Continua l'offensiva delle forze di Kiev nei territori russi. Il presidente americano: "In costante contatto con gli ucraini"

Prosegue l’offensiva delle forze ucraine nei territori russi. Presa di mira la regione di Kursk mentre in quella di Belgorod è stato dichiarato lo stato di emergenza. Anche il presidente americano Joe Biden è stato informato di quanto sta avvenendo sul fronte e ha spiegato che la situazione “sta creando un vero dilemma per Putin“. IN AGGIORNAMENTO

19:00 Mosca: “Oltre 300 evacuati dal Kursk in ultime 24 ore” 

 “La maggior parte dei residenti delle zone di confine della regione di Kursk sono stati temporaneamente reinsediati e sono al sicuro. Nelle ultime 24 ore, più di 300 persone sono partite verso aree sicure”. Lo ha affermato il servizio stampa del ministero russo per le situazioni di emergenza. Lo riporta l’agenzia Tass. Più di 8000 residenti della regione di Kursk, tra cui più di 2.500 bambini, si trovano nei centri di accoglienza temporanea, dislocati in 11 regioni della Russia.

18:50 Mosca: “12mila soldati Kiev entrati nel Kursk, anche mercenari”

Almeno 12mila militari delle forze armate ucraine sono entrati nel territorio della regione russa di Kursk, tra cui anche mercenari. È quanto afferma il comandante delle forze speciali russe ‘Akhmat’, Apti Alaudinov. Lo riporta l’agenzia russa Tass. 

16:40 Kiev: “Apertura corridoi umanitari per evacuare civili nel Kursk”

L’esercito ucraino ha in programma di aprire corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili che si trovano nel Kursk, sia in direzione della Russia che dell’Ucraina. Inoltre ammetterà l’ingresso delle organizzazioni umanitarie internazionali nell’area. Lo ha annunciato in un post su Facebook la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. “Al fine di proteggere le regioni di confine dell’Ucraina principalmente il confine della regione di Sumy, le Forze di Difesa ucraine stanno creando una zona di sicurezza sul territorio della Federazione Russa adiacente al territorio ucraino. All’interno di questa zona si trovano civili russi. Questi sono protetti dal diritto umanitario internazionale, che l’Ucraina rispetta pienamente”, ha affermato la vicepremier nel post, “pertanto, i nostri militari hanno in programma di: effettuare operazioni umanitarie per sostenere i civili all’interno di tale zona; l’apertura di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, sia in direzione della Russia che dell’Ucraina; l’ammissione delle organizzazioni umanitarie internazionali nell’area ai fini della risposta umanitaria e del monitoraggio della situazione umanitaria”.

16:30 Kiev: “Nel Kursk zona cuscinetto per autodifesa” 

L’esercito ucraino ha formato una zona “cuscinetto” sul territorio della regione russa di Kursk a scopo di autodifesa. In questa zona dovrebbe essere garantita la fornitura di cibo, medicine e altri beni necessari alla popolazione civile. È quanto ha fatto sapere il difensore civico ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets, durante una riunione sulla situazione nel Kursk. All’incontro hanno partecipato il presidente Volodymyr Zelensky, il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak, il primo ministro Denys Shmyhal, il ministro degli Interni Ihor Klymenko, la ministra per la Reintegrazione dei Territori Temporaneamente Occupati Iryna Vereshchuk. Anche Oleksandr Syrsky, comandante in capo delle Forze armate ucraine, si è unito alla conversazione in videocollegamento. Lo riporta Rbc-Ukraine. 

15:15 Raid Kiev su basi aeree russe, 4 colpite

L’Ucraina ha lanciato il più grande attacco alle basi aeree russe da quando è iniziata la guerra. Sono stati colpiti gli scali militari di Voronezh, Kursk, Savasleyka e Borisoglebsk. Lo hanno riferito fonti a Rbc-Ukraine, secondo cui droni a lungo raggio hanno colpito gli aeroporti per impedire al nemico di utilizzarli per lanciare missili antiaerei contro la linea del fronte e le città ucraine. “Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) continua a indebolire metodicamente la componente aerea della macchina militare russa. Sono gli aerei che continuano a dare al nemico la superiorità aerea, ma noi continueremo a tarpare le ali a questi ‘uccelli’”, ha aggiunto la fonte.

14:50 Mosca: “Da Occidente carta bianca a Kiev per attacco nel Kursk”

“I neonazisti ucraini” hanno avuto “carta bianca data loro dai loro responsabili occidentali per compiere incursioni banditesche nelle regioni russe”. È quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta una nota del ministero stesso. “Tutto ciò dimostra ancora una volta che gli abitanti dell’Ucraina sono materiale sacrificabile a buon mercato per l’Occidente e i suoi burattini di Kiev”, aggiunge Zakharova, “essi non esitano a sacrificarli per raggiungere i loro obiettivi strettamente egoistici”. E continua: “È ovvio che il regime degli usurpatori di Kiev, completamente marcio dall’interno, si basa esclusivamente sul sostegno finanziario dell’Occidente. Il suo collasso è solo questione di tempo”. 

14:35 Mosca: “Fermati nuovi tentativi sfondamento ucraini nel Kursk” 

Il gruppo di truppe russe del Nord ha fermato nuovi tentativi di sfondamento di gruppi mobili di forze militari ucraine nella regione russa di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti. “Le azioni attive delle unità del gruppo di truppe Nord, gli attacchi dell’aviazione militare, dei veicoli aerei senza pilota e il fuoco dell’artiglieria hanno fermato i tentativi di sfondare i gruppi mobili nemici con veicoli corazzati nelle aree di Skrylevka, Levshinka, Semenovka, Alekseevskij, Kamyshny”, si legge nella nota. L’esercito russo avrebbe catturato anche 18 soldati ucraini.In totale, secondo il ministero della Difesa russo, durante i combattimenti in direzione di Kursk, gli ucraini avrebbero perso fino a 2.300 militari, 37 carri armati, 32 veicoli corazzati, 18 veicoli da combattimento di fanteria, 192 veicoli corazzati da combattimento, 88 veicoli, quattro sistemi di difesa aerea, due lanciatori MLRS e 15 cannoni di artiglieria da campo. 

14:26 Fonti governo: “Blindato distrutto a Kursk acquistato autonomamente da Kiev”

 Il blindato dell’esercito ucraino di fabbricazione italiana distrutto dalle forze armate di Mosca nella regione russa di Kursk “è un mezzo prodotto in Italia ma acquisito autonomamente dal governo ucraino e non inserito all’interno di nessun decreto di trasferimento di mezzi italiani”. E’ quando apprende LaPresse da fonti del governo italiano.

13:40 Mosca: “Distrutto nel Kursk blindato Kiev prodotto in Italia”

“Il ministero della Difesa russo ha pubblicato il filmato di un proiettile di sbarramento Lancet che colpisce un veicolo blindato da combattimento dell’esercito ucraino nella zona di confine della regione di Kursk. Un’unità di ricognizione del gruppo di forze ‘Nord’, utilizzando un drone da ricognizione, ha individuato un veicolo da combattimento blindato multiuso Shield dell’esercito ucraino prodotto in Italia e lo ha distrutto”. È quanto afferma lo stesso Ministero, come riporta l’agenzia Tass.

12:48 Zelensky: “Progressi nel Kursk, 100 soldati russi catturati”

“Stiamo facendo ulteriori progressi nella regione di Kursk. Da uno a due chilometri in diverse aree dall’inizio della giornata. E più di 100 militari russi catturati nello stesso periodo”. È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, dopo la relazione mattutina del comandante in capo dell’esercito Oleksandr Syrsky sulla situazione in tutte le principali aree, in particolare Toretsk e Pokrovsk, e sull’operazione nella regione russa di Kursk. 

11:37 Nord Stream, Germania: mandato per presunto sabotatore ucraino

Il procuratore generale federale presso la Corte federale di giustizia tedesca avrebbe ottenuto un mandato d’arresto contro un cittadino ucraino sospettato di essere tra i sabotatori dei gasdotti Nord Stream. Lo riporta tagesschau. Il presunto sabotatore si sarebbe di recente recato in Polonia. Altri due cittadini ucraini, tra cui una donna, sarebbero sospettati dagli investigatori di aver partecipato agli attacchi, forse come sub che avrebbero attaccato esplosivo alle condutture.

