunto nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha concluso Putin.
Aiea: “Pensiamo a danni significativi alla centrale di Fordow”
Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per il controllo del nucleare, Rafael Mariano Grossi, ha dichiarato che si prevedono “danni molto ingenti” all’impianto sotterraneo iraniano di Fordow dopo l’attacco aereo statunitense di questo fine settimana con sofisticate bombe bunker buster.“Considerando la potenza esplosiva utilizzata e l’estrema sensibilità alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che i danni siano molto ingenti”, ha affermato aggiungendo che “al momento nessuno, compresa l’Aiea, è in grado di valutare appieno i danni sotterranei”.
My statement to the @IAEAorg Board of Governors at today’s emergency meeting on the situation in Iran, following U.S. attacks in the early hours of Sunday.pic.twitter.com/2smAnM4r7j
— Rafael Mariano Grossi (@rafaelmgrossi) June 23, 2025
Pakistan condanna raid Trump dopo averlo proposto per Nobel pace
Il Pakistan ha condannato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver bombardato l’Iran, meno di 24 ore dopo aver affermato che meritava il Premio Nobel per la Pace per aver disinnescato la recente crisi con l’India. Islamabad ha affermato che i bombardamenti “costituiscono una grave violazione del diritto internazionale” e dello statuto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, in una telefonata domenica con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che i bombardamenti abbiano preso di mira strutture che erano sotto la protezione dell’Aiea. Il Pakistan ha stretti legami con l’Iran e sostiene i suoi attacchi contro Israele, affermando che ha il diritto all’autodifesa.
Cremlino, nessun paese terzo può decidere leadership Teheran
Il destino della leadership iraniana dovrebbe essere deciso solo dal popolo, non da paesi terzi, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Crediamo che il destino della leadership di un Paese possa essere deciso solo dal popolo di quel Paese. Ma in nessun caso da Paesi terzi o dalla leadership di Paesi terzi”, ha detto Peskov , commentando le dichiarazioni degli Stati Uniti sulla possibilità di un ‘regime change’ in Iran.
Parlamento Teheran discuterà stop a collaborazione con Aiea
Il parlamento di Teheran discuterà lo stop alla collaborazione fra l’Iran e l’Aiea. Lo riporta Tasnim citando quanto affermato da Mohammad Baqer Qalibaf, presidente dell’Assemblea consultiva islamica nel corso di una seduta pubblica dell’Aula. La sospensione andrebbe avanti “finché non saranno ottenute garanzie oggettive”.
Idf: attaccati 6 aeroporti e distrutti 15 aerei ed elicotteri
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver attaccato sei aeroporti nell’Iran occidentale, orientale e centrale, distruggendo 15 aerei ed elicotteri come parte del suo “sforzo per approfondire la superiorità aerea nei cieli iraniani”. “Gli attacchi hanno danneggiato piste di decollo, bunker sotterranei, un aereo da rifornimento e velivoli F-14, F-5 e AH-1 appartenenti al regime iraniano”, ha affermato in un comunicato l’Idf. “Gli aerei distrutti erano destinati all’uso contro i velivoli dell’Aeronautica e a ostacolare i loro attacchi sul territorio iraniano”. “L’Aeronautica ha compromesso la capacità di decollare da questi aeroporti e il funzionamento della forza aerea dell’esercito iraniano da essi”, ha aggiunto l’esercito.
Teheran: “Raid Usa durante colloqui sono tradimento della diplomazia”
Gli attacchi lanciati dagli Usa contro l’Iran durante i colloqui sul suo programma nucleare sono stati un “tradimento della diplomazia”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmaeil Baqaei, citato dai media arabi. “Non dimenticheremo, noi e le generazioni future, che gli iraniani erano nel mezzo di un processo diplomatico con un Paese che ora è in guerra con noi”, ha spiegato. “Due giorni prima dell’inizio dei negoziati, ci hanno attaccato militarmente. È un tradimento della diplomazia e del principio del dialogo”, ha aggiunto
Francia: “No al cambio di regime con la forza”
“Respingiamo qualsiasi tentativo di organizzare un profondo cambio di regime a Teheran. Confidiamo nel popolo iraniano, che ha eroicamente resistito al regime le cui azioni abbiamo denunciato, affinché determini il proprio futuro, scegliendo autonomamente il momento e le circostanze del cambio di regime. Sarebbe illusorio e pericoloso pensare che con le bombe si possa provocare un tale cambiamento”. Lo dice il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri a Bruxelles.
