Gli Stati Uniti continueranno a sostenere la difesa di Israele. Lo ha detto Donald Trump, lasciando la Casa Bianca per volare al G7 in Canada, in merito al conflitto tra Stato ebraico e Iran. Il presidente Usa non ha però risposto alla domanda se abbia chiesto a Tel Aviv di sospendere i bombardamenti contro Teheran. “È il momento per un accordo, vedremo cosa succede”. “A volte bisogna combattere fino alla fine”, ha aggiunto il capo della Casa Bianca che si è detto aperto alla possibilità che il presidente russo Vladimir Putin possa avere un ruolo di mediatore. Intanto proseguono i raid da entrambe le parti.
Secondo l’organizzazione Human Rights Activists, un gruppo per i diritti umani con sede a Washington, sarebbero oltre 400 le vittime in Iran dall’inizio dei raid, più di 900 i feriti. Nel centro di Israele tre persone sono morte a causa dell’impatto di missili balistici, 30 i feriti. Mentre a Gush Dan, nell’area metropolitana di Tel Aviv, oltre 100 persone sono rimaste ferite dopo che due grattacieli sono stati presi di mira da razzi.
The Israeli military is warning Iranians to evacuate “military weapons production factories,” likely signaling new strikes.
The warning came just after Iranian foreign minister signaled Tehran would stop its attacks on Israel if Israel stopped its strikes. https://t.co/TLlZDSWL6m— The Associated Press (@AP) June 15, 2025
IN AGGIORNAMENTO
Trump: “Mi assicurerò che Teheran non abbia armi nucleari”
“Non voglio vedere armi nucleari in Iran e ci assicureremo che questo accada”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, rispondendo ai giornalisti al termine dell’incontro bilaterale col premier britannico Keir Starmer, a margine dei lavori del G7. “Credo che verrà firmato un accordo e l’Iran sarebbe pazzo a non firmare. Praticamente, l’Iran è al tavolo dei negoziati. Appena andrò via da qui faremo qualcosa”, ha detto il presidente Usa.
Netanyahu: “Tutti si oppongano a folle tirannia radicale Teheran”
“Questa è una battaglia tra il bene e il male, ed è giunto il momento che le persone perbene, sia in Iran che nel resto del mondo, si schierino dalla parte del bene e resistano a questa follia, scaturita dalla tirannia radicale”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista rilasciata a ‘Iran International’, media basato a Londra critico con il regime di Teheran.
Media, da Teheran attacco con missili e droni su Haifa e Tel Aviv
Secondo quanto riportato dall’agenzia iraniana Mehr, i nuovi attacchi lanciati su Israele sono una “operazione combinata”, in cui le forze armate di Teheran hanno lanciato “una raffica di missili e droni verso Haifa e Tel Aviv”.
Media, nuova ondata attacchi missilistici su Israele
È iniziata una nuova ondata di attacchi missilistici da parte dell’Iran su Israele. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Tasnim.
Netanyahu: “Nostri attacchi ritardano di molto programma nucleare Iran”
Gli attacchi israeliani contro l’Iran hanno ritardato di “molto, molto tempo” il programma nucleare iraniano. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Netanyahu ha aggiunto che Israele non sta cercando di rovesciare il governo di Teheran, ma ha affermato che non sarebbe sorpreso se ciò accadesse a seguito degli attacchi. “Il regime è molto debole“, ha affermato. Netanyahu ha anche dichiarato di essere in contatto quotidiano con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Saar: “Nostro attacco perché Iran stava per costruire bomba nucleare”
“Abbiamo deciso di operare nell’ultimo momento possibile, dopo che l’Iran si è avvicinata molto alla produzione di un’arma nucleare“. Così, parlando al Tg1 delle 20, il ministro degli esteri israeliano Gideon Saar.”Abbiamo verificato che in sei mesi, o anche meno, il materiale che hanno accumulato era sufficiente per produrre nove bombe atomiche, e continuavano ad andare avanti nel loro programma anche durante i colloqui con gli Usa“, ha aggiunto Saar, ricordando infine che “la scorsa settimana l’Aiea ha affermato che l’Iran non sta rispettando gli accordi, avendo esaurito ogni altra strada noi dovevamo agire perché per noi questa è una minaccia esistenziale“.
Media Teheran: abbattuto jet di Israele, è il quarto
L’agenzia di stampa iraniana Mehr riporta che le difese aeree dell’Iran a Tabriz hanno abbattuto un caccia F-35 israeliano. Secondo quanto sostiene Mehr, si tratta del quarto jet di Israele abbattuto da Teheran.
