Secondo diversi media se non verrà raggiunto un accordo per la tregua a Gaza è probabile che possa scoppiare una guerra su larga scala tra Tel Aviv ed Hezbollah

IN AGGIORNAMENTO – Benjamin Netanyahu contro Hamas e l’Iran. Il premier israeliano ha fatto sapere che per fermare i tentativi di Teheran di conquistare il Medioriente è necessario distruggere l’organizzazione estremista palestinese. Il fronte minacciato dal leader di Tel Aviv si aggiunge a quello del Libano, per cui gli Stati Uniti continuano a mettere in guardia lo Stato ebraico. Secondo Washington, infatti, un tentativo israeliano di condurre una manovra di terra limitata nel Libano meridionale potrebbe innescare uno scontro totale con Hezbollah, a cui si unirebbe anche l’Iran.

17:59 Idf: “Colpito edificio Hezbollah con militanti all’interno”

Un edificio a Kafr Kila, nel Libano meridionale, dove secondo l’esercito si era radunato un gruppo di agenti di Hezbollah, è stato colpito questa mattina da un aereo da caccia. Lo ha affermato l’Idf. Un secondo edificio utilizzato da Hezbollah è stato colpito a Chihine, ha aggiunto. Sempre oggi, diversi missili anticarro sono stati lanciati da Hezbollah contro la Galilea occidentale. Secondo le autorità israeliane, nell’attacco non si sono verificati feriti. Hezbollah si è assunto la responsabilità, sostenendo di aver preso di mira le posizioni dell’Idf.

17:32 Sopravvissuti Nova Festival si riuniscono per concerto a Tel Aviv

Migliaia di sopravvissuti al massacro del Nova Festival dello scorso sette ottobre si sono riuniti in una comunità per guarire costruendo una rete di sostegno. Alcuni hanno trovato conforto nei bagni di ghiaccio, nello yoga o nel surf con le uniche persone che potevano veramente capire quello che avevano passato. Per altri invece la via del ritorno alla normalità è passata attraverso la danza. Giovedì, migliaia di persone hanno partecipato al Nova Healing Concert di Tel Aviv, il primo raduno di massa della ‘Tribe of Nova’ dopo l’attacco del 7 ottobre. “Abbiamo capito che le persone avevano bisogno di stare insieme e che siamo una comunità che si prende cura di se stessa”, ha detto Omri Sasa, uno degli organizzatori. “Ho subito un trauma e volevo stare con persone che hanno vissuto anche loro questa esperienza”. 

17:14 Gallant: “Accordo con ritiro truppe Hezbollah è accettabile”

“Un accordo che includa il ritiro delle truppe di Hezbollah dal confine sarebbe accettabile”. E’ quanto avrebbe dichiarato durante una riunione del gabinetto di sicurezza il ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riporta Haaretz citando alcune fonti informate. Gallant avrebbe aggiunto di aver chiarito ai funzionari statunitensi che Israele “non vuole la guerra nel nord”. Una posizione che sarebbe stata criticata dal ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir esponente dell’estrema destra. “Non abbiamo imparato la lezione da 20 anni di accordi?”, avrebbe detto. “Faremo un accordo (con Hezbollah) e poi entro un anno o due violenteranno le nostre mogli e uccideranno i nostri figli”. Nel dibattito sarebbe intervenuto anche il primo ministro Benjamin Netanyahu che avrebbe espresso parere favorevole, “a patto che tutte le condizioni vengano rispettate”, a un accordo con Hezbollah “che consenta il ritorno dei nostri residenti del nord alle loro case”.

16:39 Berlino a Teheran: “Iran contribuisca ad evitare escalation”

La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, nel quale ha mandato un “chiaro messaggio sulla situazione in Medioriente: occorre evitare a tutti i costi un’ulteriore escalation e anche l’Iran deve contribuire a questo obiettivo”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri tedesco, aggiungendo che nella conversazione “si è parlato anche dei tedeschi imprigionati in Iran”.

16:38 Nuove sanzioni Ue a membri Hamas e Jihad palestinese

Il Consiglio dell’Ue ha deciso oggi di elencare sei individui e tre entità responsabili della partecipazione al finanziamento di Hamas e della Jihad islamica palestinese (PIJ) o di aver consentito le loro azioni violente. Il Consiglio elenca tre società – Zawaya Group for Development and Investment Co Ltd., Larrycom for Investment Ltd. e Al Zawaya Group for Development and Investment Sociedad limitada – possedute e controllate dal finanziere sudanese Abdelbasit Hamza Elhassan Mohamed Khair, soggetto a misure restrittive dell’UE da gennaio 2024. Tutte e tre le entità sono state collegate al portafoglio di investimenti di Hamas e hanno svolto il ruolo di società di facciata per facilitare i flussi finanziari di Hamas.Gli elenchi individuali includono Jamil Yusuf Ahmad Aliyan, un funzionario PIJ e leader della Fondazione Muhjat AlQuds, un’organizzazione finanziata dall’Iran la cui missione principale è quella di fornire supporto finanziario alle famiglie dei combattenti e dei prigionieri PIJ.

