Ucraina, Putin: “Jet F-16 obiettivi legittimi anche in aeroporti Nato”

Ucraina, Putin: “Jet F-16 obiettivi legittimi anche in aeroporti Nato”
Russia: Putin in visita a Torzhok

Il presidente russo durante una conversazione con i militari nella regione di Tver

I caccia statunitensi F-16 forniti all’Ucraina diventeranno un obiettivo legittimo per la Russia se verranno utilizzati contro le forze armate di Mosca da aeroporti di paesi terzi. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante una conversazione con i militari nella regione di Tver. “Naturalmente, se vengono utilizzati da aeroporti di Paesi terzi, diventano per noi un obiettivo legittimo, non importa dove si trovino”, ha detto rispondendo a una domanda su se le forze armate russe distruggeranno gli F-16 ucraini negli aeroporti Nato se dovessero trovarsi in questi ultimi. “Distruggeremo i loro aerei nello stesso modo in cui oggi distruggiamo i loro carri armati, i veicoli corazzati e altre attrezzature, compresi i sistemi di lancio multiplo di razzi”, ha sottolineato ricordando poi che gli F-16 possono trasportare a bordo armi nucleari. “Dovremo tenere conto anche di questo”, ha aggiunto.

Tajani: “Putin su F16? Mi pare propaganda”

A me pare molta propaganda“. Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, ospite di ‘Cinque minuti’ su Rai1, rispondendo alla domanda di Bruno Vespa sulle parole del presidente russo Vladimir Putin, che ha affermato che è pronto a colpire negli aeroporti della Nato gli F-16 destinati all’Ucraina. “Lui nella disinformatija è bravissimo essendo cresciuto nel Kgb” e “la sicurezza russa ha fatto purtroppo una pessima figura in occasione dell’attentato di qualche giorno fa”, ha proseguito Tajani, secondo il quale Putin “adesso cerca di distogliere l’attenzione: la colpa è dell’Ucraina, poi gli americani”. A una nuova domanda sull’affermazione di Putin che ha detto che colpirebbe anche un aeroporto Nato, Tajani ha risposto: “Non credo che lo farà” e “non credo che Putin vorrebbe la guerra mondiale, anche perché poi non la vincerebbe, quindi non credo che gli convenga”. Poi ha concluso: “Lo sapevamo pure noi italiani, era sul sito del ministero degli Esteri: ‘A Mosca non andate nei luoghi affollati, nei luoghi dove ci sono manifestazioni, perché ci sarebbe stato probabilmente un attentato’. Mi pare strano che nessuno dei servizi di sicurezza russi sia stato in grado di anticipare o di fermare l’attacco dei terroristi jihadisti”.

Putin: “Russia non combatterà contro Nato, solo sciocchezze”

La Russia non ha intenzione di combattere con la Nato. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin affermando che “questa è solo una sciocchezza, la differenza nella spesa militare è grande”. Lo riporta Ria Novosti. Putin ha ricordato che “nel 2022 gli Stati Uniti hanno speso 811 miliardi di dollari per le spese militari, mentre la Russia ha speso 72 miliardi”. “Le affermazioni sentite in Occidente sui presunti piani della Russia di attaccare l’Europa dopo l’Ucraina sono sciocchezze volte a intimidire le popolazioni dei paesi europei”, ha aggiunto Putin.

Putin: “Completa assurdità che vogliamo attaccare Europa”

“Per quanto riguarda le accuse sul fatto che attaccheremo l’Europa dopo l’Ucraina, si tratta di una completa assurdità” per “intimidire la popolazione al solo scopo di estorcere più denaro”. Lo dice il presidente russo, Vladimir Putin, durante un discorso con i militari nella regione di Tver, stando a quanto riporta Ria Novosti. “Questa è una totale sciocchezza: la possibilità di un attacco ad altri Paesi” come Polonia e Stati baltici “è solo una sciocchezza”, ribadisce. Si tratta di “un altro modo per ingannare la popolazione” e “farla pagare di più”, aggiunge. 

Cremlino su Macron: “Monitoriamo da vicino sua retorica radicale”

Nel frattempo il Cremlino tiene d’occhio il presidente francese Emmanuel Macron. “Vediamo punti di vista diversi con sfumature diverse nell’establishment politico europeo. Allo stesso tempo, vediamo che, in effetti, in questo caso, le posizioni più radicali sono probabilmente prese dal presidente Macron, che è il promotore della discussione sulla necessità di inviare contingenti militari stranieri in Ucraina. Stiamo monitorando da vicino tutta questa retorica”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass.

Mosca: “I nuovi ‘Napoleoni’ si ricordino lezioni della storia’

“Agli attuali governanti occidentali e ai nuovi ‘Napoleoni’ che minacciano ancora una volta di inviare truppe in Oriente, consigliamo di non dimenticare le lezioni della storia e come sono finiti i loro predecessori che hanno cercato di infliggere una ‘sconfitta strategica’ al nostro Paese”. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha ricordato il 210° anniversario della “vittoriosa conclusione della campagna estera dell’esercito russo del 1813-1814” e la sconfitta della “Grande Armata di Napoleone” nella “Grande Guerra Patriottica” del 1812. “La linea politica e diplomatica nel corso del quarto di secolo di guerre continue che dissanguarono l’Europa fu tracciata dai Trattati di pace di Parigi e dal Congresso di Vienna. Meno di due anni dopo l’inizio della campagna contro la Russia, annunciata con tanto sfarzo dall’allora propaganda francese, la Francia fu sconfitta. Poche settimane dopo, l’imperatore Napoleone abdicò al trono“, ha scritto ancora Zakharova.

© Riproduzione Riservata