La Russa: “Putin mediatore? Di invasioni se ne intende, può essere utile”
“Non vorrei usare parole sconvenienti, altrimenti dicono che sono il presidente del Senato e non posso dire tutto quello che penso. Però è come quando le forze di polizia in certi film, per provare ad esempio a catturare un falsario, si facevano aiutare da un falsario. Nel senso che lui di invasioni se ne intende e, quindi, può anche essere utile nel tentare di trovare una soluzione a una guerra come questa che vuole evitare – perché credo che sia questo il motivo dell’attacco di Israele – preventivamente un danno grave per Israele”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine della presentazione del libro ‘Trump: la rivincita’, scritto da Gennaro Sangiuliano, a Milano, rispondendo alla domanda su un eventuale ruolo di mediatore di Vladimir Putin nella guerra fra Israele e Iran.
Teheran: “Attacco a tv di Stato spregevole crimine di guerra”
L’attacco effettuato da Israele contro la tv di Stato iraniana Irib è un “atto spregevole” e un “crimine di guerra”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, in un messaggio su X. “Il mondo sta guardando: prendere di mira la sede dell’agenzia di stampa iraniana Irib durante una trasmissione in diretta è un atto spregevole, un crimine di guerra. Il regime israeliano è il più grande nemico della verità ed è il killer numero uno delle persone dei giornalisti e dei media”, ha affermato Baqaei, che ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di “agire ora per impedire all’aggressore genocida di commettere ulteriori atrocità contro il nostro popolo“.
Netanyahu non esclude uccisione di Khamenei
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista ad Abc News, non ha escluso la possibilità di prendere di mira e uccidere la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. Netanyahu ha dichiarato che prendere di mira Khamenei non porterebbe a un’escalation ma anzi porrebbe fine alla guerra iniziata venerdì fra Israele e Iran. Alla domanda dell’intervistatore sulla notizia secondo cui il presidente Usa Donald Trump avrebbe respinto un piano israeliano per assassinare Khamenei temendo che questo possa inasprire il conflitto, Netanyahu ha risposto: “Non inasprirà il conflitto, vi porrà fine”. Poi, alla domanda specifica sul se Israele davvero prenderà di mira il leader supremo iraniano, Netanyahu ha risposto che Israele “sta facendo ciò che dobbiamo fare”.
“Abbiamo vissuto mezzo secolo di conflitti causati da questo regime che terrorizza tutti in Medioriente, ha bombardato i giacimenti petroliferi di Aramco in Arabia Saudita e sta diffondendo terrorismo, sovversione e sabotaggio ovunque”, ha affermato Netanyahu. “La ‘guerra eterna’ è ciò che vuole l’Iran, e ci sta portando sull’orlo di una guerra nucleare. In realtà, ciò che Israele sta facendo è impedire che ciò accada, ponendo fine a questa aggressione, e possiamo farlo solo opponendoci alle forze del male“, ha affermato.
Idf: “Tv di Stato usata per operazioni militari sotto copertura”
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di avere bombardato la sede dell’emittente di Stato iraniana a Teheran e ha affermato che “questo centro era utilizzato dalle forze armate per portare avanti operazioni militari sotto copertura civile”. “L’attacco è stato inoltre condotto in modo mirato per ridurre al minimo i danni ai civili non coinvolti“, sostiene l’Idf. Prima dell’attacco l’esercito israeliano aveva emesso un avviso di evacuazione per un’ampia zona di Teheran dove si trova la sede della tv di Stato e aveva effettuato telefonate alle persone presenti nella zona, sottolinea l’Idf.
Media: uccisi dipendenti tv di Stato iraniana in attacco Israele
Il media Iran International, vicino all’opposizione iraniana, ha riferito, citando il quotidiano Hamshahri, che “un certo numero di dipendenti” dell’emittente di Stato iraniana Irib a Teheran sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani. Iran International ha diffuso un video in cui si vede una colonna di fumo nero che si innalza dall’edificio in fiamme.
Nave da guerra Usa Nimitz verso il Medio Oriente
La portaerei statunitense USS Nimitz si sta dirigendo dalla regione indo-pacifica verso ovest e dovrebbe arrivare in Medioriente entro la fine di giugno. Lo riferisce un funzionario Usa, spiegando che da tempo era in programma che la Nimitz sostituisse la portaerei USS Carl Vinson, che si trova nel Mar Arabico con le 4 navi da guerra del suo gruppo d’attacco, e precisando però che queste non stanno partecipando alla difesa di Israele. Secondo la fonte, invece, nel fine settimana altre 2 navi da guerra statunitensi sono state usate per abbattere missili balistici iraniani, il caccitorpediniere USS The Sullivans e lo USS Arleigh Burke. Ha aggiunto che la Sullivans e il cacciatorpediniere USS Thomas Hudner si trovano attualmente nel Mediterraneo, mentre la Arleigh Burke si è allontanata dalla zona. Secondo la fonte, la portaerei Nimitz e la Carl Vinson si sovrapporranno in Medioriente almeno per un breve periodo prima che la Vinson torni a San Diego.
Media Teheran avverte residenti Tel Aviv in vista nuovo attacco
Le Guardie Rivoluzionarie dell’Iran hanno lanciato un avvertimento ai residenti di Tel Aviv, in seguito all’annuncio di evacuazione da parte del portavoce delle Idf in persiano ai residenti di Teheran. L’annuncio dei Pasdaran, riportano diversi media statali iraniani, invita i residenti a “evacuare il più rapidamente possibile”. L’Iran ha avvisato anche i residenti della zona di Bnei Brak, nell’area metropolitana di Tel Aviv, che attaccherà “le infrastrutture militari del regime sionista” e di conseguenza “la vostra presenza in quest’area mette a rischio le vostre vite“.
Usa innalzano al massimo allerta per viaggi in Israele
Il dipartimento di Stato americano ha alzato oggi al livello massimo l’allerta di viaggio per Israele, raccomandando ai cittadini americani di non recarsi né in Israele né in Cisgiordania. Lo riferisce la Cnn. L’allerta di livello 4 è stata emessa conseguentemente alla decisione del dipartimento di Stato di autorizzare i familiari del personale governativo americano e il personale non essenziale a lasciare volontariamente il Paese a causa dei continui attacchi fra Israele e Iran. Oltre all’autorizzazione alla partenza, l’ambasciata ha dichiarato che “a causa dell’attuale situazione di sicurezza e del conflitto in corso tra Israele e Iran, l’ambasciata degli Stati Uniti ha ordinato a tutti i dipendenti del governo statunitense e ai loro familiari di rimanere al riparo nelle loro residenze o nelle vicinanze fino a nuovo avviso”. L’avviso di viaggio diffuso oggi precisa che “in risposta agli incidenti di sicurezza e senza preavviso, l’Ambasciata degli Stati Uniti potrebbe limitare ulteriormente o vietare ai dipendenti del governo statunitense e ai loro familiari di recarsi in alcune zone di Israele, nella Città Vecchia di Gerusalemme e in Cisgiordania”. Il dipartimento di Stato Usa consiglia inoltre agli americani di non recarsi in Cisgiordania e a Gaza.
Il precedente avviso di viaggio per Israele e la Cisgiordania era di livello 3: “Rivalutare il viaggio a causa del terrorismo e dei disordini civili”. “La situazione della sicurezza in Israele, comprese Tel Aviv e Gerusalemme, è imprevedibile e si raccomanda ai cittadini statunitensi di rimanere vigili e di adottare misure adeguate per aumentare la loro consapevolezza in materia di sicurezza, poiché incidenti di sicurezza, tra cui colpi di mortaio e razzi, intrusioni di droni armati e missili, possono verificarsi senza preavviso”, recita l’avviso di viaggio aggiornato. Il riferimento specifico a Gerusalemme e Tel Aviv è nuovo, sottolinea Cnn.
Trump: “Teheran non sta vincendo la guerra, dovrebbe negoziare”
“Gli iraniani vogliono parlare, ma avrebbero dovuto farlo prima, hanno avuto 60 giorni”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump, nell’incontro col premier canadese Mark Carney. Il conflitto “è doloroso per entrambe le parti, ma l’Iran non sta vincendo questa guerra e dovrebbero parlare subito prima che sia troppo tardi“, ha aggiunto il presidente Usa. “Non voglio dirlo”, ha invece risposto Trump alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa potrebbe provocare il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran.
Raid aviazione Israele su sede tv di Stato a Teheran
I jet israeliani hanno bombardato la sede dell’emittente di Stato iraniana Irib a Teheran. Lo riferisce il Times of Israel, che rilancia un video in cui si vede una conduttrice della tv di Stato iraniana che fugge dallo studio dal quale stava parlando in diretta. Precedentemente l’esercito israeliano (Idf) aveva emesso un avviso di evacuazione per la zona di Teheran in cui ha sede Irib e il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, alludendo a un raid israeliano sull’emittente di Stato aveva dichiarato: “Il megafono della propaganda e dell’incitamento iraniano sta per scomparire”.
