Secondo una giudice della Florida la nomina del procuratore speciale Jack Smith non è stata regolare. Il tycoon: "Ora terminare anche altri processi"

La giudice della Florida Aileen Cannon ha deciso di archiviare l’inchiesta per presunto possesso illegale di materiale coperto da segreto nei confronti dell’ex presidente americano Donald Trump, nata dopo il sequestro di alcuni documenti riservati della Casa Bianca, relativi a quanto Trump era presidente, nella residenza del tycoon a Mar-a-Lago in Florida. L’archiviazione è stata decisa poiché, stando alla giudice Cannon, la nomina del procuratore speciale Jack Smith, che ha guidato l’indagine, viola la Costituzione, in quanto non è stata fatta dal presidente degli Stati Uniti e non è stata confermata dal Senato. Si tratta di un’importante vittoria legale per Trump, che sabato notte è scampato a un attentato in Pennsylvania. È probabile che il procuratore Smith ricorrerà in appello contro la decisione, che va in controtendenza rispetto ai pronunciamenti di altri tribunali, risalenti addirittura fino alla vicenda del Watergate.

Trump: “Tutti i processi contro di me dovrebbero essere archiviati”

L’archiviazione del processo in Florida dovrebbe essere solo il “primo passo, seguito rapidamente dall’archiviazione di tutti” gli altri casi da “caccia alle streghe”, ha scritto Trump sul social Truth, accusando il dipartimento di Giustizia guidato dai Democratici di avere “coordinato tutti questi attacchi politici“, che sono una “cospirazione per interferire nelle elezioni contro l’avversario politico di Joe Biden, io”. È da notare che, pur recuperando i toni battaglieri, Trump non ha usato il consueto appellativo “crooked”, corrotto, solitamente accostato al nome di Biden in ogni sua esternazione: forse fa parte di quell’abbassamento dei toni che lo stesso Trump aveva annunciato in seguito all’attentato. 

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