Nel 2002 è stato condannato per possesso di armi di distruzione di massa. In passato ha sostenuto politicamente il tycoon per poi cambiare opinione

Ha 58 anni Ryan Wesley Routh, identificato dalla polizia come colui che ieri ha esploso alcuni colpi in direzione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump mentre stava giocando a golf nel suo campo a Palm Beach, in Florida. Dietro di sé il presunto attentatore ha lasciato un fucile di tipo AK con un mirino, due zaini appesi a una recinzione e una videocamera GoPro.

 

Il figlio Oran: “Padre amorevole e premuroso”

Cresciuto in Carolina del Nord, dove ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University, nel 2018 si era trasferito a Kaaawa, nelle Hawaii, dove lui e suo figlio gestiscono un’azienda che costruisce capannoni. “È un padre amorevole e premuroso e un uomo onesto e laborioso“, lo ha definito il figlio Oran, che si è detto incredulo per quanto accaduto: “Non so cosa sia successo in Florida e spero che la situazione sia stata ingigantita. L’uomo che conosco non avrebbe mai fatto qualcosa di folle, tanto meno di violento”.

Condanna per possesso di armi di distruzione di massa

In realtà le cronache giudiziare sembrerebbero indicare il contrario. Routh infatti nel 2002 è stato condannato per possesso di armi di distruzione di massa dopo che, per fuggire a un fermo della polizia, si era barricato per tre ore con un’arma da fuoco all’interno della ditta di costruzione di tetti di cui era proprietario. Ma il 58enne è stato costretto anche a pagare migliaia di dollari a persone che lo hanno querelato in cause civili e altrettante migliaia in sanzioni per non aver versato le tasse entro i termini previsti per legge.

Sostegno a Trump nel 2016 poi l’appoggio ai democratici

In passato non aveva nascosto il suo sostegno per Trump alle elezioni del 2016, anche se si era sempre presentato alle urne come elettore non affiliato ad alcun partito. Negli ultimi anni aveva però cambiato opinione, come suggeriscono i suoi post social a sostegno del presidente Joe Biden. L’ultima volta che ha votato lo ha fatto di persona in Carolina del Nord nel marzo 2024, durante le primarie del partito democratico. I registri federali dei finanziamenti alle campagne elettorali mostrano che Routh dal 2019 ha fatto 19 piccole donazioni (per un totale di 140 dollari) ad ActBlue, un comitato di azione politica che sostiene i candidati dem.

La causa ucraina

Particolare effetto aveva avuto su di lui negli ultimi tempi il conflitto in Ucraina, dove ha trascorso alcuni mesi intenzionato a combattere al fianco di Kiev. Causa per cui avrebbe anche tentato di reclutare soldati afghani in fuga dai Talebani. “Dobbiamo bruciare il Cremlino fino alle fondamenta”, afferma uno dei suoi post sui social. I suoi sforzi falliti contro l’occupazione russa li ha raccontati in un libro autopubblicato di 291 pagine dal titolo ‘La guerra impossibile da vincere dell’Ucraina: il difetto fatale della democrazia, l’abbandono del mondo e il cittadino globale: Taiwan, Afghanistan, Corea del Nord e la fine dell’umanità’.

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