Rutte: "Ho parlato due volte con il leader di Kiev, dovrebbe ricucire con il presidente Usa"
“Non devo nessuna scusa a Donald Trump“. Così Volodymyr Zelensky in un’intervista a Fox News, rilasciata dopo il duro scontro alla Casa Bianca con il presidente Usa. “Lo ringrazio per l’invito e lo rispetto”, ha aggiunto il leader ucraino, affermando che “certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera”. “Vorrei Trump più dalla nostra parte e non nel mezzo, perché la guerra è iniziata perché Putin ci ha aggredito”. “Senza l’aiuto Usa sarà difficile per l’Ucraina respingere la Russia”.
“Una tregua senza garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti è un tema molto delicato per la mia gente” ha detto ancora Zelensky. “Nessuno vuole la fine della guerra più di noi“, ha aggiunto il leader ucraino. “Solo gli ucraini possono decidere se devo fare un passo indietro”.
L’arrivo a Londra
All’ora di pranzo di sabato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato nel Regno Unito, all’aeroporto di Londra Stansted. Domani parteciperà al vertice sulla difesa organizzato dal presidente britannico Keir Starmer e a cui saranno presenti numerosi leader europei, tra cui la premier Giorgia Meloni. Lo riporta il Guardian. Nella serata di sabato, il leader di Kiev ha tenuto un bilaterale con il premier britannico.
Zelensky da Starmer a Downing Street
All’arrivo al numero 10 di Downing Street per il suo incontro con Starmer, Zelensky è stato accolto con una stretta di mano dal premier del Regno Unito e lo ha abbracciato mentre i due hanno posato per alcune foto. Una folla di persone che si era raccolta all’esterno ha esultato all’arrivo di Zelensky. L’emittente britannica Sky News sottolinea che l’abbraccio fra Starmer e Zelensky è un messaggio per la Casa Bianca. “Avete visto Keir Starmer camminare deliberatamente fuori da Downing Street per mostrare che stava andando verso il presidente ucraino”, ha detto il vice capo redattore del politico di Sky News Sam Coates. “Keir Starmer, che non è un tipo tattile, se vogliamo essere onesti, ha abbracciato il presidente Zelensky in un abbraccio che doveva essere visto in tutto il mondo e in particolare alla Casa Bianca”, ha proseguito, sottolineando che a suo parere “ha tenuto quell’abbraccio per un po’ di tempo per assicurarsi che nessuno potesse avere dubbi sulla parte che lui, Keir Starmer, aveva scelto in questo conflitto, indipendentemente dalle opinioni di presidente e vice presidente degli Stati Uniti”.
Starmer a Zelensky: “Saremo al vostro fianco fino alla fine”
Starmer, accogliendo Zelensky a Downing Street, gli ha espresso “il pieno sostegno di tutto il Regno Unito”, aggiungendo che “noi siamo al fianco suo e al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che ci vorrà“. I due hanno fatto alcune dichiarazioni davanti ai giornalisti prima del loro incontro privato.
Starmer: “Incrollabile determinazione per pace duratura”
Il Regno Unito ha una determinazione “assoluta” e “incrollabile” a raggiungere “una pace duratura per l’Ucraina basata sulla sovranità e sulla sicurezza”, ha aggiunto il premier britannico.
Zelensky incontrerà anche Re Carlo
Il leader di Kiev, nella sua visita in Regno Unito, incontrerà anche re Carlo III. Lo riferiscono la Bbc e l’emittente britannica Sky News, precisando che l’incontro avverrà domani, domenica.
Zelensky: “Capiamo dialogo con Putin ma vogliamo Usa più dalla nostra parte”
All’arrivo a Londra, Zelensky ha scritto su X: “Tutti gli ucraini vogliono sentire una posizione forte degli Stati Uniti al nostro fianco. È comprensibile che gli Stati Uniti cerchino il dialogo con Putin. Ma gli Stati Uniti hanno sempre parlato di ‘pace attraverso la forza’. E insieme possiamo fare passi forti contro Putin”. E ha aggiunto: “Voglio che gli Stati Uniti si schierino più fermamente dalla nostra parte“, “la Russia ha portato questa guerra sul nostro territorio e nelle nostre case. Hanno sbagliato perché non hanno rispettato la nostra integrità territoriale“. Inoltre, Zelensky ha scritto che “quando si parla di perdite, ogni singola vita è importante. La Russia ha invaso le nostre case, ha ucciso la nostra gente e ha cercato di cancellarci. Non si tratta solo di territori o di numeri, ma di vite reali. È questo che dobbiamo far capire a tutti”. Il leader di Kiev ha sottolineato che “sarà difficile senza il sostegno degli Stati Uniti. Ma non possiamo perdere la nostra volontà, la nostra libertà o il nostro popolo. Abbiamo visto come i russi sono entrati nelle nostre case e hanno ucciso molte persone. Nessuno vuole un’altra ondata di occupazione. Se non possiamo essere accettati nella Nato, abbiamo bisogno di una struttura chiara di garanzie di sicurezza da parte dei nostri alleati negli Stati Uniti”. E ancora: “L’Europa è pronta per le evenienze e per contribuire a finanziare il nostro grande esercito. Abbiamo anche bisogno del ruolo degli Stati Uniti nel definire le garanzie di sicurezza – di che tipo, di che volume e quando. Una volta che queste garanzie saranno state poste in essere, potremo parlare di diplomazia con la Russia, l’Europa e gli Stati Uniti. La guerra da sola è troppo lunga e non abbiamo abbastanza armi per respingerli completamente”.
