L'europarlamentare di Sinistra Italiana in conferenza stampa al Parlamento europeo a Strasburgo

L’europarlamentare di Sinistra Italiana (The Left), Ilaria Salis, in conferenza stampa con i co-presidenti di The Left al Parlamento europeo a Strasburgo, è tornata a parlare della sua detenzione in Ungheria: “Ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore da dentro un carcere. Sono stata sottoposta a un processo politico, con una sentenza già scritta, prima ancora che dai giudici ma da numerosi esponenti del governo ungherese. Non ultimo il presidente Orban, quando un mese fa è venuto in visita in Italia mi ha dipinto pubblicamente come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza”. “Io oggi appunto sono qui grazie alla solidarietà di decine di migliaia di cittadini antifascisti, ma la vicenda del processo contro gli antifascisti in Ungheria non è ancora conclusa”, ha aggiunto.

Salis: “Maja detenuta in pessime condizioni, bloccare estradizioni”

“Oggi si trova in in carcere Maja, che è un’attivista tedesca e una persona non binaria. Anche lei si trova in custodia cautelare con accuse simili alle mie e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo. La Germania ha deciso a giugno la sua estradizione verso l’Ungheria e tra l’altro l’operazione di estradizione è avvenuta in piena notte, in modalità molto dure per cui è stata portata via con un sacco sopra la testa e non le è stato permesso di bere durante il trasferimento”, ha proseguito Salis. “Tutto ciò è stato fatto dalle autorità tedesche prima che si esprimesse la Corte costituzionale federale che poi di fatto si è espressa chiedendo diciamo il blocco temporaneo dell’estradizione, ma quando mai ormai era già già stata consegnata nelle mani delle autorità ungheresi”, ha aggiunto. “Si tratta di una persona non binaria detenuta in un paese dove la transizione di genere è illegale“, ha rimarcato. “Trovo molto preoccupante che un paese molto attento ai diritto come la Germania abbia deciso di collaborare con l’Ungheria, che non rispetta i diritti. Ritengo che tutti i paesi Ue debbano bloccare le estradizioni verso l’Ungheria”, ha poi osservato Salis.

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