Spaccature dopo l'accordo con il Rassemblement National in vista delle elezioni del 30 giugno. La replica: "Sono e rimango presidente"

Il presidente del partito francese dei Repubblicani, Éric Ciotti, è stato espulso dal partito dopo le spaccature interne causate dall’accordo con il Rassemblement National di Marine Le Pen in vista delle elezioni del 30 giugno. Lo ha deciso l’ufficio politico di LR all’unanimità dopo una riunione indetta con urgenza mercoledì pomeriggio. Un vertice fortemente contestato da un comunicato del partito sottoscritto dallo stesso Ciotti, dove si legge che la riunione “non soddisfa i requisiti democratici dei nostri statuti e delle nostre regole interne”. Secondo la nota, è stata “attuata una flagrante violazione dei nostri statuti” e per questo la riunione “non ha alcun valore legale”.

Ciotti: “Sono e resto presidente del partito”

“La riunione organizzata questo pomeriggio si è svolta in flagrante violazione del nostro statuto dei Repubblicani. Nessuna delle decisioni prese in questa riunione ha conseguenze legali. Potrebbe avere conseguenze penali. Sono e rimango il presidente della nostra formazione politica, eletto dagli iscritti”, ha replicato Ciotti in un post su X. 

Ciotti chiude la sede del partito

In mattinata, Ciotti aveva ha deciso di chiudere la sede del partito ordinando a tutti i dipendenti di andarsene a mezzogiorno. “È impazzito, io resto”, ha detto un importante dipendente. 

Macron: “Ciotti ha fatto patto con il diavolo”

Il presidente del partito conservatore francese dei Repubblicani (LR), Éric Ciotti, “ha fatto un patto con il diavolo“. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando in conferenza stampa e riferendosi all’alleanza con l’estrema destra di Marine Le Pen. Macron ha aggiunto che “accoglie” i leader di LR che hanno contestato l’annuncio di Ciotti di un’alleanza con il Rassemblement National (RN) di Le Pen. Ciotti ha “fatto un patto del diavolo” mentre molti parlamentari di LR hanno “detto ‘noi no'”.

Marion Maréchal invita elettori a votare candidati sostenuti da Rn

Intanto Marion Maréchal, capolista alle europee del partito di estrema destra Reconquête di Éric Zemmour e nipote di Marine Le Pen, ha annunciato che deplora che Zemmour abbia deciso di “presentare il maggior numero possibile di candidati” contro la coalizione di destra guidata dal Rassemblement National (RN) di Le Pen per le elezioni legislative, ritenendolo “un errore”, e ha lanciato un appello ai suoi elettori chiedendo di votare per i candidati della coalizione di destra sostenuti da RN e non per i candidati di Reconquête. “Mettiamo gli interessi della Francia davanti agli interessi dei partiti”, ha detto Marion Maréchal, “non possiamo perdere questa opportunità”. 

“Nelle 48 ore successive all’annuncio dello scioglimento dell’Assemblea Nazionale da parte del Presidente della Repubblica, abbiamo fatto del nostro meglio per garantire che gli 1,4 milioni di elettori di Reconquête! siano rappresentati nella nuova coalizione di destra, che comprende molti candidati di RN, LR e indipendenti. Questa nuova coalizione suscita grandi speranze di cambiamento nel nostro Paese. Éric Zemmour ha deciso, nonostante la nostra opposizione, di schierare il maggior numero possibile di candidati contro questa coalizione di destra in tutta la Francia, correndo così il rischio di perdere questa speranza senza precedenti di battere Emmanuel Macron e l’estrema sinistra. Questa decisione è un triplice errore“, recita la dichiarazione di Marion Maréchal. “Presentare candidati di Reconquête! nelle circoscrizioni legislative significa presentare candidati divisivi contro il campo nazionale e la speranza di vincere le nostre idee. Presentare i candidati di Reconquête! nelle circoscrizioni legislative significa correre il rischio infinito di far vincere deputati macronisti o di estrema sinistra. Presentare i candidati di Reconquête! nelle circoscrizioni legislative significherebbe partecipare all’ennesima divisione della destra, permettendo così a Emmanuel Macron di continuare la sua politica di distruzione del nostro Paese”, afferma Maréchal.

Bardella: “Appello Maréchal responsabile e patriota”

Accolgo con favore l’appello di Marion Maréchal affinché i suoi elettori scelgano i nostri candidati al primo turno di domenica 30 giugno. È una dichiarazione responsabile che va nella direzione di una dinamica patriottica per vincere e per agire domani”, ha scritto su X Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National. 

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