Zelensky: "Feccia russa pagherà per attacco". Tre ministri di Kiev presentano le loro dimissioni al parlamento

“Ho ricevuto i primi resoconti sull’attacco russo a Poltava. Secondo le informazioni disponibili, due missili balistici hanno colpito la zona. Hanno preso di mira un istituto scolastico e un ospedale vicino, distruggendo parzialmente uno degli edifici dell’istituto di telecomunicazioni. Le persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Molte persone sono state salvate, ma più di 180 sono rimaste ferite. Sfortunatamente, ci sono molte vittime. Al momento, sappiamo che 41 persone sono state uccise“. Lo ha reso noto tramite Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Ho ordinato un’indagine completa e tempestiva su tutte le circostanze di quanto accaduto. Tutti i servizi necessari sono coinvolti nell’operazione di salvataggio”, ha aggiunto Zelensky. I missili hanno colpito poco dopo l’allarme aereo, quando molte persone si stavano dirigendo verso i rifugi , ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino, descrivendo l’attacco come “barbaro”. Le squadre di soccorso e i medici hanno salvato 25 persone, 11 delle quali sono state estratte dalle macerie, secondo un comunicato del Ministero della Difesa. 

AGGIORNAMENTO: A Poltava 51 vittime e oltre 200 feriti

Successivamente la Procura generale ucraina ha reso noto su Telegram che il bilancio delle vittime dell’attacco su Poltava si è aggravato a 51 morti e oltre 200 feriti. È stata aperta un’indagine, si legge in una nota, “sulla violazione dell’integrità e dell’inviolabilità del territorio dell’Ucraina. Secondo Kiev “il nemico ha preso di mira un istituto scolastico e un ospedale con due missili balistici Iskander-M” e “uno degli edifici dell’Istituto delle Comunicazioni, un ospedale e le case vicine sono stati parzialmente distrutti”. 

Zelensky: “Feccia russa pagherà per attacco a Poltava”

La feccia russa pagherà sicuramente per questo attacco“, ha poi affermato Zelensky, commentando il raid. “Continuiamo a esortare chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore – ha aggiunto – l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea e missili ora. Attacchi a lungo raggio che possano proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più tardi. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa più vite perse”.

Tre ministri ucraini presentano dimissioni al Parlamento

Intanto tre ministri ucraini, il ministro delle industrie strategiche Alexander Kamyshin, il ministro della Giustizia Denys Maliuska e il ministro dell’Ecologia Ruslan Strilets, hanno presentato le loro dimissioni al parlamento. Lo ha riferito il presidente Ruslan Stefanchuk, secondo quanto riportano i media ucraini. Secondo Stefanchuk, il parlamento ucraino prenderà in considerazione le dimissioni dei funzionari “in una delle prossime sessioni plenarie“.

 

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