La governatrice repubblicana del South Dakota, Kristi Noem nella bufera: "Non è stato un lavoro piacevole, ma andava fatto"

Ha confessato di aver ucciso il suo cane perché “lo odiavo, era indisciplinato”. È scoppiata la polemica dopo le dichiarazioni di Kristi Noem, governatrice repubblicana del South Dakota e tra i nomi più papabili per la vice presidenza degli Stati Uniti in caso di vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali di novembre.

Come riporta il quotidiano inglese The Guardian, Noem ha raccontato l’accaduto nel suo ultimo libro, The Truth on What’s Wrong with Politics and How We Move America Forward, disponibile per il pubblico dal mese prossimo. Nelle specifico, ha ricordato di come la sua cagnolina di 12 mesi fosse talmente insopportabile da arrivare ad ucciderla.

“Odiavo quel cane”, ha scritto Noem, aggiungendo che Cricket, questo il nome dell’animale, si era dimostrata “impossibile da addestrare, pericolosa per chiunque vi entrasse in contatto e meno che inutile… come cane da caccia. In quel momento, capii che dovevo sopprimerla”. Il riferimento è al fatto che la cagnolina aveva “rovinato” una caccia al fagiano ed ucciso le galline del vicino.

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