Il Cremlino: "Il presidente Putin resta aperto a colloqui per risolvere la guerra". Drone russo su un bus: 9 morti e 30 feriti

È di nove morti e 30 feriti in Ucraina il bilancio di un attacco russo con un drone che ha colpito un autobus su cui viaggiavano i dipendenti di un’azienda a Marhanec, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo riferisce su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, che ha condiviso alcune foto del bus colpito.

Intanto i colloqui di pace – che avrebbero dovuto tenersi oggi a Londra tra i ministri degli Esteri di Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Ucraina – sono stati ‘declassati’ a colloqui tra funzionari e chiusi ai media. Il leader di Kiev Volodymyr Zelensky si dice aperto a diverse proposte di tregua e afferma che il primo obiettivo è “fermare le uccisioni”. Tra le varie offerte messe sul piatto c’è quella di Donald Trump che, tra le altre cose, prevede il riconoscimento della Crimea come parte della Russia.

Cremlino: “Trump non ha fissato una scadenza per il cessate il fuoco”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha mai fissato una scadenza per un cessate il fuoco in Ucraina e anche la Russia ritiene che una mossa del genere sarebbe inappropriata. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un’intervista alla rivista francese Le Point, come riporta la Tass .”Trump non ha mai indicato date. E non crediamo che stabilire una scadenza sarebbe appropriato. Perché il presidente Putin sostiene il cessate il fuoco”, ha detto Peskov. Rispondendo a una domanda su un possibile incontro tra Putin e la sua controparte americana, ha osservato che entrambi “vogliono ottenere risultati”. Il portavoce del leader russo ha sottolineato che i negoziati per il ripristino delle relazioni russo-americane e per la risoluzione della situazione in Ucraina sono “due questioni completamente diverse”. “Ma risolvere il conflitto con l’Ucraina senza ripristinare normali relazioni tra Washington e Mosca è impossibile”, ha aggiunto Peskov.

Cremlino: “Putin rispetta Trump, incontro sarà produttivo”

Il presidente russo, Vladimir Putin, rispetta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump “perché è una figura politica forte e una personalità forte”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitru Peskov, come riporta la Tass. “L’incontro tra Trump e Putin dovrebbe essere produttivo, attualmente sono in corso i lavori preparatori”, ha detto ancora Peskov. 

Cremlino: “Ue vuole la guerra, nessuna posizione comune”

L’Europa vuole la guerra, non i negoziati, e la Russia al momento non ha posizioni comuni con essa. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un’intervista alla rivista francese Le Point, come riporta Tass. “Non ci sono posizioni comuni al momento, perché l’Europa vuole la guerra, non i negoziati. Non la trascineremo lì con la forza”, ha detto Peskov, spiegando che l’Europa “non ha mostrato alcun segno di indipendenza”. “Come se tutta l’Europa lavorasse per l’amministrazione Biden! L’Europa non è sovrana, ha fatto quello che l’amministrazione Biden le ha chiesto di fare, come se ogni presidente, ogni primo ministro fosse il suo consigliere. Finora, è stata Washington a svolgere il ruolo principale“, ha detto ancora Peskov.

Kiev: “Impegno a sostenere sforzi pace di Trump”

 “Oggi abbiamo proseguito il dialogo approfondito volto a raggiungere una pace giusta e sostenibile in Ucraina. Abbiamo sottolineato il nostro impegno a sostegno degli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump“. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, al termine del vertice sull’Ucraina a Londra. Yermak ha poi espresso gratitudine ai partner per il loro forte sostegno e per il desiderio comune di porre fine alla guerra il prima possibile. Le parti, ha affermato ancora il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, hanno concordato ulteriori consultazioni regolari per raggiungere l’obiettivo principale: una pace giusta per l’Ucraina. 

Kiev: “Russia continua a rifiutare cessate il fuoco incondizionato” 

La Russia continua a rifiutare un cessate il fuoco incondizionato, prolungando il processo e cercando di manipolare i negoziati. Ma l’unità internazionale e la chiara posizione dei nostri partner non le lasciano scampo”. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, al termine del vertice sull’Ucraina a Londra, come riporta Ukrinform. “Oggi a Londra abbiamo tenuto un importante incontro con i consulenti per la sicurezza nazionale e la politica estera dei paesi partecipanti alla Coalizione dei volenterosi”, ha osservato Yermak. All’incontro l’Ucraina era rappresentata all’incontro anche dal ministro degli Esteri Andriy Sybiga e dal ministro della Difesa Rustem Umerov. Per il Regno Unito, Jonathan Powell, consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro, per la Francia, Emmanuel Bonn, consigliere diplomatico del presidente, e per la Germania, Jens Plöttner, consigliere del cancelliere per la politica estera e la sicurezza.

