La decisione pochi giorni dopo aver posto fine a una coalizione con il Partito Verde abbandonando la lotta al cambiamento climatico

Il primo ministro scozzese, Humza Yousaf, ha rassegnato le dimissioni piuttosto che affrontare un voto di sfiducia, pochi giorni dopo aver posto fine a una coalizione con il Partito Verde abbandonando un obiettivo di lotta al cambiamento climatico. Yousaf, il cui Partito Nazionale Scozzese (Snp) è stato indebolito da uno scandalo sui finanziamenti alle campagne elettorali e da divisioni sui diritti dei transgender, si è dimesso dopo che non è riuscito a trovare un accordo con il partito nazionalista Alba Party, il cui unico seggio avrebbe potuto dargli la maggioranza nel Parlamento regionale scozzese. Senza prospettive di vittoria, Yousaf si è dimesso anziché affrontare una sconfitta nel corso della settimana, quando i parlamentari scozzesi avrebbero dovuto votare le mozioni di sfiducia nei confronti di Yousaf e del suo governo.

La crisi è cominciata all’inizio del mese, quando Yousaf ha abbandonato l’obiettivo scozzese di ridurre le emissioni di carbonio del 75% entro il 2030 e ha posto fine a un accordo di coalizione con i Verdi cacciando i 2 rappresentanti del partito che erano nel suo Gabinetto. I conservatori e il partito laburista all’opposizione avevano proposto ognuno una mozione di sfiducia nei confronti di Yousaf e del suo governo nel tentativo di indebolire l’Snp prima delle elezioni parlamentari nazionali previste nel Regno Unito per la fine dell’anno. Giovedì in Inghilterra e Galles si terranno le elezioni locali, considerate un barometro del sostegno al governo.

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