Macron ha parlato con Zelensky e Trump oggi
In seguito a quanto accaduto alla Casa Bianca, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato oggi, sabato, con Volodymyr Zelensky e Donald Trump, nonché con Keir Starmer, Antonio Costa e Mark Rutte. Lo riporta l’emittente francese Bmftv. Lo scopo è preparare il vertice di domenica a Londra e il Consiglio europeo straordinario di giovedì 6 marzo.
Macron invita Trump e Zelensky a calma e rispetto
“Penso che al di là dell’irritazione, tutti debbano tornare alla calma, al rispetto e al riconoscimento, in modo da poter fare progressi concreti, perché la posta in gioco è troppo importante”, ha poi detto Macron in un’intervista a La Tribune Dimanche. Il leader dell’Eliseo si è detto inoltre convinto che “il chiaro destino degli americani è quello di stare dalla parte degli ucraini, su questo non ho dubbi. Quello che gli Stati Uniti hanno fatto negli ultimi tre anni è del tutto in linea con la loro tradizione diplomatica e militare“. E ha poi aggiunto: “Voglio che gli americani capiscano che il disimpegno dall’Ucraina non è nel loro interesse“.
Macron: “Non esclusa ripresa dialogo tra Paesi europei e Putin”
La ripresa del dialogo tra Francia e gli altri paesi europei con Vladimir Putin avverrà “solo al momento opportuno, quando le cose saranno stabilizzate, ma non escludo nulla“, ha affermato poi Macron in un’intervista concessa a Le Parisien e ad altri media domenicali francesi.
Macron: “Putin potrebbe puntare anche a Moldavia e Romania”
“Abbiamo, alle nostre frontiere, una Russia eccessivamente armata e aggressiva” che “porta avanti azioni terroristiche e massicce campagne di disinformazione qui e in Europa” e se nessuno fermerà Vladimir Putin, lui “andrà sicuramente in Moldavia e forse oltre, in Romania“, ha detto inoltre Macron nella sua intervista invitando a “non scegliere il nemico sbagliato”. Il leader francese ha detto che “è la nostra sicurezza a essere in gioco“.
Rutte: “Ho parlato due volte con Zelensky, dovrebbe ricucire con Trump”
Zelensky ha parlato anche per due volte con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, come ha riferito lo stesso leader dell’Alleanza Atlantica alla Bbc. La rete inglese riporta che Rutte ha detto di non poter dire “di cosa si è discusso” ma che ha detto a Zelensky che “dobbiamo rispettare” ciò che Trump ha fatto finora per l’Ucraina e che deve “trovare un modo” per ripristinare il rapporto con Trump dopo lo scontro. Rutte ha aggiunto che il via libera della prima amministrazione Trump alla vendita dei missili anti-carro Javelin ha permesso all’Ucraina di “reagire” e che “dobbiamo davvero dare credito a Trump“.
Il post: “Fondamentale che nessuno si dimentichi la voce dell’Ucraina”
“È fondamentale per noi che la voce dell’Ucraina continui a essere ascoltata e che nessuno se ne dimentichi, sia durante la guerra che dopo. I cittadini ucraini devono sapere che non sono soli e che i loro interessi sono rappresentati in ogni Paese e in ogni angolo del mondo”. Lo ha scritto in un post sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato all’Ukraine House Washington la comunità Ucraina. “Sono grato per il sostegno in questo momento difficile, per tutti gli sforzi fatti per l’Ucraina e gli ucraini e per l’assistenza, non solo diplomatica e finanziaria, ma anche politica e spirituale”, ha aggiunto.
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Usa valutano taglio aiuti indiretti a Kiev
L’amministrazione Trump sta valutando di tagliare tutti i restanti aiuti militari all’Ucraina, anche quelli indiretti, dopo quanto accaduto ieri alla Casa Bianca tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un alto funzionario dell’amministrazione, parlando in forma anonima al Washington Post, ha affermato che la decisione, se presa, avrebbe ripercussioni su miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di spedizione a Kiev.
Al New York Times un funzionario statunitense ha detto che tutti gli aiuti degli Stati Uniti, comprese le spedizioni finali di munizioni e attrezzature approvate dall’amministrazione Biden, potrebbero presto essere cancellati del tutto.
Il rapporto del Nyt ha avvertito che Washington potrebbe anche porre fine al sostegno indiretto all’Ucraina, tra cui il finanziamento militare, la condivisione dell’intelligence, l’addestramento per le truppe e i piloti ucraini, il coordinamento militare statunitense degli aiuti internazionali da una base in Germania.
Rubio: “Zelensky si scusi”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato alla Cnn che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe scusarsi dopo che il suo incontro con il presidente Donald Trump nello Studio Ovale si è trasformato in uno scontro, chiedendosi se il leader ucraino vuole davvero la pace nella guerra del paese con la Russia. In un’intervista esclusiva alla Cnn, Rubio ha invitato Zelensky a “scusarsi per aver trasformato questa cosa in quello che è diventato”, dopo che il suo incontro alla Casa Bianca con Trump e il vicepresidente JD Vance si è trasformato in uno scontro.
Medvedev: “Europa anziana debole e scorbutica”
“L’Europa è un’anziana debole e scorbutica che ha disperatamente bisogno della tutela degli Stati Uniti” quindi i leader europei “faranno problemi, si distingueranno con post identici sui social network ma poi torneranno all’ovile”. Lo afferma il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, rispondendo a una domanda dell’agenzia di stampa russa Ria Novosti a proposito del sostegno espresso da diversi leader europei al presidente ucraino Volodymyr Zelensky a seguito dello scontro verbale con il presidente Usa Donald Trump ieri alla Casa Bianca.
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