Cremlino: “Putin resta aperto a colloqui con Europa e Kiev”

Il presidente russo Vladimir Putin resta aperto a colloqui con l’Europa e l’Ucraina per risolvere il conflitto ucraino. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass. “Non abbiamo contatti con gli europei, né con gli ucraini. Sebbene il presidente Putin mantenga la sua apertura a tali contatti nell’interesse di una soluzione, questo è lo status quo attuale”, ha detto Peskov. 

Zelensky: “Attacco a bus brutale crimine di guerra” 

“È stato un attacco estremamente brutale e un crimine di guerra assolutamente deliberato. Nella città di Marhanets i russi hanno colpito un autobus che trasportava i lavoratori di un impianto di estrazione e lavorazione. Un autobus normale. Chiaramente un mezzo civile, un obiettivo civile. Più di 40 persone sono rimaste ferite, la maggior parte donne, e alcune hanno riportato ferite molto gravi. Tragicamente, 9 persone sono state uccise. Le mie condoglianze vanno alle loro famiglie e ai loro cari”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Questi attacchi di droni Fpv russi contro i civili sono purtroppo comuni. I civili di Kherson e della regione, di Kupyansk, Pokrovsk e delle comunità della regione di Dnipro – Nikopol e Marhanets – sono i più colpiti da questo tipo di terrore. Questi attacchi avvengono praticamente ogni giorno. I russi ne fanno addirittura sfoggio, pubblicando online i filmati degli attacchi ai civili. Il mondo intero dovrebbe prendere la cosa sul serio: se i russi usano questa forma di terrore, anche altri terroristi potrebbero adottarla. Questo è uno dei motivi per cui la continua aggressione russa è una minaccia globale. La guerra si evolve nel tempo e più dura, più, purtroppo, i metodi di uccisione e crudeltà possono essere modernizzati”, ha scritto ancora Zelensky.

Kiev: “Senza adesione a Nato servono garanzie sicurezza vincolanti”

“Se (a Kiev ndr.) non verrà concessa l’adesione alla Nato, l’Ucraina richiederà garanzie di sicurezza vincolanti, sufficientemente forti da scoraggiare future aggressioni e sufficientemente chiare da garantire una pace duratura“. Lo afferma la vicepremier e ministra dell’Economia Ucraina Yulia Svyrydenko. 

Kiev: “Non riconosceremo mai l’occupazione della Crimea”

“Il nostro popolo non accetterà un conflitto congelato mascherato da pace. Non riconosceremo mai l’occupazione della Crimea“. Lo afferma la vicepremier e ministra dell’Economia Ucraina Yulia Svyrydenko. 

Kiev: “Pronti a negoziati ma non a capitolazione”

“Mentre la delegazione Ucraina incontra oggi i partner a Londra, ribadiamo una posizione di principio: l’Ucraina è pronta a negoziare, ma non a capitolare”. Lo afferma la vicepremier e ministra dell’Economia Ucraina Yulia Svyrydenko. “Non ci sarà alcun accordo che dia alla Russia le basi più solide di cui ha bisogno per riorganizzarsi e tornare con maggiore violenza. Un cessate il fuoco totale, via terra, via aria e via mare, è il primo passo necessario. Se la Russia opterà per una tregua limitata, l’Ucraina risponderà con la stessa moneta“, ha aggiunto.

Zelensky: “Aperti a proposte pace ma primo obiettivo è fermare uccisioni”

 “L’Ucraina ha ripetutamente affermato di non escludere alcuna soluzione che possa portare a un cessate il fuoco e, in definitiva, a una vera pace. Fermare le uccisioni è il primo obiettivo“. Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. ” Sono grato a tutti coloro che si concentrano su questo obiettivo e ci aiutano a procedere verso la fine della guerra”, ha aggiunto Zelensky.

