Un gonfiore alla gamba, che è diventata nera. La situazione è degenerata in fretta: l'infezione ha raggiunto i polmoni e causato una polmonite
Venerdì 3 maggio, Mauro Carminati, un ingegnere matematico italiano di 32 anni è morto a Edimburgo, in Scozia, per le conseguenze di un’infezione che ha dato i primi sintomi poco dopo l’arrivo, per una vacanza. Lo riporta l’Eco di Bergamo, che ha intervistato la zia di Carminati, Maria. L’uomo lavorava alla Lamborghini e aveva pianificato un viaggio di cinque giorni, che sognava di compiere da anni.
Partito il 26 aprile in occasione dei giorni di ponte, si è accorto di un gonfiore alla gamba il giorno dell’arrivo, che è diventata nera. È andato in ospedale e la situazione è degenerata in fretta: l’infezione ha raggiunto i polmoni e causato una polmonite. Poi il trasferimento in terapia intensiva, e il primo maggio i genitori e gli zii lo hanno raggiunto in Scozia. “Era ancora lucido e parlava – spiega la zia al quotidiano –, poi la febbre si è alzata ed è subentrata un’emorragia cerebrale. Inizialmente i medici pensavano che all’origine ci fosse un batterio e gli avevano somministrato tre cicli di antibiotici, che non hanno però dato gli esiti sperati. Hanno quindi capito che all’origine dell’infezione c’era in realtà un virus. Mauro stava benissimo, godeva di ottima salute: è stato un fulmine a ciel sereno. Se avesse sospettato di non stare bene, non sarebbe nemmeno partito per questa breve vacanza che sognava da così tanto”.
Consolato Italia a Edimburgo segue caso connazionale morto dopo infezione
A proposito del caso dell’ingegnere italiano Mauro Carminati, morto a Edimburgo per le conseguenze di un’infezione, secondo quanto apprende LaPresse, non appena venuto a conoscenza della vicenda, il consolato d’Italia a Edimburgo, in stretto coordinamento con l’unità per la tutela degli italiani all’estero si è subito attivato per fornire la necessaria assistenza ai familiari, accorsi in Scozia per assistere il congiunto, in particolare per le procedure relative al rimpatrio della salma. Il consolato a Edimburgo e l’unità per la tutela degli italiani all’estero continueranno a seguire il caso con la massima attenzione.
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