La decisione annunciata dal premier Trudeau danneggerà il commercio e la cooperazione economica tra i due Paesi
“La Cina esorta il Canada a correggere immediatamente le sue pratiche sbagliate” sui dazi imposti alle importazione di veicoli elettrici di fabbricazione cinese, annunciati ieri dal premier Justin Trudeau. È quanto afferma il portavoce del ministero del Commercio cinese, come si legge in una nota del dipartimento.
“La Cina adotterà tutte le misure necessarie per difendere risolutamente i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi”, ha aggiunto, “la Cina ha ripetutamente sottolineato che lo sviluppo dei veicoli elettrici cinesi e di altre industrie è il risultato di una libera concorrenza”.
“La mossa del Canada sconvolgerà la stabilità delle catene industriali e di fornitura globali“, continua la nota, “minerà gravemente il sistema economico globale e le regole economiche e commerciali, avrà un grave impatto sulle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Canada, danneggerà gli interessi delle imprese in entrambi i Paesi, influenzerà il benessere dei canadesi consumatori e comprometterà la transizione verde del Canada e la risposta globale al cambiamento climatico”.
Cina: “Forte insoddisfazione per dazi Canada su nostre e-car”
La Cina esprime la sua “forte insoddisfazione e risoluta opposizione” per la decisione del governo canadese imporre dazi del 100% sulle importazione di veicoli elettrici di fabbricazione cinese, annunciata ieri dal premier Justin Trudeau.
“Questa mossa è un tipico protezionismo commerciale e una decisione politicamente motivata, che viola le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio e va contro la tradizionale immagine del Canada come campione globale del libero scambio e della mitigazione dei cambiamenti climatici”, afferma un portavoce dell’Ambasciata cinese in Canada in una dichiarazione pubblicata sul sito web. La decisione, prosegue, “danneggerà il commercio e la cooperazione economica tra Cina e Canada, danneggerà gli interessi dei consumatori e delle imprese canadesi, rallenterà il processo di transizione verde del Canada e certamente non aiuterà gli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico, il che non giova a nessuno”.
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