Confermata vittoria Cdu-Csu. La partecipazione alle elezioni ha raggiunto il nuovo massimo dalla riunificazione al 64,8%

Secondo i risultati ufficiali provvisori, l’Unione (Cdu-Csu) ha vinto le elezioni europee in Germania con un ampio margine, davanti all’AfD, il partito di estrema destra, che è diventata la seconda forza. Cdu e Csu insieme sono salite al 30,0% (29 seggi). L’AfD migliora notevolmente e si porta al 15,9% (15 seggi). I partiti della coalizione di maggioranza hanno subito perdite: l’Spd è sceso al 13,9% (14 seggi), ottenendo il suo peggior risultato in un’elezione a livello nazionale, e i Verdi sono scesi ulteriormente all’11,9% (12 seggi), l’Fdp ha sofferto leggere perdite al 5,2% (5 seggi). La neonata alleanza di sinistra Sahra Wagenknecht (Bsw) ha ottenuto il 6,2% (6 seggi), la sinistra di Die Linke il 2,7% (3 seggi), Elettori Liberi 3 seggi, Volt 3 seggi, Il Partito 2 seggi, ÖDP 1 seggio, Partito per la protezione degli animali 1 seggio e Partito della famiglia 1 seggio. Il Comitato elettorale federale annuncerà i risultati ufficiali finali il 3 luglio.

Europee, Merz (Cdu): “Grave sconfitta per Scholz”

Il presidente della Cdu, Friederich Merz ha commentato le proiezioni delle elezioni Europee in Germania definendole “una buona giornata per l’Unione” e una “grave sconfitta” per il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La Cdu, al momento, si è posizionata in testa, mentre l’Spd di Scholz è stato scavalcato dal partito di estrema destra dell’AfD. Male anche gli altri due partiti di governo, Verdi e Fdp. “Questo dovrebbe dare alla coalizione di governo qualcosa su cui riflettere. È necessario un cambiamento di politica”, ha sottolineato Merz. “Il partito del Cancelliere ha il 14%, noi ne abbiamo più del doppio”, ha detto il segretario generale della Cdu, Carsten Linneman, secondo cui Scholz non può continuare così. “In realtà dovrebbe chiedere la fiducia al Bundestag”, ha detto Linnemann. Le cose non possono andare avanti così”. “Quello che stiamo vivendo è disastroso. O il governo cambia rotta oppure deve aprire la strada a nuove elezioni”, ha detto ancora Linnemann. 

Stime seggi Germania: 30 al Ppe, 16 ai Verdi, 14 a S&d e 19 AfD

 Secondo le stime della Germania pubblicate poco fa dal Parlamento europeo, basate sugli exit poll, i 96 seggi dovrebbero essere così distribuiti: 30 al Ppe, 14 a S&D, 16 ai Verdi, 19 ai non-iscritti (Afd), 8 a Renew, 4 a La Sinistra e 5 ad altri.

Leader AfD esultano: “Un super risultato”

Il co-leader dell’AfD, Tino Chrupalla ha definito “storico” il risultato del suo partito che, secondo gli exit poll, è al secondo posto alle elezioni Europee in Germania. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato e penso che continuerà a migliorare con il passare della serata”, ha detto Chrupalla, come riporta Ard. Secondo le prime previsioni, rispetto alle elezioni Europee del 2019 l’AfD è riuscita ad aumentare la propria quota di voti dall’11 al 16 al 16,5%.Anche la co-leader dell’AfD Alice Weidel ha parlato di un “super risultato”. Weidel ha sottolineato l’importanza di questo successo per il partito e ha evidenziato che il risultato ha confermato la fiducia degli elettori nell’AfD. Weidel ha inoltre spiegato che il partito entrerà nella prossima legislatura rafforzato e perseguirà i suoi obiettivi politici con ancora maggiore determinazione.

 

Leader Spd: “Cose devono cambiare, ma niente divisioni”

Il presidente della Spd, Lars Klingbeil, vede la debacle del suo partito alle elezioni europee in Germania come un segno che i socialdemocratici tedeschi devono riconquistare la fiducia degli elettori. “Le cose devono essere fatte diversamente”, ha detto Klingbeil in un’intervista a Ndr, aggiungendo che, in futuro, il partito si concentrerà ancora una volta maggiormente sul sostegno ai lavoratori. “L’Spd si sta muovendo verso una modalità in cui lottiamo per queste persone. Ciò inizia ovviamente con le discussioni sul bilancio e poi deve continuare per il resto della legislatura”, ha detto Klingbeil, sottolineando l’importanza di evitare divisioni all’interno del partito e della coalizione di governo. Il leader della Spd vede anche le difficili discussioni sul bilancio federale per il 2025 come un’opportunità attraverso la quale l’intera coalizione di governo potrebbe riconquistare la fiducia, evitando i continui litigi. Durante le consultazioni sul bilancio, tutti dovrebbero chiedersi se “le cose possono essere fatte in modo leggermente diverso”, ha detto ancora Klingbeil, che ha chiarito che gli aiuti all’Ucraina non devono essere contrapposti alle misure necessarie in Germania: “Non dovrebbero esserci divisioni. Ma tutto deve essere possibile affinché possa essere finanziato”.

