Il presidente dell'Autorità sulle comunicazioni statunitense, Brendan Carr, ha mandato una lettera al ceo della società chiedendo chiarimenti

La Federal Communications Commission (FCC), autorità statunitense responsabile della regolamentazione sulle comunicazioni, ha annunciato di aver aperto un’indagine sulla Disney e sul network televisivo di sua proprietà, la Abc, per verificare se stiano “promuovendo forme odiose di discriminazione DEI“: l’ipotesi è che le politiche di diversità, equità e inclusione dell’azienda possano violare le normative federali statunitensi sulle pari opportunità di lavoro. Il presidente della FCC, Brendan Carr, ha mandato una lettera al ceo di Disney, Robert Iger, chiedendo chiarimenti. La società ha dichiarato che sta esaminando la lettera e che risponderà alle domande della commissione. 

 

Le accuse della Fcc contro Disney

Da quando il presidente americano Donald Trump ha nominato Brendan Carr come leader dell’Fcc, l’autorità ha aperto diverse indagini contro reti televisive, da Abc a Cbs e Nbc News. “Per decenni, la Disney si è concentrata sulla produzione di successi al botteghino e di programmi di successo”, ha scritto Carr a Iger. “Ma poi qualcosa è cambiato. La Disney è ora coinvolta in una serie di controversie che riguardano le sue politiche DEI“. Ha aggiunto che, sebbene Disney abbia ritirato alcune di queste pratiche, “rimangono notevoli preoccupazioni“. Secondo quanto riferito il mese scorso da Axios, la società ha eliminato un sito web progettato per mettere in evidenza personalità e storie di comunità sottorappresentate e ammorbidito i messaggi che apparivano prima della proiezione di film come ‘Dumbo’ e ‘Peter Pan’: invece di avvertire che i film includono “rappresentazioni negative e/o maltrattamenti di persone o culture”, i messaggi sono stati modificati in “Questo programma è presentato così come è stato creato in origine e può contenere stereotipi o rappresentazioni negative“. La lettera di Carr arriva dopo un articolo dell’attivista conservatore Christopher Rufo che descriveva la Disney come “il posto più woke della Terra”. Ma alcuni degli esempi da lui citati risalgono a diversi anni fa, come una politica adottata una volta dalla Abc nel 2021, secondo cui la metà dei protagonisti dei pilot televisivi doveva provenire da minoranze etniche sottorappresentate.  Trump, dal suo arrivo alla Casa Bianca, ha preso di mira tutti i tipi di iniziative DEI in organizzazioni sia pubbliche che private.

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