Media: "Nasrallah morto per soffocamento". Netanyahu: "Svolta storica". Iran si appella all'Onu. Papa Francesco chiede cessate il fuoco
Hezbollah conferma la morte di Hassan Nasrallah ucciso nel raid israeliano su Beirut. Netanyahu: “La morte di Nasrallah è svolta storica negli equilibri in Medio Oriente”. L’Iran promette vendetta e dice: “Siamo pronti a inviare le nostre truppe in Libano”. Khamenei, guida suprema di Teheran, è stato trasferito in un luogo segreto ed esorta i musulmani: “Unitevi con Hezbollah contro Israele”. Il monito di Tajani: “Italiani lascino il Libano con voli ancora operativi”. Biden però spinge per il cessate il fuoco: “È arrivato il momento di una tregua”.
IN AGGIORNAMENTO
Media: “Scelto Hashim Safi Al Din come successore Nasrallah”
Il Consiglio della Shura di Hezbollah ha scelto Hashim Safi Al Din come segretario generale del gruppo libanese al posto di Hassan Nasrallah, ucciso venerdì a Beirut in un attacco aereo israeliano. A confermalo sono alcune fonti di Al-Arabiya e Al-Hadath. Hashim Safi Al Din è il cugino di Nasrallah ed era il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah. È il genero dell’ex comandante della forza iraniana Quds, Qassem Soleimani. Nato nel 1964 nella città di Deir Qanun al-Nahr, nel sud del Libano, ha studiato a Najaf, in Iraq, e a Qom, in Iran, come Nasrallah, ed è stato tra i fondatori di Hezbollah nel 1982. Nel 1994, gli fu chiesto di tornare in Libano per assumere la presidenza del consiglio esecutivo di Hezbollah, succedendo a Nasrallah, due anni dopo che quest’ultimo era stato nominato segretario generale del partito in seguito all’assassinio di Abbas al-Musawi da parte di Israele in un attacco con un elicottero. Si prepara a succedere a Nasrallah dal 1994, nonostante sia sempre rimasto un “uomo ombra”. Per tre decenni ha gestito dossier “sensibili”. Il suo lavoro è stato supervisionato anche dall’ex leader militare di Hezbollah Imad Mughniyeh, assassinato il 12 febbraio 2008 dall’esplosione di un’autobomba nel quartiere di Kafr Sousa a Damasco, in Siria.
Media: “Nasrallah morto per soffocamento”
Secondo quanto riporta l’emittente israeliana Channel 12, si ritiene che la causa della morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah sia stata il soffocamento, visto che si trovava in un luogo senza ventilazione al momento dell’attacco israeliano che lo ha colpito, nella periferia sud di Beirut.
Idf conferma ‘operazione aerea su larga scala’ in Yemen
“Oggi, in un’operazione aerea su larga scala, dozzine di aerei dell’aeronautica militare, compresi aerei da combattimento, aerei di rifornimento e di intelligence, sotto la direzione dell’ala dell’intelligence, hanno attaccato obiettivi militari del regime terroristico Houthi nelle aree di Ras Issa e Hodeidah nello Yemen. L’Idf ha attaccato centrali elettriche e un porto marittimo, che vengono utilizzati per importare petrolio”. È quanto fanno sapere le Forze di difesa israeliane (Idf) sui social. “L’attacco è stato effettuato in risposta ai recenti attacchi portati avanti dal regime Houthi contro lo Stato di Israele”, aggiunge l’Idf.
Media: “Attacchi Israele sullo Yemen”
Secondo quanto riportato da fonti provenienti dallo Yemen, l’aeronautica militare israeliana ha effettuato un attacco aereo nella città costiera di Hodeidah. Lo riporta il Times of Israel. Le immagini pubblicate sui social mostrano del fumo che si alza dalla cittadina. I presunti attacchi sono avvenuti dopo che gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato tre missili balistici contro Israele.
Hezbollah nega che Abu Ali Rida sia stato colpito in raid a Beirut
Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione in cui respinge le affermazioni dei media israeliani secondo cui Abu Ali Rida, leader dell’unità Badr del gruppo, sarebbe stato ucciso in Libano. Come riporta Al Jazeera, ci sono state segnalazioni secondo cui Rida sarebbe stato l’obiettivo degli ultimi attacchi israeliani alla periferia sud di Beirut questo pomeriggio.
Idf, con Nasrallah uccisi oltre 20 membri Hezbollah
Secondo quanto affermato dalla Forze di difesa israeliane (Idf), venerdì nell’attacco aereo israeliano su Beirut sono stati uccisi più di 20 militanti di Hezbollah, insieme al leader del gruppo terroristico Hassan Nasrallah. Secondo l’esercito israeliano, tra le persone uccise nel quartier generale sotterraneo di Hezbollah nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut c’erano: Ali Karaki, comandante del fronte meridionale di Hezbollah. Ibrahim Hussein Jazini, capo dell’unità di sicurezza personale di Nasrallah Samir Tawfik Diab, consigliere di Nasrallah. Abd al-Amir Muhammad Siblini, responsabile del rafforzamento delle forze di Hezbollah. Ali Nawaf Ayoub, responsabile della potenza di fuoco di Hezbollah. Le Idf hanno spiegato che Jazini e Diab erano tra le persone più vicine a Nasrallah e, in quanto tali, erano “una fonte significativa di conoscenza riguardo al funzionamento in corso dell’organizzazione terroristica Hezbollah e di Nasrallah in particolare”. Quando sono stati colpiti, i comandanti di Hezbollah e Nasrallah si trovavano nel loro principale centro di comando sotterraneo a Beirut. Le Idf affermano che il sito si trovava sotto edifici residenziali, vicino a una scuola gestita dalle Nazioni Unite.
Recuperato corpo Nasrallah a Beirut
Il corpo del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, è stato recuperato. Lo riporta Sky News. Secondo le informazioni, il corpo è stato trovato intatto sul luogo di un attacco aereo israeliano alla periferia meridionale di Beirut. La causa della morte, apparentemente, è stata un trauma contundente causato dalla forza dell’esplosione durante l’attacco delle forze israeliane di venrdì scorso.
Israele prepara operazioni su piccola scala in Libano
Secondo due funzionari statunitensi, sono iniziate o stanno per iniziare operazioni su piccola scala o “movimenti di confine” in Libano per eliminare le posizioni di Hezbollah proprio sul confine. Lo riporta Abc News. Israele non sembra ancora aver deciso del tutto se lanciare un’operazione di terra, ma è pronto per una, hanno detto i funzionari. Se un’operazione di terra dovesse avere luogo, la sua portata sarà probabilmente limitata, hanno detto le fonti. La chiave è mantenere la promessa fatta agli israeliani che le decine di migliaia di sfollati dal nord di Israele potranno tornare a casa. Per fare ciò, decapitare Hezbollah non è sufficiente, hanno detto i funzionari. Le autorità statunitensi hanno ricevuto, nella migliore delle ipotesi, un “preavviso di pochi minuti”, prima dell’assassinio di Hassan Nasrallah avvenuto venerdì, hanno affermato ancora i funzionari.
Libano, ancora in corso sforzi diplomatici per cessate il fuoco
Il ministro dell’Informazione libanese Ziad Makary ha dichiarato durante una seduta del governo che gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco con Israele sono ancora “in corso”, come riporta Times of Israel. “È certo che il governo libanese vuole un cessate il fuoco, e tutti sanno che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è andato a New York basandosi sulla premessa di un cessate il fuoco, ma la decisione è stata presa per assassinare Nasrallah”, ha Makary, riferendosi all’uccisione del capo del gruppo terroristico Hezbollah in un attacco aereo a Beirut venerdì. “Gli sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco sono in corso. Il primo ministro non è in ritardo, ma la questione non è così semplice”, afferma Makary.
Papa: “Cessi il fuoco in Libano e in Palestina”
“Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus nello stadio Re Baldovino di Bruxelles. “Questa guerra ha effetti devastanti sulla popolazione, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno in Medioriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie. Preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario”, ha aggiunto.
