La presidente della Commissione europea replica alla richiesta di Mario Draghi di debito comune

Saranno necessari finanziamenti comuni per alcuni progetti europei comuni. Il compito è ora definire questo progetto europeo comune. Abbiamo parlato di difesa, Draghi ha parlato di reti energetiche transfrontaliere. Ciò che dobbiamo fare è esaminare la volontà politica di avere questi progetti europei comuni e poi definire se li finanzieremo con nuovi contributi nazionali o con nuove risorse proprie. La proposta della Commissione è sul tavolo del Consiglio, quindi possiamo lavorarci, ma dobbiamo decidere come dare la spinta”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa di presentazione del Rapporto sul futuro della competitività europea, rispondendo a una domanda sulla richiesta di Mario Draghi di debito comune.

“Voglio essere molto chiara. Innanzitutto, dobbiamo definire le priorità comuni, ed essere chiari sul fatto che questa è una priorità europea comune e che allora deve essere finanziata con denaro comune europeo. E ci sono due modi per farlo, i contributi nazionali o nuove risorse proprie”, ha precisato. L’intero bilancio, o la maggior parte del bilancio, è costituito da contributi nazionali, e da risorse proprie. Quindi entrambe le strade sono possibili, e le nuove risorse proprie sono un forte incentivo anche per i finanziamenti comuni europei. E dobbiamo considerare entrambi. E poi deve esserci la volontà politica degli Stati membri”, ha aggiunto.

Gentiloni: “Di fronte a sfida esistenziale, ascoltare Draghi”

Anche il commissario europeo uscente all’Economia, Paolo Gentiloni, si è detto d’accordo con le parole dell’ex premier italiano. “Siamo di fronte a una sfida esistenziale: per essere competitivi abbiamo bisogno di più innovazione e più investimenti comuni. Il messaggio di Mario Draghi all’Unione Europea va ascoltato“, ha detto Gentiloni su X. 

Berlino: “Da Draghi un campanello d’allarme per l’Europa”

Il rapporto Draghi è un campanello d’allarme per l’Europa. L’intera Europa si trova ad affrontare sfide esistenziali. Dovremmo quindi prendere sul serio la relazione”, ha commentato il vice-cancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. Secondo il ministro tedesco, quello di Draghi “è un invito all’azione per la nuova Commissione europea e per l’Ue nel suo insieme”. Habeck ha dichiarato ancora: “Sono lieto di dare il mio sostegno. Sono necessarie innovazioni, migliori condizioni quadro e la mobilitazione di investimenti pubblici e privati. Dobbiamo rendere la decarbonizzazione un modello di business praticabile. L’Europa può gestire questi compiti. Adesso serve determinazione”.

Schwab (Ppe): “Idea da approfondire ma interessante”

“L’idea di emettere titoli comuni avanzata da Mario Draghi non è molto concretizzata, ma si potrebbe sviluppare un concetto interessante per i cittadini europei. Non è chiaro come si dovranno utilizzare questi fondi, per che tipo di investimento. Si tratta di debito comune ma sotto condizioni. Non saranno fondi pubblici, ma soldi privati che dovranno essere messi assieme”, ha invece commentato a LaPresse l’eurodeputato tedesco Andreas Schwab, portavoce del gruppo Ppe per il mercato unico. “L’idea di incentivare le persone a mettere i soldi per un progetto europeo, di investire nello sviluppo europeo, è sicuramente bella, ma dobbiamo trovare una soluzione. Il Belgio l’ha fatto, ad esempio, e in una settimana ha raccolto 30 miliardi di euro, che sono stati messi in un fondo di investimento privilegiato”, ha spiegato. 

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