La premier in visita in Giordania e Libano: "Qui per ribadire impegno per cessate il fuoco"
Dalla situazione umanitaria a Gaza alla stabilizzazione del confine israelo-libanese, passando per la sicurezza del personale Unifil e la crisi dei rifugiati siriani, fino agli sforzi del governo italiano per promuovere la fine delle ostilità. Questi i temi al centro della missione in Giordania e in Libano per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La prima tappa in Medioriente per la premier è stata nella residenza reale di Aqaba del Re di Giordania Abdullah II . Al termine della visita, Meloni è partita alla volta del Libano con destinazione Beirut per gli incontri con il primo ministro Najib Mikati e il presidente dell’Assemblea nazionale del Libano Nabih Berri.
Meloni: “La morte di Sinwar apre stagione nuova”
“Credo che anche quello che è accaduto ieri, con la la scomparsa di quello che è il principale responsabile degli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre possa offrire la finestra per una stagione nuova. Credo che questa finestra debba essere colta da parte israeliana”, ha detto Meloni in un punto stampa a Beirut.
“Io sono fiera di essere stata il primo capo di governo a essere venuto qui in Libano dopo l’inizio dell’escalation, credo che sia un segnale importante. Chiaramente siamo venuti qui soprattutto a ribadire l’impegno italiano per un cessate il fuoco. L’Italia si è fatta promotrice insieme ad altre nazioni di una proposta di cessato il fuoco per 21 giorni, credo che adesso serva uno sforzo da parte israeliana. “Credo che noi possiamo aiutare anche intensificando i nostri sforzi diplomatici per il ritorno degli ostaggi israeliani che sono ancora trattenuti da Hamas”, ha aggiunto la premier.
Meloni: “Rafforzare missione Unifil per voltare pagina”
“Sono qui in Libano anche per ringraziare tutti i militari dispiegati con l’Unifil e con la missione bilaterale italiana. I soldati hanno contribuito per anni a mantenere la stabilità sui confini tra Israele e Libano, e ci sarà bisogno di loro in qualsiasi altro scenario post-guerra. È per questo che voglio ribadire che prendere d’obiettivo Unifil è per me inaccettabile, e chiedo ancora una volta che tutte le parti facciano in modo che sia sempre garantita la sicurezza dei soldati. È per questo che sono convinta che l’Unifil debba essere rafforzata, e soltanto rafforzando Unifil e mantenendo la sua imparzialità e neutralità potremo voltare pagina”, ha detto Meloni nelle dichiarazioni congiunte col primo ministro libanese.
Meloni: “Vicini a tutti militari italiani impegnati in Libano”
“Come state? Io sarei tanto voluta venire a trovare tutti i militari. Mi rendo conto che non sarebbe stato facile, però sono qui anche per portare la vicinanza, l’attenzione, la solidarietà, la gratitudine dell’Italia per il vostro lavoro”, ha sottolineato la presidente del Consiglio, atterrata da poco a Beirut, rivolgendosi al comandante della Missione Bilaterale Italiana in Libano, colonnello Vitulano, e al vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, colonnello Cortone. “I miei messaggi sono stati e saranno molto chiari sul ruolo dei nostri militari impegnati sia in Unifil che nella Mibil, nella missione multilaterale. Vi prego di trasferire a tutti gli uomini e le donne impegnati la mia vicinanza e solidarietà. Spero di venirli a trovare presto. Grazie davvero”, le parole della premier.
Meloni: “Necessario processo politico per soluzione due Stati”
La presidente del Consiglio e il Re Abdullah II di Giordania, nel corso del loro incontro, secondo quanto fa sapere una nota di Palazzo Chigi, “hanno discusso della situazione in Medioriente e degli sforzi comuni per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in linea con la risoluzione 2735, ribadendo la necessità di un processo politico che conduca alla soluzione dei due Stati”.
Meloni: “Rafforzare assistenza umanitaria a Gaza”
Meloni “ha espresso l’apprezzamento italiano per il ruolo svolto dalla Giordania nella consegna dell’assistenza umanitaria a Gaza, incluso nel quadro dell’iniziativa ‘Food for Gaza’, e ha discusso con il sovrano l’iniziativa ‘Gaza humanitarian gateway’, promossa da Re Abdullah per rafforzare l’accesso umanitario nella Striscia, di cui ha condiviso contenuti e urgenza”.
Meloni: “Risposte efficaci a crisi dei rifugiati siriani”
Palazzo Chigi ha anche comunicato che “ricordando l’incontro sulla crisi dei rifugiati siriani promosso dall’Italia a margine del Vertice Med-9 dello scorso 11 ottobre, cui avevano partecipato, oltre allo stesso sovrano hashemita, anche il presidente cipriota Christodoulides e la presidente della Commissione europea von der Leyen, i due leader hanno concordato di continuare a lavorare in stretto coordinamento per promuovere risposte efficaci e concrete a questa drammatica emergenza”.
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