Ucciso a Beirut comandante unità sicurezza di Hezbollah
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che l’alto funzionario di Hezbollah Nabil Kawak è stato ucciso in un attacco aereo la scorsa notte a Beirut, come riporta Times of Israel. Secondo l’Idf, Kawak era il comandante dell”unità di sicurezza preventiva’ di Hezbollah e un membro anziano del consiglio centrale di Hezbollah. Kawak era considerato vicino alla leadership di Hezbollah, “ed era direttamente coinvolto nell’avanzare attacchi terroristici contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, anche negli ultimi giorni”, ha affermato l’esercito, aggiungendo che si è unito a Hezbollah negli anni ’80 e ha prestato servizio come vice capo e in seguito come capo dell’area del Libano meridionale nel consiglio esecutivo, nonché come vice capo del consiglio esecutivo. I jet da combattimento hanno colpito e ucciso Kawak nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut, una nota roccaforte di Hezbollah, la scorsa notte.
Iran, faremo qualsiasi cosa per sostenere la resistenza
Il presidente del parlamento iraniano ha affermato che i gruppi militanti continueranno ad affrontare Israele con l’aiuto di Teheran, secondo quanto riportato dai media statali iraniani. “Non esiteremo a fare qualsiasi cosa per aiutare la resistenza”, ha affermato Mohammad Baqer Qalibaf. Un’alleanza nota come Asse della Resistenza, costruita nel corso di decenni con il sostegno dell’Iran, comprende Hamas, Hezbollah in Libano, gli Houthi dello Yemen e vari gruppi armati in Iraq e Siria, riporta Sky News. Qalibaf ha inoltre lanciato un avvertimento agli Stati Uniti: “Gli Usa sono complici di tutti questi crimini e devono accettarne le conseguenze”.
Iran: “Ci saranno conseguenze per assassinio Nasrallah”
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi – in incontri separati con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il presidente della 79a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Philemon Young – ha messo in guardia sulle “conseguenze pericolose” delle azioni compiute da Israele in Libano che hanno portato “al martirio di Sayyed Hassan Nasrallah”, il leader di Hezbollah.
Operazioni Idf in Libano saranno contenute
Due funzionari statunitensi hanno dichiarato ad Abc News che sono iniziate o stanno per iniziare operazioni su scala ridotta da parte di Israele in Libano per eliminare le posizioni di Hezbollah proprio sul confine. Israele non sembra aver ancora deciso se lanciare un’operazione di terra, ma è pronto ad affrontarla. Se un’operazione di terra avrà luogo – hanno spiegato – la sua portata sarà probabilmente limitata. La diplomazia rimane l’unica soluzione praticabile a lungo termine, anche se una campagna militare ne costituisce la premessa, hanno aggiunto i funzionari.
Iran chiede riunione emergenza Consiglio di sicurezza Onu
L’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite Amir Saeid Iravani ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) per “condannare le azioni di Israele nei termini più forti possibili”. In una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio, Iravani ha esortato i membri a “intraprendere un’azione immediata e decisiva per fermare l’aggressione in corso da parte di Israele” e impedire che “spinga l’intera regione verso una catastrofe totale”.
Drone lanciato dal Mar Rosso contro Israele, intercettato
L’Idf ha annunciato che una nave missilistica di classe Sa’ar 4,5 della Marina israeliana ha intercettato con successo un drone che si stava avvicinando a Israele dall’area del Mar Rosso al di fuori del territorio israeliano.
Israele, attacchi mirati contro postazioni Hezbollah
Nella notte l’Idf ha intensificato le operazioni contro il rafforzamento delle forze di Hezbollah attraverso una serie di attacchi mirati a siti chiave di produzione di armi. Tra questi, un impianto utilizzato per la produzione e l’assemblaggio di missili e lanciarazzi nel sud del Libano e un altro sito nella Valle della Beqaa. Lo scrive Israel Defense Forces sui social.
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