10:30 Unicef: almeno 340 bambini uccisi o feriti in 2024

“Dall’escalation della guerra, i bambini ucraini hanno vissuto 900 giorni di violenza, orrore, interruzione dell’apprendimento, perdite e sfollamento. La scorsa settimana è stata segnata da notizie di bambini vittime di attacchi nelle regioni di Dnipro, Donetsk, Kharkiv, Kherson, Kyiv e Sumy. Nel 2024, almeno 340 bambini in Ucraina sono stati uccisi o feriti e oltre 400 strutture scolastiche e sanitarie sono state danneggiate o distrutte”. Lo rende noto su X Unicef Ucraina. “Nessun bambino deve vivere questo orrore. Gli attacchi devono cessare. I bambini, le scuole e le strutture sanitarie non sono un obiettivo. Vanno protetti, sempre”, si legge ancora.

10:04 Wsj: truppe russe spostate dopo incursioni nel Kursk

La Russia starebbe ritirando alcune delle sue forze militari dall’Ucraina per rispondere all’offensiva di Kiev nella regione di Kursk. Questo sarebbe il primo segnale del fatto che l’incursione nel Kursk sta costringendo Mosca a riorganizzare la sua forza di invasione. Lo riporta il Wall Street Journal, citando funzionari americani. Washington, hanno spiegato, sta ancora cercando di capire le ragioni di questi spostamenti delle truppe russe. 

09:40 Kiev: distrutti 17 droni su 23 lanciati dai russi

Le forze ucraine hanno distrutto 17 dei 23 droni lanciati dai russi nelle scorse ore. Lo ha affermato il comandante dell’aeronautica delle forze armate ucraine, Mykola Oleschuk. Lo riporta Rbc Ucraina. Nell’attacco sono stati utilizzati anche due missili aerei guidati Kh-59/69, lanciati dallo spazio aereo della regione di Belgorod. I droni russi sono stati distrutti nelle regioni di Mykolaiv, Cherkasy, Kirovohrad, Kyiv, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv e Zhytomyr. 

09:15 Crosetto: “Kiev ci considera seri e affidabili”

“Affidabili, seri e saldi nell’azione a loro sostegno. Così ci giudicano gli ucraini, a partire dal loro presidente Zelensky, passando per tutto il suo governo, fino a tutti i suoi cittadini. Allo stesso modo ci giudicano i nostri alleati della Ue e della Nato. In primis gli americani. Esattamente il contrario dell’immagine che del governo italiano scaturisce dall’editoriale di ieri di Paolo Mieli nel quale esprime un suo giudizio sulla posizione dell’Italia e, in particolare, la mia come ministro alla Difesa rispetto alla guerra russo-ucraina”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una lettera al Corriere della Sera nella quale replica a Mieli. “Se si vuole davvero del bene a questa nazione – osserva Crosetto – su queste materie non si dovrebbe giudicare con un occhio di parte, o con il gusto della polemica per la polemica”.

Crosetto si dice dispiaciuto che “Mieli non abbia avuto modo di informarsi meglio sulle mie reali parole. Avrebbe scoperto che io ho spiegato, subito, di fronte a chi parlava di aggressione, che l’attacco ucraino non è un’invasione ma una tattica difensiva, un modo per allentare la tensione in Ucraina, costringere i russi a spostare i propri uomini in Russia, che si pone l’obiettivo di ottenere un maggiore equilibrio sul campo, di trovarsi più forti davanti a un futuro, auspicabile, tavolo di pace. Non è difficile comprendere le motivazioni che hanno spinto all’attacco in quella zona o quale sia il potenziale obiettivo della manovra. Come ho già avuto modo di dire (bastava cercarlo su Google) è stata una mossa razionale, con una logica sia di tecnica militare che di politica militare”.