Idf: “Raffiche di missili iraniani su Israele”
Secondo le valutazioni preliminari delle Forze di Difesa Israeliane, circa 15 missili balistici sono stati lanciati dall’Iran contro Israele in diverse ondate. I missili, riferisce l’Idf, sono stati lanciati in molteplici raffiche nell’arco di circa 40 minuti, segnando uno degli attacchi missilistici iraniani più lunghi dall’inizio della guerra. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti nell’attacco, ma sono stati riportati diversi impatti. L’esercito ha comunicato ai civili che possono uscire dai rifugi.
Circa 10mila israeliani senza casa da inizio guerra
Il ministero della Salute israeliano ha affermato che circa 10mila persone hanno perso la loro abitazione dall’inizio della guerra diretta fra Israele e Iran e sono sparsi in 71 hotel e altri luoghi di accoglienza. Secondo i dati, questi cittadini provengono da case distrutte a Tel Aviv, Herzliya, Bat Yam, Ra’anana, Rehovot, Ashkelon, Haifa, Gerusalemme, Petah Tikva e Netanya. Lo riporta Ynet.
Tajani sente omologhi Israele e Teheran
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, prima del Consiglio affari generali Ue a Bruxelles, ha avuto due conversazioni telefoniche con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar e con il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran Abbas Araghchi. Lo rende noto la Farnesina
Esercito Teheran: “Trump ha iniziato la guerra noi la finiremo”
Ebrahim Zolfaqari, portavoce dell’esercito iraniano, ha affermato in un video dal quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya che gli Stati Uniti dovranno aspettarsi “pesanti conseguenze” per le loro azioni. “Signor Trump, giocatore d’azzardo, lei può anche iniziare questa guerra, ma saremo noi a porvi fine”, ha affermato Zolfaqari in inglese alla fine della sua dichiarazione registrata. “Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbaro e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell’Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese”, gli ha fatto eco in una dichiarazione riportata dall’agenzia Mehr il maggiore generale Sayyid Abdolrahim Mousavi, neoeletto capo di stato maggiore delle forze armate iraniane.

Kallas: “Continuare dialogo con Teheran, Ue ha ruolo”
“L’Unione Europea è sempre stata favorevole alla diplomazia. Venerdì abbiamo avuto colloqui con il ministro iraniano, e lì l’Iran si è aperto alla discussione anche di questioni nucleari, ma anche di questioni di sicurezza più ampie che riguardano l’Europa. Quindi, dobbiamo assolutamente continuare a farlo, perché alla fine deve esserci una soluzione diplomatica per avere, sapete, una prospettiva a lungo termine su questo”. Lo dice l’Alta Rappresentate Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Esteri Ue. “Era molto importante che facessimo questo lavoro di sensibilizzazione. Lo abbiamo già fatto in passato. L’Europa ha un ruolo molto concreto, perché lo abbiamo fatto anche con il JCPOA. Le scadenze si stanno avvicinando. Quindi, se guardate indietro, l’Europa ha sempre avuto un ruolo e quando l’Iran è disposto a parlare con noi, penso che dobbiamo cogliere questa opportunità”, sottolinea. “Nel JCPOA avevamo degli obblighi in essere. Nel JCPOA abbiamo il meccanismo di ripristino, che consiste nel ripristinare tutte le sanzioni se non ci sono miglioramenti. E ovviamente questo significa che l’economia iraniana non andrà molto bene. Non è un bene per il popolo iraniano. Quindi, se il programma nucleare è qualcosa su cui tutti concordano che l’Iran non dovrebbe avere un’arma nucleare, dobbiamo lavorare”, spiega.
Kallas: “Chiusura stretto di Hormuz sarebbe estremamente pericolosa”
“I ministri sono concentrati sulla soluzione diplomatica e le preoccupazioni di ritorsioni dell’escalation di questa guerra sono enormi. In particolare, la chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran sarebbe estremamente pericolosa e non sarebbe buono per nessuno”. Lo dice l’Alta Rappresentate Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Esteri Ue.
Drone israeliano Hermes è stato abbattuto in territorio iraniano
Un drone israeliano Hermes è stato abbattuto in territorio iraniano, secondo quanto riportato lunedì mattina dall’emittente pubblica israeliana Kan. Si tratterebbe del quarto drone abbattuto dall’inizio della campagna in Iran. In precedenza, le forze statunitensi avevano abbattuto un drone israeliano a seguito di un errore di identificazione. Questo rapporto arriva dopo che l’Aeronautica Militare israeliana (Iaf) ha iniziato a condurre attacchi contro infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale, come annunciato lunedì mattina dall’esercito.
