Il presidente ha scritto oggi una lettera ai francesi. Mélenchon: "Su commissario Ue l'Eliseo dovrebbe tener conto del voto"

Il presidente francese Emmanuel Macron, in una lettera ai francesi pubblicata dalla rete radiofonica France Bleu e da diversi giornali regionali, ha invitato le forze politiche repubblicane a “un dialogo sincero e leale per costruire una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il Paese”. “Idee e programmi prima di incarichi e personalità”, afferma Macron. 

 “Ciò che il popolo francese ha scelto alle urne – il fronte repubblicano – le forze politiche devono metterlo in pratica con le loro azioni”, dichiara Macron, aggiungendo che “è alla luce di questi principi che deciderò sulla nomina del primo ministro“. “Nel frattempo”, precisa l’inquilino dell’Eliseo, “l’attuale governo continuerà a esercitare le sue responsabilità e si occuperà quindi degli affari correnti”. Macron ha affermato che “nessuno ha vinto” nelle ultime elezioni legislative. “Nessuna forza politica ha ottenuto una maggioranza sufficiente e i blocchi o le coalizioni che sono emersi da queste elezioni sono tutti in minoranza”, ha scritto.

Macron: “Sarò garante di una nuova cultura politica”

Il voto espresso dai cittadini francesi nelle elezioni legislative “impone a tutti di essere all’altezza del momento. Di lavorare insieme. Domenica avete chiesto di inventare una nuova cultura politica francese. A nome vostro me ne occuperò. A nome vostro, ne sarò il garante”, scrive inoltre Macron nella conclusione della sua lettera.

Parte campo macronista e LR vogliono coalizione per evitare governo gauche

Una parte del campo centrista francese legato al presidente Emmanuel Macron e il partito conservatore Les Republicains (LR) vogliono formare una coalizione per avere più peso della gauche nella nuova Assemblea nazionale emersa dalle elezioni legislative. Secondo quanto riporta Le Monde, questa opzione ha il sostegno di molti esponenti macronisti – fra cui l’ex premier Edouard Philippe, Aurore Bergé di Renaissance e il ministro dell’Interno uscente Gérald Darmanin – che vorrebbero evitare “a tutti i costi” un governo del Nuovo fronte popolare (NFP). 

Bardella: “Macron organizza paralisi del Paese, irresponsabile”

Emmanuel Macron sta organizzando la paralisi del Paese posizionando l’estrema sinistra alle porte del potere, dopo accordi indegni. E il suo messaggio d’ora in poi è: siete soli. Irresponsabile!”. Lo scrive su X il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella, dopo che il presidente francese Emmanuel Macron, in una lettera indirizzata ai cittadini e pubblicata su diverse testate regionali, ha invitato le forze politiche repubblicane a “un dialogo sincero e leale per costruire una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il Paese” condizionando la nomina di un nuovo primo ministro al raggiungimento di questa maggioranza.

Mélenchon (LFI): “Bene procedura deficit Ue, così aumentiamo entrate”

Vorrei quasi ringraziare la Commissione europea per averci inserito nella lista dei paesi con deficit eccessivi perché altrimenti si sarebbe detto che i nostri governi attaccano i capitali e i mercati benefattori. No lo aggrediamo in modo gratuito: lo prenderemo per la gola perché ci è stato imposto dalla Commissione europea che ritiene eccessivi questi deficit. Dobbiamo quindi aumentare le entrate e la domanda giusta non è quanto costa ma chi paga“. Lo ha affermato il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, in un punto stampa al Parlamento europeo. 

Mélenchon: “Su commissario Ue l’Eliseo dovrebbe tener conto del voto”

“In Europa, nelle democrazie parlamentari, il voto ha una certa importanza. Ogni volta che c’è una votazione, le autorità generalmente fanno riferimento al voto. Quindi normalmente, poiché c’è una nuova persona da nominare, il Presidente della Repubblica dovrebbe senza dubbio tenerne conto” per indicare il candidato commissario alla Commissione europea. Lo ha affermato il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, in un punto stampa al Parlamento europeo.”Il Nuovo fronte popolare è la prima coalizione al Parlamento, quindi immagino saremo consultati. Negli altri paesi questo ci dà l’audacia di pensare che il primo gruppo di un’Assemblea nazionale sia quello che debba esprimere i commissari. Ma la monarchia presidenziale ha inventato le stesse sue regole, e più tempo passa, più si avvicina all’antico regime o all’unica regola tra cui c’era il bel piacere del principe”, ha aggiunto. 

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