Katz allude a raid su tv Teheran: “Megafono propaganda sta per scomparire”
“Il megafono della propaganda e dell’incitamento iraniano sta per scomparire. L’evacuazione dei residenti inizia”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, alludendo alla tv di Stato come obiettivo per raid israeliani.
Funzionario Israele: operazione potrebbe durare da 2 a 3 settimane
L’operazione israeliana contro l’Iran potrebbe durare dalle 2 alle 3 settimane, ma i tempi dipendono dalle decisioni prese dai vertici politici sulla portata della campagna. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. “C’è una serie di obiettivi militari che possiamo completare abbastanza rapidamente”, afferma il funzionario. “Se decidono di estenderla a obiettivi più legati a simboli governativi, obiettivi economici e così via, allora ci vorrà più tempo”, aggiunge. L’obiettivo è un accordo nucleare più stretto tra l’Iran e le potenze occidentali, afferma il funzionario. Israele mira a “causare danni sufficienti [al programma nucleare] per tornare alla diplomazia e raggiungere un buon accordo“. Gli iraniani hanno inviato messaggi a Israele tramite intermediari: “Se Israele smette di attaccare, si fermeranno e sono pronti a tornare ai negoziati”, afferma il funzionario. “Ma Israele deve fermarsi prima“. Israele sta ancora conducendo valutazioni dei danni sul campo di battaglia per valutare l’entità degli attacchi, ma è troppo presto per saperlo in questa fase. Ritiene che l’impianto sotterraneo di Natanz sia stato danneggiato oltre alle infrastrutture in superficie, ma la questione è ancora in fase di verifica.
Idf invia messaggio di evacuazione per residenti distretto Teheran
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno inviato un messaggio di evacuazione ai residenti di un distretto di Teheran in vista dei nuovi attacchi. “Abbiamo appena pubblicato un avviso di evacuazione in persiano per i civili a Teheran”, ha riferito l’esercito israeliano su X, facendo riferimento al distretto 3 della capitale iraniana “come indicato sulla mappa”. “Cari cittadini, per la vostra sicurezza, vi chiediamo di abbandonare immediatamente l’area indicata nel Distretto 3 di Teheran. Nelle prossime ore, l’esercito israeliano opererà in quest’area, come ha fatto negli ultimi giorni nelle vicinanze di Teheran”, ha scritto l’Idf, ricordando che “I civili israeliani non ricevono avvisi di evacuazione prima di correre nei rifugi”.
Tajani sente omologo Iran: “Riprendere negoziato, stretto Hormuz resti aperto”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato al suo omologo iraniano, Abbas Araghchi, che “l’Italia invita le parti coinvolte nel conflitto a ritrovare un dialogo. Ho chiesto al ministro degli Esteri iraniano di continuare a tutelare la sicurezza per gli italiani presenti nella regione. Lavoriamo per una ripresa del negoziato contro la proliferazione nucleare. Per noi è importante che rimanga aperto lo stretto di Hormuz, fondamentale snodo per il commercio internazionale”.
Wsj: da Teheran messaggi per de-escalation e ripresa dialogo con Usa
L’Iran ha segnalato la sua volontà di porre fine alle ostilità e di riprendere i colloqui sul suo programma nucleare, inviando messaggi a Israele e agli Stati Uniti tramite intermediari arabi. Lo hanno affermato funzionari mediorientali ed europei, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. Nel mezzo di una feroce campagna aerea israeliana, si legge sul sito del quotidiano americano, Teheran ha riferito ai funzionari arabi di essere disponibile a tornare al tavolo delle trattative a condizione che gli Stati Uniti non si uniscano all’attacco, come riferiscono i funzionari. Il messaggio riferito a Israele è poi quello che è nell’interesse di entrambe le parti contenere la violenza.
Netanyahu: “Controlliamo i cieli di Teheran”
“La nostra Aeronautica Militare non solo protegge i cieli di Israele, ma ora controlla anche i cieli di Teheran. Si tratta di un risultato straordinario, un cambiamento delle regole del gioco”. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in visita nella base aerea israeliana di Tel Nof, accompagnato dal ministro della Difesa Israel Katz e dal capo di Stato maggiore dell’esercito, il tenente generale Eyal Zamir. Lo riporta Ynet. “Stiamo colpendo con precisione e determinazione gli obiettivi del regime” dell’Iran, “obiettivi che minacciano il nostro futuro. Al contrario del regime criminale iraniano, che prende deliberatamente di mira i civili: bambini, donne, famiglie”, ha aggiunto Netanyahu. Stamattina l’esercito israeliano (Idf) aveva annunciato di avere raggiunto la “superiorità aerea” su Teheran e che Israele ora controlla i cieli dall’Iran occidentale a Teheran.
Netanyahu: “Obiettivo doppio, eliminare minaccia nucleare e missilistica”
In Iran “stiamo lavorando per raggiungere due obiettivi strategici: eliminare la minaccia nucleare ed eliminare la minaccia missilistica“. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in visita nella base aerea israeliana di Tel Nof, accompagnato dal ministro della Difesa Israel Katz e dal capo di Stato maggiore dell’esercito, il tenente generale Eyal Zamir. “Questo è un viaggio verso la vittoria, e questa vittoria sarà costruita sulle spalle di persone straordinarie come voi. Tutti i cittadini di Israele vi salutano, e molti nel mondo vi guardano, vi ammirano, vi apprezzano”, ha detto rivolgendosi ai soldati, assicurando che Israele giungerà alla vittoria. “Questo è una parte fondamentale della speranza di vittoria che raggiungeremo. Continuate fino alla fine“, ha concluso.
Teheran: 45 donne e bambini uccisi in attacchi Israele
La portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, ha riferito che 45 tra donne e bambini sono stati uccisi negli attacchi di Israele all’Iran e che altri 75, sempre tra donne e bambini, sono rimasti feriti. Lo riporta Al Jazeera. Secondo la portavoce ciò dimostra che le affermazioni di Israele di colpire solo siti militari “sono false”.
Media: abbattuti missili Israele su sito nucleare Natanz
Questa mattina difese aeree intorno all’impianto nucleare iraniano di Natanz “hanno contrastato i missili ostili del regime sionista usurpatore, colpendoli con successo“. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana Tasnim citando fonti locali.
Media opposizione: staff Khamenei in trattative con Mosca per lasciare il Paese
Il media Iran International, critico con il regime di Teheran, riferisce di aver ottenuto informazioni che indicano che Ali Asghar Hejazi, vice capo di gabinetto della Guida Suprema Ali Khamenei, è in trattative con funzionari russi per garantire una potenziale uscita dall’Iran per sé e la sua famiglia se la situazione dovesse deteriorarsi. Un alto funzionario russo avrebbe quindi assicurato a Hejazi che in caso di escalation, Mosca faciliterà la sua evacuazione attraverso un corridoio sicuro. Secondo quanto riporta Iran International, altri alti funzionari iraniani hanno avuto contatti simili.
Idf: distrutto un terzo dei lanciamissili di Teheran
“Durante la notte, abbiamo condotto un attacco su vasta scala in diverse località nel cuore dell’Iran. Sono stati impiegati in questo attacco oltre 50 aerei da combattimento, distruggendo più di 120 lanciamissili terra-terra. Si tratta di un terzo dei lanciamissili terra-terra in mano al regime iraniano“. Lo dice il portavoce delle Idf (Forze di difesa israeliane), Efi Defferin, precisando che “gli attacchi hanno fatto sì che durante la notte il regime sia riuscito a lanciare solo la metà dei missili che aveva pianificato“. Lo riporta Ynet. “Due raffiche di missili sono state lanciate in territorio israeliano la scorsa notte: sono stati lanciati 65 missili e decine di droni. I sistemi di difesa sono riusciti a intercettarne la maggior parte“, riassume ancora il portavoce.
Ue: “Mosca non ha credibilità per mediare”
“La Russia non ha alcuna credibilità. I precedenti della Russia dimostrano che l’unica cosa a cui la Russia è interessata è la guerra. La Russia ha violato ripetutamente il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. E ricordiamo anche il recente Accordo di partenariato Russia-Iran, che segnala un approfondimento della cooperazione in molteplici settori, tra cui la politica estera e la difesa. Alla luce di ciò, la Russia non può essere un mediatore obiettivo“. Lo dice il portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa della Commissione europea.
Cremlino: “Russia resta disponibile a mediare”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia resta disponibile, se necessario, a fare da mediatrice per risolvere il conflitto tra Iran e Israele. “La Russia mantiene la sua disponibilità a fornire i propri servizi di mediazione, se necessario, comprese le proposte precedentemente avanzate dal presidente Vladimir Putin nel colloquio con il presidente Trump. A questo proposito, la disponibilità e la volontà della Russia rimangono invariate”, ha detto Peskov citato dalla Tass.
Domani riunione dei ministri degli Esteri Ue
“Alla luce della gravità della situazione in Medioriente, l’Alta Rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, ha convocato una riunione dei ministri degli Esteri dell’UE per domani tramite videocollegamento”. Lo ha annunciato il portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa.
“L’incontro offrirà l’opportunità di uno scambio di opinioni, di coordinare l’attività diplomatica sia a Tel Aviv che a Teheran e di definire i possibili prossimi passi, a dimostrazione del forte impegno dell’UE per la sicurezza regionale e l’escalation, e continuerà a contribuire a tutti gli sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e a trovare una soluzione duratura alla questione nucleare iraniana, che può avvenire solo attraverso un accordo negoziato”, sottolinea il portavoce.
Idf: abbiamo il controllo dello spazio aereo di Teheran
L’esercito israeliano ha affermato di aver raggiunto la “superiorità aerea” su Teheran. L’Idf ha riferito di aver indebolito le difese aeree e i sistemi missilistici iraniani al punto che i suoi aerei possono ora operare sulla capitale iraniana senza correre gravi pericoli. L’esercito ha quindi dichiarato che Israele ora controlla i cieli dall’Iran occidentale a Teheran.
Idf: intercettato drone vicino alla residenza di Netanyahu
L’esercito israeliano ha riferito di aver intercettato un drone penetrato a est che era arrivato fino a Cesarea, dove si trova la residenza del premier Benjamin Netanyahu. Un portavoce dell’Idf ha riferito che il drone è stato intercettato dopo un inseguimento durato circa mezz’ora.
Tajani: “Situazione resta preoccupante”
“La situazione continua a essere preoccupante perché non ci sono segnali di distensione” tra Iran e Israele, “noi stiamo lavorando per favorire una de-escalation, favorire comunque un dialogo, la ripresa dei colloqui tra Iran e Stati Uniti che sono stati sospesi, quelli sul nucleare, ma in questo momento l’Iran non vuole riprendere”. Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a un’edizione straordinaria del Tg1.

Teheran: 224 morti negli attacchi israeliani
Il ministero della Salute iraniano riferito che 224 persone sono state uccise dall’inizio degli attacchi israeliani venerdì. Il portavoce Hossein Kermanpour ha riportato sui social media che altre 1.277 persone sono state ricoverate in ospedale e ha affermato che oltre il 90% delle vittime sono civili.Israele, dal canto suo, ha dichiarato che da venerdì sono state uccise 14 persone e altre 390 sono rimaste ferite.
Katz: “Abitanti di Teheran pagheranno il prezzo”
“Gli abitanti di Teheran pagheranno il prezzo” per gli attacchi compiuti dall’Iran contro i civili israealiani, “e presto”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. “L’arrogante dittatore di Teheran è diventato un assassino spaventato che spara al fronte interno civile israeliano per dissuadere le Forze di Difesa Israeliane dal continuare a compiere attacchi che stanno distruggendo le sue capacità”, ha sottolineato in una nota.

Cinque morti e 92 feriti in attacco a Israele
Sale a cinque morti il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico lanciato dall’Iran questa notte in Israele. Lo riporta il ‘The Times of Israel’ citando il report del servizio di soccorso Magen David Adom. L’ultima vittima è stata trovata tra le macerie di un grattacielo residenziale colpito da un attacco a Petah Tikva. I feriti sono invece 92, la maggior parte con ferite lievi.
Idf: colpiti centri comando Forze Quds a Teheran
I jet dell’aeronautica militare dell’esercito israeliano hanno attaccato a Teheran i centri di comando della Forza Quds, una componente del Corpo delle Guardie delle rivoluzione islamica, basandosi su precisi dati di intelligence. Lo annuncia l’Idf, spiegando che i centri colpiti venivano utilizzati “per pianificare attacchi terroristici contro Israele tramite i rappresentanti del regime iraniano in Medioriente”.
Idf: attacco a siti missilistici terra-terra
L’esercito israeliano ha attaccato i siti di lancio di missili terra-terra nell’Iran centrale. Lo ha annunciato il Comando del Fronte Interno dell’Idf, che ha intimato agli israeliani di rimanere nei pressi dei rifugi, in vista di un previsto attacco missilistico.
Iran, forti esplosioni vicino al sito nucleare di Fordo
Forti esplosioni sono state segnalate vicino al sito nucleare iraniano di Fordo. Lo riporta ‘Iran International’.