Il ministro delle Finanze dello Stato ebraico, Smotrich, si è espresso contro il cessate il fuoco
Il ministro delle Finanze israeliano ed esponente dell’estrema destra Bezalel Smotrich si è espresso contro il potenziale accordo per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza subordinato alla liberazione degli ostaggi definendolo “un grave errore che non serve né gli obiettivi e gli interessi dello Stato di Israele nella guerra, né porta al ritorno degli ostaggi, perché alla fine si tratta di un accordo parziale”. Lo riporta Ynet. “Hamas è al punto più basso dall’inizio della guerra, e questo non è il momento di dargli una via di fuga”, ha aggiunto.
La protesta degli studenti
Migliaia di studenti delle scuole medie e superiori israeliane scendono in piazza oggi per chiedere la liberazione degli ostaggi. Le proteste sono un’iniziativa dei consigli studenteschi e celebrano il secondo compleanno dell’ostaggio Matan Zangauker. Alla Blich High School di Ramat Gan, gli studenti tengono striscioni con la scritta “Non impareremo a convivere con questo” e “Ci dispiace che non siate a casa”. Secondo quanto riportato dal notiziario Channel 12, all’iniziativa stanno prendendo parte studenti di circa 200 scuole.
Palestinesi fanno causa agli Usa: “Hanno coperto violazioni Israele”
Intanto un gruppo di palestinesi di Gaza e i loro familiari americani hanno fatto causa contro gli Stati Uniti affermando che il Dipartimento di Stato americano non avrebbe rispettato la legge che limita il supporto militare ai paesi stranieri in caso di violazioni dei diritti umani, facendo delle eccezioni in favore di Israele. Tra coloro che li hanno assistiti nella causa legale ci sono ex funzionari del Dipartimento di Stato. “Qui si tratta davvero di obiettivi modesti: c’è una legge statunitense e vorremmo che il governo federale la rispettasse”, ha detto Ahmed Moor, un palestinese-americano residente a Filadelfia che ha aderito alla causa a nome di cugini, zii e zie sfollati e uccisi nella guerra tra Israele e Hamas. La legge vieta l’assistenza militare statunitense a unità militari straniere in presenza di prove credibili di gravi violazioni dei diritti umani. Il segretario di Stato Antony Blinken ha negato che il Dipartimento abbia fatto delle eccezioni per Israele. “Abbiamo un doppio standard? La risposta è no“, aveva dichiarato lo scorso aprile.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata