Il presidente Usa Trump: "Spettacolare successo militare". Teheran: "Da Usa comportamento criminale". Missili su Israele: danni e feriti a Tel Aviv
Gli Usa hanno attaccato l’Iran colpendo tre siti nucleari. L’annuncio è arrivato da Donald Trump nella notte italiana con un post sul social Truth e poi in un discorso dalla Casa Bianca. Teheran conferma gli attacchi agli impianti di Isfahan, Natanz e Fordow e quindi l’escalation del conflitto già in atto tra Israele e la Repubblica Islamica. L’agenzia nucleare iraniana insiste che il suo lavoro non sarà interrotto mentre Trump ha messo in guardia Teheran dal compiere attacchi di ritorsione contro gli Stati Uniti. La reazione dell’Iran è arrivata all’alba: missili sono stati lanciati verso Israele provocando gravi danni a Tel Aviv e Haifa: si contano almeno 18 feriti.
La decisione di Trump di coinvolgere direttamente gli Stati Uniti nella guerra arriva dopo più di una settimana di attacchi da parte di Israele contro l’Iran, volti a distruggere le difese aeree e le capacità missilistiche offensive del Paese, danneggiando al contempo i suoi impianti di arricchimento nucleare. Ma funzionari statunitensi e israeliani avevano affermato che i bombardieri stealth americani e le bombe bunker buster da 13.500 chilogrammi che solo questi aerei possono trasportare offrivano le migliori possibilità di distruggere i siti fortificati e sotterranei collegati al programma nucleare iraniano.
Crosetto: “Si apre crisi molto più grande”
L’attacco degli Stati Uniti in Iran “non ci ha colto di sorpresa” ma “cambia completamento lo scenario perché si apre una crisi molto più grande” e “anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte, che non riguarderà soltanto i lanci in Israele, che sono cominciati questa mattina, ma rischia di allargarsi ad Hormuz e a tutti gli obiettivi americani”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all’edizione straordinaria del Tg1. “Di questo gli americani ne sono consapevoli. Avevano già iniziato ieri a spostare alcune persone”, ha spiegato.
Tajani: “Enorme a produzione arma atomica, ora de-escalation”
“Ci auguriamo che dopo questo attacco, che è stato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare che rappresentava un pericolo per tutta l’area, ora si possa arrivare a una de-escalation e che l’Iran si sieda al tavolo delle trattative”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento con l’edizione straordinaria del Tg1, dopo l’attacco Usa in Iran.
Il vice premier ha ricordato di aver avuto nei giorni scorsi un colloquio con il suo omologo iraniano: Teheran pensava di tenere “una linea dura e non sedersi al tavolo”, “vediamo se dopo l’attacco di questa notte cambieranno idea”. “Eravamo pronti ad accogliere a Roma una riunione diretta tra americani e iraniani, senza intermediazioni – ha sottolineato -. Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una soluzione diplomatica. Speriamo che l’Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo questa azione, che punta a impedire la creazione di una bomba atomica iraniana”.
Teheran chiede riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza Onu
L’Iran chiede una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Gli Stati Uniti e Israele sono responsabili dell’attacco illegale contro impianti nucleari pacifici. Chiediamo una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza per discutere di questo atto illegale e adottare misure per condannarlo”, è la richiesta di Teheran, citata da Al Jazeera.
Missili balistici su Israele: danni e feriti a Tel Aviv
I media israeliani, citando stime dell’Idf, parlano di 20-30 missili balistici lanciati dall’Iran nell’ultimo attacco. I soccorsi, scrive il Times of Israel, stanno esaminando diversi punti dell’impatto. I soccorritori riferiscono di “gravi danni” a Tel Aviv. Il medico Moti Nissan del servizio di emergenza Mda, citato dal sito Ynet, riferisce di “enorme distruzione”: “due edifici completamente rasi al suolo” e “diversi altri edifici danneggiati a causa di gravi danni secondari. Possiamo affermare che, grazie al rispetto delle istruzioni da parte dei cittadini, si sono verificati solo feriti lievi”. Magen David Adom, il servizio medico di emergenza, riferisce di almeno 18 feriti causati dall’ultimo attacco missilistico iraniano. Diversi impatti di missili sono stati segnalati nel centro di Israele dopo l’attivazione delle sirene. Tre persone, scrive il sito Ynet, sono rimaste ferite ad Haifa, dove non erano state attivate le sirene prima dell’impatto.