Crosetto si dice anche stupito che “Mieli non capisca il ragionamento sull’invasione o sull’utilizzo delle armi italiane sul suolo russo. Un ragionamento complesso che non pone un distinguo rispetto al giudizio, alla scelta di con che parte stare. Un ragionamento nel quale si pone anche un tema più alto, un tema anche di principi, di valori, di legittimità internazionale, un ragionamento che cammina su uno stretto crinale, che varia da nazione a nazione perché variano leggi e costituzione da nazione a nazione. Quando si parla di utilizzo di armi italiane sul suolo russo qualcuno pensa a cose generiche su cui dare un giudizio generico sulla base di ciò che fanno altre nazioni, io no. Io so di cosa si parla, di come si usano, di chi ne autorizza l’uso, come avviene ogni dinamica di decisioni e di utilizzo. Io conosco, così come conosco le norme italiane che lo regolano. Diverse da quelle di altre nazioni. Inadeguate probabilmente ad affrontare il momento che viviamo, come ho avuto modo di dire in Parlamento e al Consiglio supremo di difesa. Nella totale indifferenza di autorevoli commentatori”.

06:45 Biden: “Informato da Kiev su Kursk, per Putin è dilemma”

Incontrando i giornalisti a New Orleans il presidente americano, Joe Biden, ha riferito di essere stato informato ogni quattro o cinque ore negli ultimi giorni sulle azioni delle forze ucraine nel Kursk. Lo riportano i media internazionali. L’attacco nella regione russa, ha spiegato Biden, “sta creando un vero dilemma per Putin, e siamo stati in contatto diretto, in contatto costante, con gli ucraini”.

06:03 Vilnius: Mosca sposta truppe da Kaliningrad a Kusrk

La Russia avrebbe spostato alcune delle sue truppe dalla regione di Kaliningrad a quella di Kursk, in risposta all’offensiva Ucraina. Lo ha riferito il ministro della Difesa lituano, Laurynas Kasciunas, durante un incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta Rbc Ucraina. Kasciunas ha quindi esortato i cittadini lituani a ringraziare gli ucraini che combattono anche nel loro interesse. Battaglie che, ha spiegato, starebbero costringendo la Russia a ritirare parte delle sue forze da Kaliningrad. Una forma di smilitarizzazione, ha sottolineato, frutto del coraggio dell’esercito ucraino.

06:03 Nyt: Hunter Biden chiese aiuto Dipartimento Stato per progetto in Italia

Hunter Biden, figlio del presidente americano Joe Biden, avrebbe chiesto aiuto al governo degli Stati Uniti per un progetto energetico redditizio in Italia mentre suo padre era vicepresidente. Lo riporta il New York Times, citando documenti. Secondo questi ultimi, Hunter avrebbe scritto almeno una lettera all’ambasciatore americano in Italia nel 2016, chiedendo assistenza per la società ucraina del gas Burisma, di cui era membro del consiglio di amministrazione. La richieste avrebbe messo in imbarazzo i funzionari dell’ambasciata, provenendo dal figlio del vicepresidente in carica e riguardando una società straniera. “Voglio stare attento a non promettere troppo”, avrebbe scritto un funzionario del Dipartimento del commercio con sede presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Roma che è stato incaricato di rispondere. 

06:02 Dichiarato stato emergenza in regione russa Belgorod

Nel Belgorod è stata dichiarata l’emergenza regionale a seguito dell’offensiva da parte delle forze ucraine. Lo ha annunciato su Telegram il governatore, Vyacheslav Gladkov. Lo riporta Ria Novosti. “La situazione nella nostra regione di Belgorod continua a rimanere estremamente difficile e tesa – ha scritto – Bombardamenti quotidiani da parte delle forze armate ucraine , case distrutte, feriti, civili morti. Pertanto, da oggi prendiamo una decisione in tutto il territorio della regione di Belgorod in per proteggere ulteriormente la popolazione, per fornire misure aggiuntive a sostegno delle vittime, dichiarare lo stato di emergenza a livello regionale, seguito da un appello alla commissione governativa con la richiesta di dichiarare lo stato di emergenza a livello federale”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata