Hamas: "Usa facciano pressioni su Tel Aviv per il cessate il fuoco"

Hamas esorta gli Stati Uniti a fare pressioni su Israele affinché si raggiunga il cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. L’organizzazione estremista palestinese ha fatto sapere di aver mostrato “piena positività” negli sforzi per raggiungere un accordo e mentre Washington ha dichiarato che lo Stato ebraico ha accettato la proposta delineata dal presidente americano Joe Biden, non ci sono state ancora “conferme da alcun funzionario israeliano”, ha sottolineato ancora Hamas. 

Nel frattempo le Nazioni Unite puntano il dito contro le forze di difesa israeliane e i militanti palestinesi, accusati di aver commesso crimini di guerra, mentre Tel Aviv sarebbe responsabile anche di crimini contro l’umanità.

14:31 Idf: “Razzi e droni dal Libano contro nord Israele”

Secondo le forze israeliane di difesa (Idf) nelle ultime ore 40 razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea e le alture del Golan. Lo riporta The Times of Israel. Diversi missili, ha riferito l’Idf, sono stati intercettati mentre altri sono esplosi a terra, provocando incendi e ferendo leggermente due persone. Nello stesso tempo cinque “obiettivi aerei sospetti” – probabilmente droni – sono stati identificati nel primo pomeriggio, facendo scattare sirene d’allarme in tutto il nord di Israele. Tre di questi velivoli, secondo l’Idf, sono stati intercettati, mentre non sono stati forniti dettagli sulla sorte degli altri due.

14:22 Onu: “Danneggiati oltre metà dei terreni coltivati di Gaza”

Oltre la metà dei terreni agricoli della Striscia di Gaza, fondamentali per sfamare la popolazione, sono stati gravemente danneggiati dalla guerra. Un’indagine del centro satellitare delle Nazioni Unite (Unosat) e della Fao, citata da Al Jazeeram ha svelato che il 51% dei campi coltivati e delle terre coltivabili ha registrato un calo significativo in termini di densità e salubrità. “Questo deterioramento è attribuito alle attività legate al conflitto, tra cui lo spostamento di veicoli pesanti e i bombardamenti”, ha affermato l’Unosat, aggiungendo che, rispetto all’ultima rilevazione di aprile, i terreni agricoli danneggiati sono aumentati del 30%. 

13:01 Autorità Gaza: 37.232 palestinesi morti da inizio guerra

Continua a salire il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, conseguenza delle operazioni militari israeliane. Secondo il locale ministero della Sanità, citato da Al Jazeera, dall’inizio della guerra sono morti 37.232 palestinesi e altri 85.037 sono rimasti feriti. Nell’ultimo giorno sono rimaste uccise 30 persone e altre 105 sono rimaste ferite.

11:55 Casa Bianca: “Nessun dietrofront di Israele su proposta tregua”

Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha respinto le ricostruzioni secondo cui Israele non sarebbe pienamente impegnato nella proposta di cessate il fuoco con Hamas illustrata a fine maggio da Joe Biden. “Israele ha fornito questa proposta. È rimasta sul tavolo per un po’ di tempo. Israele non l’ha contraddetta né ha fatto marcia indietro”, ha affermato Sullivan che si trova in Italia per il G7. “Tuttora sostengono la proposta”, ha aggiunto, “non credo ci sia una contraddizione nella posizione israeliana”. Sullivan ha ribadito che Hamas ha risposto offrendo una proposta modificata e ha detto che l’obiettivo è “capire come lavorare per colmare le lacune rimanenti e arrivare a un accordo”. L’obiettivo, ha concluso, “è cercare di concludere la questione il più rapidamente possibile”.

09:58 Idf: “Ieri colpiti 45 obiettivi a Gaza”

Aerei da combattimento e droni israeliani hanno colpito ieri circa 45 obiettivi nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da he Times of Israel. I raid, secondo l’idf, hanno preso di mira edifici usati dai miliziani, cellule di uomini armati,lanciarazzi – incluso uno innescato a Rafah – pozzi di tunnel e altre infrastrutture.Gli attacchi avvengono mentre le truppe continuano ad operare a Rafah, nel sud di Gaza, e nel corridoio Netzarim, nel centro della Striscia. A Rafah, sempre ieri, diversi uomini armati sarebbero stati uccisi in scontri ravvicinati, mentre altri 10 miliziani, compreso uno che avrebbe partecipato agli attacchi del 7 ottobre, sono stati uccisi nel centro di Gaza.

08:51 Israele: “Rapporto Onu su crimini guerra pieno di bugie”

Il ministero israeliano degli Esteri ha respinto il rapporto di un gruppo di esperti di diritti umani delle Nazioni Unite che accusa Tel Aviv di “sterminio” e crimini contro l’umanità dall’inizio della guerra in Medioriente. Lo riporta The Times of Israel, spiegando che secondo il dicastero il report è “pieno di bugie e diffamazioni contro i soldati delle forze israeliane di difesa (Idf)”.

Il rapporto, prosegue il ministero, “descrive una realtà fittizia in cui decenni di attacchi terroristici sono scomparsi, non ci sono stati continui attacchi missilistici contro i civili israeliani e questo non è un Paese democratico che si difende da un attacco terroristico. Questo è un altro esempio del livello basso a cui è arrivata l’organizzazione sotto la guida del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres”. Il rapporto sosteneva che anche le milizie palestinesi avessero commesso crimini di guerra dall’inizio del conflitto.

08:43 Idf: “Nella notte colpiti obiettivi Hezbollah in sud Libano”

Le forze israeliane di difesa (Idf) rifericono di aver colpito, durante la notte, diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, nel sud del Libano. Le sirene, intanto, hanno suonato a Kiryat Shmona e in alcune comunità vicine del nord di Israele per una possibile infiltrazione di droni. Ma secondo l’Idf si sarebbe trattato di un falso allarme.

08:37 Media: negoziati continuano nonostante risposta Hamas

I negoziati per raggiungere un accordo di tregua in Medioriente in cambio del rilascio di ostaggi dovrebbero continuare nonostante la risposta di Hamas all’ultima bozza di intesa con modifiche che Israele ha considerato un rifiuto alla proposta. Lo riporta Haaretz, citando funzionari. “I colloqui continueranno ora attraverso gli inviati del Qatar e dell’Egitto in coordinamento con gli Stati Uniti, per vedere se è possibile raggiungere un accordo”, ha affermato la fonte.

08:35 Guterres: “Onu farà tutto il possibile per risolvere situazione”

“Non possiamo contemplare la continuazione di questo orrore, tanto meno un’escalation o una ripetizione tra qualche anno. Dobbiamo interrompere il ciclo. L’Onu è pronta e disposta a fare tutto il possibile per risolvere la situazione tra Israele e Palestina, a sostegno della soluzione dei due Stati. Siamo in continue discussioni con tutte le parti, non solo su come affrontare la catastrofica situazione umanitaria, ma anche su cosa occorre fare dopo la fine dei combattimenti”. Così il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in una intervista a ‘Repubblica’.

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