Rubio: “Pronto a riprogrammare viaggio a Londra nei prossimi mesi”

“Non vedo l’ora di dare seguito alle discussioni in corso a Londra e di riprogrammare il mio viaggio nel Regno Unito nei prossimi mesi“. Lo ha scritto su X il segretario di Stato americano, Marco Rubio, in merito alla mancata partecipazione al vertice sull’Ucraina programmato a Londra. “Il nostro team non vede l’ora di partecipare a incontri tecnici proficui e proficui con le controparti ucraine e britanniche”, ha scritto ancora Rubio.

Vance: “Mosca e Kiev trovino accordo o Usa pronti a ritirarsi” 

“Abbiamo presentato una proposta molto esplicita sia ai russi che agli ucraini, ed è ora che dicano di sì o che gli Stati Uniti abbandonino questo processo“. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, parlando con i media durante una sua visita in India. “Abbiamo impiegato una quantità straordinaria di diplomazia sul campo. Abbiamo cercato davvero di capire le cose dal punto di vista sia degli ucraini che dei russi. Cosa interessa di più agli ucraini? Cosa interessa di più ai russi? E penso che abbiamo elaborato una proposta molto equa. Vedremo se europei, russi e ucraini riusciranno a portare a termine questa questione”, ha detto ancora Vance.

Cremlino: “Usa-Ucraina non hanno avvicinato posizioni per incontro Londra”

Usa e Ucraina non sono riuscite ad avvicinare le loro posizioni per la riunione che doveva tenersi oggi a Londra. È quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “A Londra si era effettivamente parlato di un incontro tra inviati degli Stati Uniti e dell’Ucraina, affinché gli Stati Uniti potessero proseguire i loro sforzi di mediazione. Da quanto ci risulta, non è stato ancora possibile avvicinare le posizioni su alcune questioni e quindi l’incontro non ha avuto luogo”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti. 

Rinviati i colloqui fra ministri a Londra

I colloqui di pace che avrebbero dovuto tenersi oggi a Londra a livello di ministri sono stati ‘declassati’ a colloqui tra funzionari e chiusi ai media. L’annuncio è giunto dal Foreign Office britannico e lo riporta il Guardian. “L’incontro di oggi con i ministri degli Esteri per i colloqui di pace sull’Ucraina è stato rinviato. I colloqui a livello ufficiale proseguiranno, ma saranno chiusi ai media”, ha riferito il ministero degli Esteri del Regno Unito.

Già prima di questo annuncio l’emittente britannica Sky News aveva riferito che i ministri degli Esteri di Francia e Germania avevano deciso di non recarsi a Londra oggi per la riunione sull’Ucraina dopo che gli Usa hanno annunciato che il segretario di Stato americano Marco Rubio non parteciperà. La riunione di oggi è fra rappresentanti di Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Ucraina. 

La proposta di Putin

Inoltre è di ieri l’indiscrezione lanciata dal Financial Times secondo cui il presidente russo Vladimir Putin ha offerto di fermare l’invasione dell’Ucraina lungo l’attuale linea del fronte, nell’ambito degli sforzi per raggiungere un accordo di pace con Trump.

Trump chiede a Kiev di accettare occupazione

Gli Usa, intanto, si aspettano per oggi la risposta dell’Ucraina a una proposta di accordo di pace che prevede il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della Crimea come parte della Russia e il riconoscimento non ufficiale del controllo russo su quasi tutte le aree occupate dall’invasione del 2022. Lo riporta Axios, citando fonti direttamente informate sulla proposta. Il documento di una pagina è stato presentato dagli Stati Uniti ai funzionari ucraini a Parigi la scorsa settimana e, secondo le fonti, descrive questa proposta come “l’offerta finale” del presidente americano. La Casa Bianca insiste nel dire che è pronta a ritirarsi se le parti non raggiungono presto un accordo.

La proposta di Trump – sottolinea Axios – richiederebbe importanti concessioni da parte di Volodymyr Zelensky, che in precedenza aveva escluso di accettare l’occupazione russa della Crimea e di parti delle quattro regioni dell’Ucraina orientale delle quali Mosca ha dichiarato l’annessione, cioè Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Una fonte vicina al governo ucraino, citata sempre da Axios, ha affermato che Kiev considera la proposta fortemente sbilanciata a favore della Russia: “La proposta dice molto chiaramente quali vantaggi concreti otterrà la Russia, ma solo in modo vago e generico quali saranno i vantaggi per l’Ucraina”, ha dichiarato. 

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