Ucraina divisa come Berlino dopo II Guerra mondiale, l’idea dell’inviato di Trump poi smentita

Ucraina divisa come Berlino dopo II Guerra mondiale, l’idea dell’inviato di Trump poi smentita
U.S. Special Envoy for Ukraine and Russia Keith Kellogg, right, and Ukraine’s President Volodymyr Zelenskyy talk during their meeting in Kyiv, Ukraine, Feb. 20, 2025. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Il generale americano Keith Kellogg parla della possibilità della divisione del Paese. Su X: “Mi riferivo a zone di responsabilità per gli alleati”

L’Ucraina potrebbe essere divisa come Berlino dopo la Seconda guerra mondiale. Lo ha suggerito l’inviato di Donald Trump a Kiev, il generale Keith Kellogg, in un’intervista al Times, suggerendo che il Paese potrebbe essere diviso in zone di controllo, con truppe britanniche e francesi come parte di una “forza di rassicurazione” a ovest e le forze di Mosca a est.

“Potrebbe quasi far sembrare quello che è successo con Berlino dopo la Seconda guerra mondiale, quando c’erano una zona russa, una zona francese e una zona britannica”, ha aggiunto, “tra di esse ci sarebbero le forze ucraine e una zona smilitarizzata, ma gli Stati Uniti non fornirebbero forze di terra”.

Lo stesso Kellogg, dopo la pubblicazione dell’intervista ha affermato di essere stato “travisato” dal Times. “Mi riferivo a una forza di resilienza post-cessate il fuoco a sostegno della sovranità dell’Ucraina”, ha scritto in un post sul social X, “nelle discussioni sulla spartizione, mi riferivo ad aree o zone di responsabilità per una forza alleata (senza truppe statunitensi). Non mi riferivo a una spartizione dell’Ucraina”. 

Lavrov: “Trump comprende essenza conflitto meglio di leader Ue”

“Il presidente Donald Trump sembra avere una comprensione molto migliore di ciò che sta accadendo in Ucraina rispetto a qualsiasi altro leader europeo“. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, intervenendo al Forum diplomatico di Antalya, in Turchia. Le uniche eccezioni in Europa, ha poi aggiunto, sono i leader di Ungheria e Slovacchia, che ha definito “di buon senso“. Lo riporta l’agenzia Tass.

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