Idf lancia nuovi attacchi contro obiettivi militari
L’aeronautica militare israeliana ha lanciato una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi militari nell’Iran occidentale. Lo annuncia l’Idf. Le forze di difesa israeliane riferiscono che i lanciamissili balistici utilizzati nell’attacco di questa mattina contro Israele sono stati distrutti. Inoltre, sono stati colpiti diversi lanciamissili balistici già innescati e soldati delle forze armate iraniane.
Houthi: “Attaccheremo forze Usa nel Mar Rosso”
Gli Houthi inizieranno ad attaccare le forze americane nel Mar Rosso in risposta agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Lo ha affermato Mohammed al-Buheiti, membro del politburo del movimento yemenita, citato da Tass. “Intensificheremo ed espanderemo la portata del conflitto finché questa aggressione (contro l’Iran) non cesserà”, ha aggiunto rimarcando che l‘accordo di cessate il fuoco tra Stati Uniti e i ribelli yemeniti è scaduto. All’inizio di maggio, l’amministrazione statunitense e gli Houthi avevano concordato un cessate il fuoco con la mediazione dell’Oman. I ribelli si erano impegnati a non attaccare le navi da guerra americane dopo che gli Stati Uniti avevano cessato di colpire il territorio yemenita.
Aiea: “Nessun aumento dei livelli di radiazioni”
“In seguito agli attacchi a tre siti nucleari in Iran – tra cui Fordow – l’Aiea può confermare che, al momento, non è stato segnalato alcun aumento dei livelli di radiazioni all’esterno”. Lo scrive su X l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, spiegando che fornirà “ulteriori valutazioni sulla situazione in Iran non appena saranno disponibili nuove informazioni”.
Missile colpisce Haifa, gravi danni
Risuonano le sirene in diverse zone del centro e del nord Israele dopo che l’Idf ha rilevato il lancio di missili balistici dall’Iran. Lo scrive il Times of Israel. Si tratta del primo attacco da parte dell’Iran dopo l’attacco degli Usa. Un missile ha colpito Haifa, nonostante nella città settentrionale israeliana non risuonassero le sirene. Il sito Ynet parla di “gravi danni”. Medici e forze di sicurezza stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici nel centro e nel nord di Israele.
Ministro esteri Iran: “Da Usa comportamento pericoloso e criminale”
“Gli Stati Uniti, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale attaccando gli impianti nucleari pacifici dell’Iran”. Lo scrive su X il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi. “Gli eventi di questa mattina sono scandalosi e avranno conseguenze durature. Ogni membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale”, aggiunge. “In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima difesa, l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo”, prosegue Abbas Araghchi.
The United States, a permanent member of the United Nations Security Council, has committed a grave violation of the UN Charter, international law and the NPT by attacking Iran’s peaceful nuclear installations.
The events this morning are outrageous and will have everlasting…
— Seyed Abbas Araghchi (@araghchi) June 22, 2025
Nasa rileva generazione calore nei pressi di Fordow, in Iran
Il sistema di informazione antincendio della Nasa ha rilevato un significativo evento di generazione di calore nei pressi dell’impianto di arricchimento nucleare di Fordow, con un rilevamento circa 30 minuti prima dell’annuncio degli attacchi da parte di Donald Trump. Lo riferisce il New York Times, sottolineando che spesso vengono rilevate aree bombardate o che producono calore significativo, come ad esempio incendi persistenti. I sistemi possono essere rilevati anche altri eventi, come incendi boschivi e attività industriali. Tuttavia, nei pressi di Fordow non erano stati rilevati eventi recenti.
Segretario generale Onu “gravemente allarmato”
Il segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto “gravemente allarmato” per l’attacco statunitense all’Iran. “Sono profondamente allarmato dall’uso della forza da parte degli Stati Uniti contro l’Iran oggi. Questa è una pericolosa escalation in una regione già al limite e una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale”, ha scritto Guterres su X. “C’è un rischio crescente che questo conflitto possa rapidamente sfuggire al controllo, con conseguenze catastrofiche per i civili, la regione e il mondo”, ha affermato il segretario generale dell’Onu.
Houthi minacciano gli Usa: “Trump pagherà le conseguenze”
Gli Houthi, le milizie yemenite alleate dell’Iran, minacciano gli Stati Uniti di rappresaglie. “Trump deve assumersi le conseguenze” degli attacchi contro l’Iran, ha scritto su X Hizam al-Assad, membro dell’ufficio politico degli Houthi.
Teheran: “Sviluppo nucleare non verrà fermato”
L’Organizzazione per l’Energia atomica dell’Iran ha rilasciato una dichiarazione dopo che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato l’attacco americano agli impianti nucleari iraniani. “L’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran assicura alla grande nazione iraniana che, nonostante le malvagie cospirazioni dei suoi nemici, con gli sforzi di migliaia di scienziati ed esperti rivoluzionari e motivati, non permetterà che lo sviluppo di questa industria nazionale, frutto del sangue dei martiri nucleari, venga fermato”, afferma l’agenzia.
