Il tema del conflitto in Medio Oriente irrompe anche al G7: Trump lascia il vertice

IN AGGIORNAMENTO – Le forze di difesa aerea iraniane sono state attivate sopra la capitale Teheran, dopo che alcune esplosioni sono state udite nella parte orientale della città, nell’ambito della guerra Israele-Iran. Lo riporta la Cnn, citando l’agenzia di stampa statale iraniana Fars. 

“L’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo’ che gli avevo detto di firmare. Che vergogna, che spreco di vite umane. In poche parole, l’Iran non può avere un’arma nucleare. L’ho ripetuto più e più volte! Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!”. Lo scrive in un post su Truth Donald Trump, impegnato nei lavori del G7 in Canada. 

Intanto il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha smentito le voci circolate sui social media secondo cui i caccia statunitensi avrebbero preso parte ad attacchi contro l’Iran. “Non è vero”, ha scritto in risposta a un post contenente le stesse affermazioni, poi rimosso.

Le voci – che anche un portavoce della Casa Bianca ha definito “fake news” – hanno iniziato a circolare online dopo l’abbandono anticipato del presidente Donald Trump dalla riunione del G7 in Canada per occuparsi della situazione in Medio Oriente. 

La Cina: “Trump getta benzina sul fuoco”

La Cina accusa il presidente Usa, Donald Trump, di gettare benzina sul fuoco nell’ambito della guerra fra Israele e Iran. Alla richiesta di commentare il sostegno unilaterale degli Stati Uniti a Israele dopo che Trump ha scritto su Truth che tutti evacuare Teheran e che l’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo sul nucleare, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha affermato che gettare benzina sul fuoco non farà altro che intensificare e ampliare i conflitti.

Gettare benzina sul fuoco, minacciare ed esercitare pressioni non contribuirà ad alleggerire la situazione, ma intensificherà solo le contraddizioni e amplierà il conflitto”, ha osservato il portavoce, secondo quanto riporta il Global Times, sottolineando che l’escalation non è nell’interesse di nessuna delle parti. Pechino, ha aggiunto Guo, invita le parti interessate, e in particolare i Paesi che esercitano una particolare influenza su Israele, ad assumersi le proprie responsabilità, ad agire immediatamente per allentare le tensioni e impedire che il conflitto si espanda ulteriormente.

Sirene a Tel Aviv

 

 

Gaza, almeno 45 palestinesi uccisi

Almeno 45 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza mentre erano in attesa dell’arrivo di camion Onu e commerciali che trasportavano aiuti alimentari di prima necessità. Lo riferiscono il ministero della Salute di Gaza e un ospedale locale, senza chiarire al momento le circostanze delle uccisioni. I palestinesi hanno riferito che, da quando il mese scorso è cambiato il sistema degli aiuti e sono stati aperti i centri per la distribuzione, le forze israeliane hanno ripetutamente aperto il fuoco sulla folla in attesa di generi alimentari.

I funzionari sanitari locali affermano che decine di persone sono state uccise e centinaia ferite. In tutti questi casi, l’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato ma ha detto che si è trattato di colpi di avvertimento contro persone che, secondo loro, si erano avvicinate ai soldati in modo sospetto. 

Idf: “Ucciso generale Ali Shadmani”

L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere ucciso il generale iraniano Ali Shadmani, che era stato nominato venerdì a capo del quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya, cioè il comando unificato delle forze armate iraniane che si occupa del coordinamento delle operazioni militari congiunte. Shadmani era un generale della Guardia rivoluzionaria. L’Iran non ha immediatamente confermato la morte di Shadmani.

Colpita città vicina a Tel Aviv

La città di Herzliya, vicina a Tel Aviv, è stata colpita nell’ambito dell’ultima ondata di missili lanciata poco fa dall’Iran contro Israele. Lo riportano i media israeliani. Secondo Ynet, la zona colpita sarebbe un parcheggio. Poco prima forti esplosioni erano state udite nell’area di Tel Aviv. L’eco delle esplosioni si è sentita anche a Gerusalemme, anche qui non sono scattate le sirene, scrive il Times of Israel. I lanci missilistici dall’Iran sono giunti dopo che l’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere rilevato missili balistici in arrivo e ha avvertito i residenti di stare vicino ai rifugi. 

Tre morti nell’attacco alla tv di Stato in Iran

Sono tre i morti nell’attacco israeliano alla tv di stato iraniana IRIB. Lo ha riferito la stessa emittente sul suo canale Telegram. Tra loro anche il caporedattore Nima Rajabpour. 

Nuovi attacchi dell’Idf

“Nella notte, l’IAF ha completato diversi attacchi su vasta scala contro obiettivi militari del regime iraniano nell’Iran occidentale”. Lo riferiscono le Forze di Difesa Israeliane su Telegram. “Durante gli attacchi, sono state colpite decine di infrastrutture di lancio e stoccaggio di missili terra-terra – prosegue l’Idf -. Inoltre, sono stati colpiti lanciatori di missili terra-aria e siti di stoccaggio di droni nell’Iran occidentale”. 

Trump lascia il G7 “per situazione in Medio Oriente”

“Il Presidente Trump ha trascorso una splendida giornata al G7, firmando anche un importante accordo commerciale con il Regno Unito e il Primo Ministro Keir Starmer. Molto è stato fatto, ma a causa di quanto sta accadendo in Medio Oriente, il Presidente Trump lascerà stasera dopo una cena con i Capi di Stato“. Lo scrive su X la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.

Trump vuole un incontro con i rappresentanti iraniani “il prima possibile”

Donald Trump ha ordinato al suo team di tentare un incontro con i rappresentanti iraniani il più rapidamente possibile. Lo riferisce la Cnn, citando una fonte vicina alla questione e un funzionario statunitense. Il presidente Usa, riferisce l’emittente, sta lavorando con urgenza per determinare se Teheran intenda seriamente usare la diplomazia per risolvere il conflitto con Israele.

Macron: “Imporre cambio regime in Iran sarebbe un errore”

“Imporre con la forza” un cambio di regime in Iran sarebbe un “errore strategico”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, parlando a margine del G7 di Kananaskis.

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