Rubio: “Da Usa nessuna concessione al presidente russo”. Zelensky sente Meloni. Von der Leyen: "Al lavoro su nuove sanzioni dure a Mosca"

IN AGGIORNAMENTO – Oltre due ore di telefonata in cui, almeno secondo il resoconto del Cremlino, Vladimir Putin e Donald Trump hanno deciso di rivolgersi uno all’altro utilizzando solamente i nomi di battesimo per tentare di effettuare passi avanti in merito alla ricerca della soluzione del conflitto in Ucraina. Per le parti il colloquio è stato positivo.

Rubio: “Trump non ha fatto concessioni a Putin”

Donald Trump “non ha fatto concessioni” a Vladimir Putin. Lo ha affermato il segretario di Stato Marco Rubio nell’audizione in corso al Senato. Il leader russo “non ha ottenuto una singola concessione”, ha assicurato Rubio. 

Medvedev: “‘Volenterosi’ a Kiev una minaccia militare”

“La comparsa di truppe della cosiddetta coalizione” dei ‘volenterosi’ in Ucraina “sarà naturalmente vista come una ricaduta di una minaccia militare con tutte le conseguenze che ne conseguono, fino al loro riconoscimento come legittimo obiettivo militare”. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, intervenendo al Forum giuridico internazionale di San Pietroburgo. 

Zelensky sente von der Leyen: “Discusso preparativi 18° pacchetto sanzioni” 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Ursula e io abbiamo discusso dei preparativi per il 18° pacchetto di sanzioni dell’Ue”, ha scritto Zelensky sui social, “il petrolio russo, le infrastrutture per il commercio di energia, le banche e i meccanismi finanziari sono i settori che danneggiano maggiormente la Russia e che quindi contribuiscono maggiormente alla pace. Ringrazio tutti coloro che sostengono sanzioni più severe e prendono decisioni forti”. Il presidente ucraino ha espresso i suoi ringraziamenti per il 17° pacchetto di sanzioni. “È un passo nella giusta direzione. È importante imporre severe restrizioni alla flotta di petroliere russe, che serve a finanziare le uccisioni, nonché a tutti i programmi utilizzati dalla Russia per potenziare la propria industria militare”, ha aggiunto, “maggiore sarà la pressione sulla Russia, maggiori saranno gli incentivi per Mosca a muoversi verso una pace autentica”. “Abbiamo anche discusso in dettaglio la conversazione di ieri con il presidente Trump e il nostro lavoro diplomatico congiunto con i partner”, ha concluso Zelensky, “l’Europa deve essere coinvolta e stiamo coordinando ogni passo nel modo più stretto possibile”. 

Von der Leyen sente Zelensky: “Lavoriamo a sanzioni più severe” 

“Ho appena finito di parlare al telefono con Zelensky. Stiamo collaborando strettamente per definire i prossimi passi. L’Europa ha appena adottato il suo 17° pacchetto di sanzioni severe. È in fase di preparazione un 18° pacchetto con sanzioni ancora più severe. È tempo di intensificare la pressione sulla Russia affinché venga attuato il cessate il fuoco”. Lo afferma la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sui social. 

Zelensky sente Meloni, discusse piattaforme per colloqui con Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Come sempre, idee interessanti”, ha commentato sui social Zelensky, “abbiamo discusso delle possibili piattaforme per i colloqui con la Russia. È necessario un cessate il fuoco per salvare vite umane. È necessaria una diplomazia onesta. L’Ucraina è pronta ed è essenziale garantire che la Russia sia disposta a porre veramente fine alla guerra”. “Abbiamo anche discusso dei colloqui di ieri con il Presidente Trump e i leader europei”, ha aggiunto il leader ucraino, “stiamo coordinando le nostre posizioni. L’Italia sostiene tutti gli sforzi volti a raggiungere una pace autentica. Abbiamo convenuto di rimanere in contatto per quanto riguarda i nostri prossimi passi”.

Mosca: “Pronti a contatti con Kiev, ora tocca a loro” 

“La Russia è pronta per i contatti con l’Ucraina, ora tocca a Kiev”. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta Ria Novosti. 

Regno Unito annuncia nuove sanzioni contro la Russia

“Aggiunte 82 nuove designazioni e 18 nuove specifiche nell’ambito del regime di sanzioni nei confronti della Russia”. È quanto si legge sul sito del ministero degli Esteri del Regno Unito, che ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia per colpire 100 tra soggetti dei settori militare, energetico e finanziario di Mosca. In particolare, all’elenco delle sanzioni sono state aggiunte 18 navi della flotta ombra russa. 

Zelensky: “Russia cerca di prendere tempo per continuare guerra”

“È evidente che la Russia sta cercando di prendere tempo per continuare la guerra e l’occupazione. Stiamo lavorando con i nostri partner affinché la pressione costringa i russi a cambiare atteggiamento. Le sanzioni sono importanti e sono grato a tutti coloro che contribuiscono a renderle più incisive nei confronti dei responsabili della guerra”. È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio Telegram in cui riferisce di un colloquio telefonico con il presidente finlandese Alexander Stubb. 

Ue: “Approvato 17esimo pacchetto sanzioni contro la Russia”

“L’Ue ha approvato il suo 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che colpisce quasi 200 navi della flotta ombra. Le nuove misure affrontano anche le minacce ibride e i diritti umani. Sono in preparazione ulteriori sanzioni contro la Russia. Più a lungo la Russia combatterà, più dura sarà la nostra risposta”. Lo scrive sui social l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. 

