Lo ha affermato il portavoce del partito di governo turco Akp, Omer Celik. Il bilancio delle vittime sale a 144

L’attacco al Crocus City Hall, nella regione di Mosca, di venerdì scorso, rivendicato dallo Stato Islamico e nel quale sono morte oltre 140 persone, non sarebbe stato possibile senza “il supporto” dell’intelligence di Stati stranieri. Lo ha affermato il portavoce del partito di governo turco Akp, Omer Celik, citato dalla tv Trt su X. L’attentato, ha affermato Celik, “non sarebbe potuto accadere senza il supporto dell’intelligence di Paesi stranieri”.

Sospettato per attacco a Mosca fa ricorso contro l’arresto

Uno dei sospettati per l’attacco terroristico al Crocus City Hall, nella regione di Mosca, ha presentato ricorso contro l’arresto al tribunale Basmanny di Mosca. Lo riferisce Ria Novosti. Si tratta di Alisher Kasimov che, secondo la corte, ha presentato un ricorso contro il provvedimento con cui si chiede di adottare nei suoi confronti una misura detentiva. Kasimov, un imprenditore proprietario di un bar, avrebbe affittato un appartamento ai presunti autori dell’attacco.

9 arresti in Tagikistan per attentato Mosca 

Nove persone sono state arrestate in Tagikistan perché sospettate di essere collegate agli autori dell’attacco terroristico a Mosca, al Crocus City Hall. Ne ha dato notizia l’agenzia russa Ria Novosti che cita una fonte dei servizi di sicurezza tagiki. Secondo il media russo gli arrestati sono sospettati di avere legami con l’Isis. All’operazione hanno partecipato anche le forze dell’ordine russe. 

Il Comitato Investigativo russo ha dichiarato ieri di aver arrestato un’altra persona in relazione all’attentato, per sospetto coinvolgimento nel finanziamento dell’attacco, senza fornire dettagli sulla sua identità o sulle sue presunte azioni. In precedenza i funzionari russi avevano dichiarato che erano stati arrestati 11 sospetti, tra cui quattro presunti esecutori dell’attacco. I quattro, identificati come cittadini del Tagikistan, sono comparsi domenica in tribunale con evidenti lividi e ferite. Uno di loro sembrava essere a malapena cosciente durante l’udienza. L’Isis-K ha rivendicato la responsabilità del massacro. Ma i funzionari russi, tra cui il presidente Vladimir Putin, hanno continuato a sostenere, senza presentare prove, che l’Ucraina e l’Occidente abbiano avuto un ruolo. La dichiarazione del Comitato Investigativo ha affermato di aver “confermato i dati secondo cui gli autori dell’attacco terroristico hanno ricevuto dall’Ucraina ingenti somme di denaro e criptovalute, utilizzate per la preparazione del crimine”. L’Ucraina nega il coinvolgimento e i suoi funzionari affermano che Mosca sta spingendo l’accusa come pretesto per intensificare l’offensiva nel Paese. 

Bilancio vittime sale a 144

Il bilancio dell’attentato terroristico nella sala concerti Crocus City Hall nella regione di Mosca è salito a 144 vittime. Una persona, che aveva riportato gravi ferite da arma da fuoco ed era in condizioni estremamente gravi, è morta in ospedale, ha dichiarato il ministro della Sanità russo Mikhail Murashko, secondo quanto riferisce l’agenzia Interfax. Il ministro ha affermato che i medici hanno lottato per la vita del paziente e hanno fatto tutto il possibile. “Vorrei esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici” della vittima, ha aggiunto Murashko. 

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