Media, giustiziato detenuto presunto collaboratore del Mossad
L’Iran avrebbe giustiziato un detenuto, condannato a morte per la presunta collaborazione con il Mossad israeliano. Lo riferisca l’agenzia di stampa iraniana Tasnim ripresa dai media israeliani. L’uomo, di nome Mohammadamin Shayesteh, era stato arrestato alla fine del 2023 ed è stato descritto come “il capo di un team informatico affiliato al Mossad”.
Nuovi attacchi di Israele contro infrastrutture militari Iran
L’Aeronautica Militare Israeliana (Iaf) ha iniziato a condurre attacchi contro infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale. Lo ha annunciato lo stesso esercito di Tel Aviv lunedì mattina. L’Iaf ha inoltre intercettato un drone diretto alla città meridionale di Eilat nelle prime ore di lunedì mattina. Nessuna sirena ha suonato in città poiché l’intercettazione è stata effettuata prima dell’ingresso in territorio israeliano.
Khamenei: “Grave errore di Israele, punizione continua”
Un account social associato alla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato lunedì mattina un post di propaganda che mostrava attacchi missilistici su una città al buio, con un teschio gigante con la Stella di David. “La punizione continua”, si leggeva nel post. “Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grande crimine. Deve essere punito e verra’ punito”, si legge nel post pubblicato su X. Nel post si legge anche che Israele “viene punito proprio ora”. Nel frattempo, i media statali iraniani hanno riferito che i sistemi di difesa aerea stavano sparando a Teheran, la capitale dell’Iran, mentre si sentivano delle esplosioni nella vicina città di Karaj.
#همین_حالا
مجازات ادامه دارددشمن صهیونی یک اشتباه بزرگی کرده، یک جنایت بزرگی را مرتکب شده؛ باید مجازات بشود و دارد مجازات میشود؛ همین حالا دارد مجازات میشود.#الله_اکبر pic.twitter.com/wH6Wk9nNhJ
— KHAMENEI.IR | فارسی 🇮🇷 (@Khamenei_fa) June 23, 2025
Rubio alla Cina: “Pressioni su Iran contro chiusura stretto Hormuz”
L’amministrazione americana ha chiarito che desidera che l’Iran interrompa qualsiasi sviluppo di armi nucleari, con il Segretario di Stato Marco Rubio che ha avvertito nel programma ‘Sunday Morning Futures’ di Fox News che qualsiasi ritorsione contro gli Stati Uniti o una corsa alla costruzione di un’arma nucleare “metterebbe a rischio il regime”. Rubio ha anche invitato la Cina a sollecitare l’Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz, dove passa una buona parte del petrolio mondiale. “Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio”, ha detto Rubio sempre a Fox News. La Cina a sua volta ha condannato gli attacchi statunitensi contro l’Iran, definendoli una grave violazione del diritto internazionale che ha ulteriormente infiammato le tensioni in Medio Oriente. In una dichiarazione, il Ministero degli Esteri cinese ha esortato tutte le parti, in particolare Israele, a implementare un cessate il fuoco e ad avviare il dialogo. “La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per unire gli sforzi e sostenere la giustizia, contribuendo al ripristino della pace e della stabilità in Medio Oriente”, ha affermato il Ministero.
Trump rinvia la partenza per il vertice Nato di Amsterdam
Il presidente americano Donald Trump ha rinviato la partenza per il vertice Nato di Amsterdam, probabilmente per seguire da vicino la situazione della guerra tra Israele ed Iran. Lo riferiscono i principali media americani, secondo cui il tycoon dovrebbe partire non prima di mercoledì. Il vertice è in programma in Olanda il 24 e il 25 giugno.
Israele, missili lanciati da Iran, scatta allarme
L’esercito israeliano ha annunciato un lancio di missili provenienti dall’Iran e ha invitato tutta la popolazione di mettersi al riparo. Secondo i media locali, le sirene di allarme sono risuonate nelle principali città israeliane in particolare a Tel Aviv e a Gerusalemme.
Trump, danni a siti nucleari sono monumentali
“Si dice che i danni ai siti nucleari in Iran siano monumentali. I colpi sono stati duri e precisi. I nostri militari hanno dimostrato grande abilità”. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth Social.
“Non è politicamente corretto usare il termine ‘cambio di regime’, ma se l’attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L’Iran DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime???”, ha poi aggiunto il tycoon.