Contatti Russia-Ucraina “ristabiliti”

I contatti tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono già in fase di implementazione. Lo ha detto nella notte il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti. “Sono in corso contatti tra russi e ucraini”, ha affermato, “i contatti sono stati effettivamente ristabiliti, il che è molto importante in questa fase”. 

La telefonata Trump-Putin

Putin ha parlato di una conversazione “franca e molto utile”. Trump, dal canto suo, ha detto che la telefonata “è andata molto bene”. I colloqui continueranno mentre per quanto riguarda un eventuale faccia a faccia nulla è stato ancora concordato. Per capire quali saranno gli effetti reali della conversazione occorrerà pero attendere.

Al momento Vladimir Putin ha fatto sapere di essere “disponibile” a un cessate il fuoco per “un certo periodo” se “verranno raggiunti gli accordi appropriati”. A tal proposito il leader del Cremlino ha rivelato di aver concordato con il presidente degli Stati Uniti una proposta di collaborazione con l’Ucraina su “un memorandum riguardante un possibile futuro trattato di pace con la definizione di una serie di posizioni”. Mosca e Kiev “devono trovare compromessi che vadano bene a entrambe le parti”, è stata la sintesi di Putin che ha ribadito la necessità di “eliminare le cause profonde di questa crisi” come “questione più importante”.

Se il presidente russo ha usato la terminologia diplomatica per raccontare il resoconto della telefonata dal suo punto di vista Donald Trump, come da sua indole, è stato decisamente più diretto. “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la fine della guerra”, ha detto. “Le condizioni per farlo saranno negoziate tra le due parti, come è possibile, perché conoscono dettagli di un negoziato di cui nessun altro sarebbe a conoscenza”, ha aggiunto.

Su questo punto la Russia ha sottolineato che la questione della scadenza e dei tempi “per un possibile cessate il fuoco in Ucraina non è stata affrontata nel colloquio”. Trump, che prima di parlare con Putin ha sentito anche Volodymyr Zelensky, ha aggiunto che sia Mosca che Kiev “beneficeranno” da un eventuale accordo di pace.

Consigliere Cremlino: “Trump pragmatico ma servono nuove intese”

“Trump è focalizzato soltanto sul raggiungimento di risultati concreti per l’America, e questo ci sta bene. Un approccio pragmatico era quello che chiedevamo da tempo agli Usa e all’Occidente in generale”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Maxim Suchkov, docente, direttore dell’Istituto di studi sulle relazioni russo-americane, membro del Consiglio scientifico presso il Consiglio di sicurezza.

“Nonostante le sue minacce di nuove sanzioni o di altre misure punitive, Trump sta bene attento a non scendere mai sul piano personale con il nostro presidente e non è mai irrispettoso del popolo russo – afferma – Il rispetto era una delle cose che più mancavano nelle nostre relazioni con l’America. Adesso con Trump lo abbiamo, ed è una cosa che Putin apprezza molto. Ma chiaramente, la strada da percorrere è ancora lunga”.

Cosa succede adesso: possibili negoziati in Vaticano ma Cremlino non conferma

Non solo, il presidente americano ha anche fatto intendere che la Santa Sede potrebbe essere il luogo per futuri negoziati fra le parti. “Il Vaticano, come rappresentato dal Papa, ha dichiarato di essere molto interessato a ospitare i negoziati. Che il processo abbia inizio”, ha affermato.

Il Cremlino è a conoscenza dell’offerta del Vaticano di ospitare i negoziati tra Russia e Ucraina, ma non è stata ancora presa alcuna decisione. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. “Tutti sono a conoscenza di questa iniziativa del Papa. C’è stata anche una dichiarazione del Vaticano”, ha detto, “naturalmente, la parte russa è grata a tutti coloro che sono disposti a dare il loro contributo. Ma non sono state ancora prese decisioni specifiche sul luogo in cui proseguire i possibili contatti futuri”. Lo riporta l’agenzia Tass.

L’intervento dei leader Ue

Trump, dopo aver parlato con Vladimir Putin, ha sentito anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente finlandese Alexander Stubb per informarli sull’esito del colloquio.

“Si lavora per un immediato avvio dei negoziati tra le parti che possano condurre il prima possibile ad un cessate il fuoco e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina”, il pensiero della presidente del Consiglio espresso in una nota di Palazzo Chigi. Quanto alla possibile mediazione del Vaticano la sua disponibilità è stata considerata “positivamente”.

“L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare i contatti e lavorare per la pace”, ha detto ancora Meloni.

In serata è arrivata infine la replica di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha fatto sapere di aver detto a Trump che “nessuna decisione” può essere presa “senza coinvolgere Kiev”. Il presidente ucraino ha aggiunto di “non avere dettagli” sul memorandum di cui ha parlato il Cremlino. Quanto alla situazione sul campo “non ritireremo le truppe dai nostri territori, è un dovere costituzionale mio e delle nostre forze armate”, ha spiegato Zelensky, “Se la Russia pone delle condizioni per il ritiro delle nostre truppe dal nostro territorio, significa che non vuole che la guerra finisca”, ha concluso. 

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