Alcuni uomini armati uzbeki hanno dato fuoco a un albero di Natale lunedì ad Al-Suqaylabiya, nel governatorato di Hama, in Siria, abitata da cittadini di religione cristiana, e hanno impedito ai residenti di avvicinarsi minacciandoli con le armi. L’evento ha scatenato le proteste dei residenti, i giovani hanno organizzato un sit-in e manifestazioni si sono tenute a Damasco. Ne dà notizia l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
I residenti di Al-Suqaylabiya hanno lamentato la mancanza di sicurezza, le restrizioni ai rituali religiosi e gli attacchi ai simboli della religione cristiana. A Damasco in diversi quartieri gli abitanti hanno manifestato invocando l’unità nazionale tra tutte le componenti del popolo siriano. I manifestanti, riferisce la ong con base a Londra, hanno chiesto la fine del conflitto settario e hanno esortato la leadership militare a coordinarsi immediatamente con i comitati di quartiere per fornire il supporto necessario per affrontare qualsiasi azione che alimenterebbe il conflitto. I partecipanti alle manifestazioni hanno sottolineato la necessità di preservare la coesione nazionale che unisce tutte le componenti del popolo siriano, sottolineando che la Siria è una patria per tutto il suo popolo senza eccezioni.