16:17 Madrid: “Nostre forze armate in Libano finchè ci sarà impegno Onu”

La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha chiesto oggi un cessate il fuoco “immediato” nel mezzo delle crescenti tensioni tra Israele e le milizie di Hezbollah in Libano, assicurando che, finché le Nazioni Unite rimarranno impegnate per la pace nel Paese, le forze armate spagnole continueranno ad operare sul posto, come fanno dal 2006. “È essenziale che ci sia un cessate il fuoco immediato. Speriamo che ci sia un richiamo alla responsabilità da parte dei leader dell’area”, ha detto la ministra durante la cerimonia di consegna delle decorazioni a 17 membri del contingente Brilib xl per la loro partecipazione all’operazione ‘Free Hidalgo’ in Libano negli ultimi mesi.

14:42 Idf: abbattuto sospetto drone lanciato dal Libano

Le difese aeree hanno colpito sul Panhandle della Galilea, nel nord di Israele, un sospetto drone lanciato dal Libano. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa. A seguito dell’attacco, e di fronte al rischio di una caduta di schegge, le sirene d’allarme hanno iniziato a suonare nelle comunità israeliane di Kfar Blum e Amir. 

11:21 Idf conferma operazione nel quartiere Shejaiya di Gaza

Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno confermato di aver lanciato ieri un’operazione mirata nel quartiere Shejaiya di Gaza City. Un blitz effettuato dalla 98esima divisione dopo aver ricevuto informazioni di intelligence sulla presenza di miliziani e infrastrutture di Hamas nell’area. I bombardamenti hanno preso di mira decine di siti di Hamas, facendo largo all’avanzata delle forze di terra. In altri attacchi nel nord della Striscia di Gaza, l’Idf afferma di aver ucciso numerosi terroristi che si erano asserragliati in una scuola e in altre strutture dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Durante le notte, infine, un caccia ha colpito un miliziano all’interno di un edificio nel centro Deir al Balah, dentro una ‘zona umanitaria’ indicata da Israele. “Il terrorista ha operato dall’interno dell’area umanitaria, che l’organizzazione utilizza come scudo per l’attività terroristica”, afferma l’Idf. 

10:58 Media: 11 morti e 40 feriti in raid Israele vicino Rafah

Sarebbe di almeno 11 morti e oltre 40 feriti il bilancio di un bombardamento israeliano su Al-Mawasi, zona vicino Rafah dove trovano rifugio gli sfollati palestinesi. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti mediche.

08:59 Media: “Senza tregua a Gaza probabile guerra Israele-Hezbollah”

Se non verrà raggiunto un accordo per la tregua nella Striscia di Gaza è probabile che nelle prossime settimane possa scoppiare una guerra su larga scala tra Israele ed Hezbollah. Lo riporta Politico, citando l’intelligence americana. I funzionari statunitensi stanno cercando di convincere entrambe le parti a ridurre la tensione, un compito che sarebbe molto più semplice con un cessate il fuoco a Gaza. Ma l’accordo è oggetto di trattative tese e i funzionari statunitensi non sono fiduciosi che Israele e Hamas accetteranno l’intesa sul tavolo nel prossimo futuro. Nel frattempo, le forze di difesa israeliane (Idf) e Hezbollah hanno elaborato piani di battaglia e stanno cercando di procurarsi ulteriori armi. Un altro alto funzionario americano ritiene che il rischio di una guerra aperta tra Israele ed Hezbollah, in questo momento, sia più alto che in qualsiasi altro momento delle ultime settimane.

08:54 Idf: morto un altro soldato a Gaza, totale sale a 316

Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno annunciato la morte di un altro soldato nei combattimenti nella Striscia di Gaza, portando il totale – dall’inizio della guerra – a 316 caduti. La vittima, scrive The Times of Israel, è il sergente 19enne Eyal Shynes, deceduto durante gli scontri nel sud dell’enclave. Prestava servizio nel 931esimo battaglione della Brigata Nahal.

06:19 Aviazione Israele attacca postazioni Hezbollah in Libano

“Nella notte, aerei da guerra hanno attaccato edifici militari dell’organizzazione terroristica Hezbollah nella zona di al-Khyam. Inoltre, un’altra struttura militare dell’organizzazione è stata attaccata nella zona di Al Adisa, nel sud del Libano”. Lo comunica l’aviazione israeliana sul suo account X ufficiale, pubblicando anche un video a infrarossi dei raid notturni.

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