Israele: "Di fatto hanno rifiutato la proposta". L'inviato Usa: "Inaccettabile, ci fa fare un passo indietro"
Hamas ha fatto sapere di aver risposto tramite i mediatori all’ultima proposta dell’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. “Questa proposta mira a raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dell’Idf dalla Striscia di Gaza e a garantire il flusso di aiuti al nostro popolo”, si legge in una dichiarazione del gruppo palestinese, come riporta Al Jazeera. “Come parte di questo accordo, dieci prigionieri israeliani viventi detenuti dalla resistenza saranno rilasciati e diciotto corpi saranno restituiti”, aggiunge Hamas, “in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi”.
Hamas aveva anticipato che avrebbe presentato oggi la sua risposta alla proposta Witkoff per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Un alto funzionario del gruppo aveva affermato che il documento è stato elaborato dopo una serie di consultazioni all’interno del movimento in cui sono stati vagliati i dettagli della proposta e le sue possibili conseguenze sul campo e politiche. La fonte ha sottolineato che “la risposta esprimerà la posizione del movimento sull’iniziativa proposta, alla luce delle richieste del popolo palestinese, al fine di fermare il genocidio”.
La proposta di Witkoff
La notizia è stata riportata anche dai media israeliani tra cui il Times of Israel che aveva anticipato che, secondo una copia dell’ultima proposta di Witkoff, la cui autenticità è stata confermata al giornale da due fonti vicine ai negoziati, Hamas dovrebbe rilasciare 10 ostaggi israeliani vivi detenuti a Gaza e restituire i corpi di 18 ostaggi deceduti durante un cessate il fuoco di 60 giorni. In cambio, Israele dovrebbe rilasciare 125 palestinesi condannati all’ergastolo, 1.111 abitanti di Gaza detenuti dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023 e 180 corpi di palestinesi attualmente detenuti da Israele. La proposta statunitense prevede che le parti debbano ancora concordare i parametri del ritiro parziale dell’Idf da Gaza durante la tregua temporanea.
La delusione di Hamas
Fonti vicine ai negoziati hanno riferito al media israeliano che Hamas è rimasto deluso dalla proposta, poiché lascia ancora a Israele la possibilità di riprendere i combattimenti al termine della tregua temporanea, come ha promesso di fare il primo ministro Benjamin Netanyahu. Non volendo essere considerato responsabile dell’impasse, Hamas è propenso ad accettare la proposta, pur presentando una serie di riserve, il che probabilmente prolungherà i colloqui di almeno alcuni giorni.
Israele: “Risposta Hamas è di fatto rifiuto proposta”
Un funzionario israeliano ha detto ai giornalisti che Tel Aviv sta trattando la risposta di Hamas alla proposta di accordo sugli ostaggi dell’inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff come “di fatto un rifiuto“. Lo riporta il Times of Israel.
Witkoff: “Risposta Hamas inaccettabile, ci fa fare un passo indietro”
Ha espresso il suo disappunto per la risposta di Hamas anche lo stesso Witkoff, affermando che “è totalmente inaccettabile e non fa che farci fare un passo indietro“. In un post su X, Witkoff ha affermato: “Hamas dovrebbe accettare la proposta quadro che abbiamo avanzato come base per i colloqui di prossimità, che potremo iniziare immediatamente la prossima settimana”. E ha sottolineato: “Questo è l’unico modo in cui potremo chiudere un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni nei prossimi giorni, in cui metà degli ostaggi vivi e metà di quelli deceduti torneranno a casa dalle loro famiglie e in cui potremo avere, nei colloqui di prossimità, negoziati sostanziali e in buona fede per cercare di raggiungere un cessate il fuoco permanente”.
Israele: “Hamas continua a opporsi, è inaccettabile”
“Mentre Israele ha accettato la bozza aggiornata di Witkoff per il rilascio dei nostri ostaggi, Hamas conferma il suo rifiuto“, ha poi scritto, in una breve dichiarazione, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Come ha affermato Witkoff, la risposta di Hamas è inaccettabile e fa arretrare la situazione – prosegue la nota riportata dai media israeliani -. Israele continuerà la sua azione per il ritorno dei nostri ostaggi e la sconfitta di Hamas“.
Media: “Saccheggiati oltre 100 camion del Pam carichi di farina”
Intanto oltre 100 camion del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, carichi di farina, sarebbero stati saccheggiati nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, secondo quanto riporta il sito di notizie israeliano Ynet secondo cui la distribuzione della farina sarebbe dovuta iniziare domani. Israele, a seguito della pressione internazionale, ha iniziato la scorsa settimana a consentire l’ingresso di alcuni aiuti umanitari a Gaza, dopo aver bloccato dal 2 marzo l’entrata di cibo, medicine, carburante e altri beni.
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