Portavoce Scholz: “Mai pensato ad elezioni anticipate”

Il governo tedesco ha respinto le richieste dell’opposizione per nuove elezioni. “Non si è mai pensato che in Germania si sarebbero svolte nuove elezioni”, ha detto oggi a Berlino il portavoce del governo di Olaf Scholz, Steffen Hebestreit. “La data delle elezioni è prevista per l’autunno del prossimo anno e la stiamo pianificando in questo modo”, ha spiegato Hebestreit, ammettendo che negli ultimi anni il conflitto all’interno della coalizione di governo ha causato dei problemi. Allo stesso tempo, la controversia è stata spesso condotta “in modo molto trasparente”. Tuttavia, i risultati verranno valutati solo alla fine dei quattro anni di legislatura, ha detto ancora il portavoce di Scholz: “Gli elettori dicono ancora una volta la loro ed è così che è concepita la politica e questo governo sta facendo del suo meglio per attuare le importanti decisioni in sospeso”.

AfD esclude capolista Krah da delegazione all’Eurocamera

Il principale candidato dell’AfD alle elezioni europee, Maximilian Krah, non farà parte della futura delegazione del partito di estrema destra tedesco al Parlamento europeo. Nella loro riunione inaugurale, i neoeletti parlamentari dell’AfD hanno votato a scrutinio segreto a favore di una mozione per non includere Krah nel gruppo. Lo hanno comunicato i partecipanti, come riportato da Ntv. Con le sue dichiarazioni sulle SS naziste (“non erano tutti criminali”), Krah, già travolto da diversi scandali, aveva fornito il pretesto per l’espulsione della delegazione di AfD dal gruppo di Identità e Democrazia (ID) al Parlamento europeo.

Media: “Da voto europee una lezione a Scholz”

“Una lezione” a Scholz da parte dei suoi stessi elettori. Così i giornali tedeschi inquadrano la sconfitta del cancelliere alle elezioni europee. “La grande insoddisfazione nei confronti della coalizione a semaforo nel governo federale si è espressa nel fatto che più della metà degli elettori ha voluto darle una lezione”, scrive il Frankfurter Allgemeine che punta il dito anche contro i Verdi, alleati di Scholz, che “hanno perso i voti di cui si sentivano sicuri: quelli dei giovani”, molti dei quali sono passati all’Afd. Anche il Tagesschau prospetta “tempi difficili” per la coalizione ‘semaforo’ spiegando che l’Spd di Scholz in campagna elettorale ha puntato molto alla lotta contro le destre. Un argomento che ha fatto presa solo su “una parte” del suo potenziale elettorato. Molto duro infine il commento di Die Welt che fa un paragone con il caso francese, dove il presidente Macron ha deciso di indire nuove elezioni dopo la sconfitta. Per il giornale tedesco il leader dell’Eliseo “ha mostrato la grandezza che manca a Scholz nel suo autocompiacimento”.

In Germania affluenza al 64,8%, è record da riunificazione

La partecipazione alle elezioni europee in Germania ha raggiunto il nuovo massimo dalla riunificazione al 64,8%. Lo ha annunciato questa mattina il Federal Returning Officer, l’ufficio federale per la supervisione delle elezioni, quando sono stati resi noti i risultati ufficiali provvisori dell’elezione diretta dei 96 deputati tedeschi al Parlamento europeo. L’affluenza alle urne è stata di 3,4 punti percentuali superiore rispetto al 2019 (61,4%) – e più alta che mai dalla riunificazione tedesca . Dopo lo spoglio di tutti i 400 collegi elettorali, la percentuale di voti non validi è stata dello 0,8% (2019: 1,1%). Nelle prime elezioni europee ‘riunificate’ del 1994, la partecipazione fu esattamente del 60,0%, nelle votazioni successive solo tra il 40 e il 50%. Nelle ultime elezioni europee del 2019 aveva votato il 61,4% degli aventi diritto. L’affluenza più alta alle elezioni europee in Germania si è verificata alla prima edizione del 1979 con il 65,7%, ma all’epoca solo nella Germania occidentale.

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