Netanyahu: “Attacchi Usa coordinati con Israele”
Gli attacchi Usa agli impianti nucleari iraniani sono stati “pienamente coordinati” con Israele. Lo ha affermato in un messaggio video il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha lodato il presidente Usa Donald Trump, definendolo “un enorme amico di Israele”. Netanyahu ha affermato che l’operazione Usa è stata la continuazione delle operazioni militari israeliane e del Mossad in Iran contro il programma nucleare di Teheran, che “minacciava la nostra stessa esistenza e metteva in pericolo la pace nel mondo”. “Il presidente Trump sta guidando il mondo libero con forza”, ha continuato Netanyahu. “È un grande amico di Israele, un amico come nessun altro”, ha aggiunto. La decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di colpire gli impianti nucleari iraniani “cambierà la storia”, ha detto ancora video Benjamin Netanyahu. “Congratulazioni, presidente Trump, la sua coraggiosa decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la straordinaria e giusta potenza degli Stati Uniti cambierà la storia”, ha dichiarato il premier israeliano.
Trump: “Qualsiasi ritorsione Teheran sarà contrastata con forza”
“Per l’Iran o ci sarà la pace o una tragedia molto più grande di quella che abbiamo visto negli ultimi otto giorni”. Lo ha detto Donald Trump parlando dalla Casa Bianca. “Se no ci sarà presto la pace colpiremo altri bersagli”, ha detto il presidente Usa nel suo messaggio alla nazione sottolineando come “nessun altro esercito avrebbe potuto fare quello che abbiamo fatto noi stanotte”. Secondo Trump gli attacchi Usa hanno “completamente cancellato” gli impianti di Furdow, Natanz e Isfahan. In un post sui social il presidente Usa ha poi aggiunto che “qualsiasi ritorsione dell’Iran contro gli Stati Uniti d’America sarà contrastata con una forza molto superiore a quella a cui si è osservato questa sera”.
Funzionari iraniani hanno confermato che gli impianti nucleari di Isfahan, Natanz e Fordow sono stati attaccati. Lo riferiscono i media statali iraniani citato dalla Cnn. “Poche ore fa, in seguito all’attivazione dei sistemi di difesa aerea di Qom e all’individuazione di obiettivi ostili, una parte dell’area del sito nucleare di Fordow è stata attaccata dalle forze aeree nemiche”, ha dichiarato un portavoce del centro di gestione delle crisi della regione di Qom, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa statali.
Fox: “Contro Furdow B2 Usa hanno sganciato sei bombe bunker buster”
Contro l’impianto nucleare sotterraneo di Furdow i B2 dell’Air Force statunitense hanno sganciato sei bombe del tipo bunker buster da 14 tonnellate. Lo riferisce l’anchor di Fox News, Sean Hannity, secondo quanto gli è stato riferito telefonicamente dallo stesso presidente Donald Trump. Contro gli altri due impianti iraniani di Natanz e Isfahan sono invece stati usati 30 missili Tomahawk lanciato dai sottomarini Usa a 650 chilometri di distanza.
Democratici contro Trump, non ha chiesto autorizzazione al Congresso
Il leader della minoranza democratica alla Camera dei Rappresentanti, Hakeem Jeffries, ha attacca il presidente Donald Trump per aver autorizzato l’attacco contro l’Iran, affermando che “non ha ottenuto l’autorizzazione del Congresso per l’uso della forza militare e rischia di coinvolgere gli Stati Uniti in una guerra potenzialmente disastrosa in Medio Oriente”. Anche il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders, icona dei progressisti Usa, durante un comizio in Oklahoma, ha criticato duramente la decisione del presidente Trump di bombardare l’Iran e di far entrare gli Stati Uniti nella guerra di Israele con Teheran. Sanders ha dato la notizia alla folla a Tulsa, che ha iniziato a gridare “basta con la guerra”. “Sono d’accordo”, ha detto Sanders alla folla. “Non solo la notizia che ho appena sentito è allarmante, ma è anche profondamente incostituzionale. Sapete tutti che l’unica entità che può portare questo Paese in guerra è il Congresso degli Stati Uniti. Il presidente non ne ha il diritto”, ha detto. Al coro dei Dem si è unito anche il deputato repubblicano del Kentucky Thomas Massie, che in un post su X ha definito incostituzionali i bombardamenti Usa.
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