La 'Sounion' è stata colpita da numerosi proiettili al largo della città portuale di Hodeidah, nello Yemen
La petroliera battente bandiera greca che trasportava 150mila tonnellate di greggio, evacuata dal suo equipaggio dopo un attacco nel Mar Rosso, rappresenta ora un “pericolo ambientale“. Lo afferma su X la missione navale dell’Ue nel Mar Rosso ‘Aspides‘.
On August 21, the MV SOUNION, which had not asked for EUNAFVOR ASPIDES 🇪🇺 protection, came under an attack in the South Red Sea area and lost its engine power.
Following a request from the master, the operation dispatched a ship in order to rescue the crew.
While approaching… pic.twitter.com/gdSbTjmzRm
— EUNAVFOR ASPIDES (@EUNAVFORASPIDES) August 22, 2024
La Sounion, questo il nome dell’imbarcazione, è stata colpita da numerosi proiettili al largo della città portuale di Hodeidah, nello Yemen. “Tutti i membri dell’equipaggio della sono stati soccorsi e trasportati a Gibuti, il porto di scalo sicuro più vicino”, ha scritto ancora la missione Aspides.
Cacciatorpediniere francese salva 29 marinai da nave colpita
Un cacciatorpediniere francese ha salvato 29 marinai da una petroliera che è stata ripetutamente attaccata nel Mar Rosso distruggendo anche una ‘nave drone’ che trasportava bombe nella zona. Si sospetta che i ribelli Houthi dello Yemen abbiano effettuato l’assalto alla Sounion, questo il nome della nave, anche se non hanno ancora rivendicato la responsabilità dell’attacco. La Sounion è ora all’ancora nel Mar Rosso e non è più alla deriva, ha dichiarato l’operazione Aspides dell’Unione Europea. Tuttavia, non era chiaro se la nave fosse ancora in fiamme. L’imbarcazione era composta da un equipaggio di filippini e russi. I funzionari militari non hanno fatto il nome del cacciatorpediniere francese coinvolto nel salvataggio.
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