La sede diplomatica a LaPresse: "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato, aiuti umanitari e l'accordo per il rilascio degli ostaggi"
Continuano a tenere banco nel dibattito internazionale le parole di Papa Francesco che, come riporta un’anticipazione del suo libro ‘La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore’, ha chiesto di indagare se nella Striscia di Gaza si stia verificando un genocidio da parte di Israele. “Crediamo che Sua Santità Papa Francesco abbia basato la sua richiesta sulla conclusione preliminare della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024, come anche di altre organizzazioni internazionali, tra cui la relatrice speciale delle Nazioni Unite (ONU) Francesca Albanese e altri sulla guerra a Gaza”, dice a LaPresse l’ambasciata di Palestina presso la Santa Sede. “Come dice sempre Sua Santità, ‘la guerra è sempre una sconfitta per l’essere umano'”, rimarca l’ambasciata.
“Abbiamo bisogno di tregua, aiuti e accordo su ostaggi”
“Al momento, ciò di cui abbiamo bisogno è un cessate il fuoco immediato, aiuti umanitari urgenti mentre la carestia si sta diffondendo a Gaza, e l’accordo per il rilascio degli ostaggi“, dice ancora a LaPresse l’ambasciata di Palestina presso la Santa Sede. “La situazione a Gaza è al di là dell’immaginazione. Si lasci che la stampa entri a Gaza e che parlino le telecamere”.
Le parole del Papa
Nel libro di Papa Francesco si legge che “a detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”.
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